La Tecmo KOEI Europe ha recentemente annunciato l'intenzione di portare in Europa Ar Nosurge (Ar Nosurge: Ode to an Unborn Star), jrpg/visual novel, realizzato dalla software house Gust, nota al pubblico occidentale per le serie Ar tonelico e Atelier. Il gioco, in particolare, sarà pubblicato il prossimo 26 settembre, in esclusiva per PlayStation 3, sia in formato fisico che in versione digitale, e al suo interno, oltre al doppiaggio inglese, sarà presente anche il doppiaggio originale giapponese.

 
Ar Nosurge: Ode to an Unborn Star

Il gioco, in linea con i precedenti lavori della Gust (che sono sempre stati una via di mezzo tra una visual novel e un jrpg), è diviso in tre parti: città, zone all’aperto, e campo di battaglia. All'interno delle città i giocatori potranno sintetizzare oggetti e migliorare i propri personaggi usando le Genometrics. I combattimenti - ove il giocatore sarà chiamato a sconfiggere diverse ondate di nemici - si baseranno su di un sistema ibrido che, pur riproponendo i tradizionali turni, presenta elementi tipicamente action. Oltre ad una componente di fanservice, sarà presente  un sistema di sviluppo unico del personaggio basato più sulle relazioni intrecciate tra i membri che sul successo in battaglia, dato che il party del giocatore risulterà più affiatato se le relazioni tra i personaggi saranno più forti.
 
Sequel di Surge Concerto: Ciel Nosurge, uscito nel 2012 per PsVita, Ar Nosurge (che peraltro a breve uscirà anche in versione PsVita in Giappone) è ambientato sul pianeta di Ra Ciela, ove un tempo gli umani convivano pacificamente con delle forme di vita spirituale chiamate Genoms. Il lento declino del pianeta, tuttavia, costrinse gli umani a viaggiare nello spazio alla ricerca di una nuova casa, entrando in contatto con gli ostili Sharl, contro il cui misterioso potere, chiamato “song magic”, la tecnologia umana si rivelò inutile. Migliaia di anni dopo, però, l’apertura del Felion Wall porterà alla scoperta degli Ancient Ones, ovvero individui capaci di utilizzare gli stessi poteri degli Sharl.


Fonte consultata:
Halifax