Con From the Gallows, questo il titolo del quinto e ultimo episodio di The Walking Dead: A New Frontier, termina la terza stagione di uno dei più apprezzati franchise di Telltale Games. Tra parecchi alti ma anche diversi bassi (qui e qui trovate, rispettivamente, le recensioni dei primi tre episodi e del quarto), gli sviluppatori hanno comunque sempre mantenuto costante, nel corso dell'intera stagione, il loro sforzo nell'affrontare tematiche intime incentrate sulla famiglia e ai legami di sangue. Il protagonista Javier, e il giocatore con lui, hanno infatti dovuto affrontare nel corso di questi cinque episodi scelte cruciali, volte a stabilire priorità fra i vincoli di parentela e la sopravvivenza, lungo più di una declinazione e seguendo variabili morali non così nettamente definite come sarebbe facile pensare a prima vista.
From the Gallows vorrebbe, dunque, mettere la parola fine (forse, chissà, solo per il momento) al viaggio di Javier e della sua tormentata famiglia, nonché di fornire una chiusura soddisfacente alla storyline di una Clementine che, forse proprio perché vista dalla prospettiva esterna di un personaggio inedito come Javier, ha visto in questa stagione un grande sviluppo caratteriale, con momenti di vulnerabilità e di introspezione che non si vedevano dai tempi della Season One. Dopo l'esplosivo cliffhanger di Thicker Than Water, il quinto capitolo di A New Frontier si apre con un crescendo di spettacolarità ed emozioni, non accennando a smettere nemmeno per un istante. Questo perché sono tantissimi i diversi intrecci e le sottotrame aperte nel corso dei precedenti episodi, cosicché Telltale pare aver - saggiamente - deciso di ingranare la quarta nel ritmo della narrazione, lasciando i giocatori praticamente senza un attimo di respiro nel corso del paio d'ore necessarie per portare a termine From the Gallows.
È infatti praticamente assente qualunque sequenza che non sia cinematica, fatta eccezione per una brevissima fase investigativa talmente fugace che quasi non si percepisce. Sotto i colpi di un ritmo mai così elevato, la parte centrale di From the Gallows è tutta dedicata alla conclusione delle varie storyline lasciate in sospeso, dando un epilogo nei rapporti fra i personaggi che si rivela piuttosto soddisfacente nella maggior parte dei casi. Fanno eccezione alcune clamorose grossolanità nella sceneggiatura che fanno ipotizzare forse un'eccessiva fretta da parte degli scrittori nel dare una conclusione definitiva: mentre infatti ai personaggi principali è dedicata la consueta, massima attenzione, diversi protagonisti secondari non hanno potuto godere dello stesso trattamento, con pochissimo tempo su schermo concesso e risoluzioni raffazzonate e posticce.
Ciò non impedisce comunque a From the Gallows di possedere diversi (tanti, in realtà) momenti decisamente ricchi di pathos e significati, in particolare verso la metà di gioco. Alcuni punti, nello specifico, portano con sé un ampissimo spettro di evoluzioni narrative per Javier e compagnia, con la risoluzione di alcuni plot point finora rimasti critici e lo sviluppo di alcune personalità che raggiunge il proprio pieno potenziale: in particolare, il rapporto fra Javier e David raggiunge, in From the Gallows, il proprio culmine di drammaticità e carica espressiva, il tutto portato avanti dalle scelte che il giocatore è costretto a compiere, e che influiscono non tanto sulla prosecuzione degli eventi - quella rimarrà, al netto comunque di alcune nuove sperimentazioni assai ben riuscite, sempre un punto debole di Telltale - quanto sui rapporti di amicizia, fratellanza, odio o risentimento che si vengono a sviluppare tra i personaggi, e che come già accennato nelle nostre prove dei precedenti episodi costituiscono il vero punto di forza delle produzioni di questa casa di sviluppo.
Un lato positivo di From the Gallows è, ad ogni modo, riscontrabile nei miglioramenti strutturali effettuati sul sistema di scelte e conseguenze implementato: complessivamente, e nonostante alcuni passi falsi nei primi tre episodi, A New Frontier dimostra di aver tenuto bene a mente la lezione della seconda stagione (nella quale le proprie scelte morali cambiavano ben poco dell'economia complessiva dell'intreccio), offrendo stavolta al giocatore più di un modo per determinare il proprio personalissimo finale, soprattutto per quanto concerne il destino dei vari personaggi incontrati nel corso del viaggio. Nonostante alcune scelte senza dubbio altamente forzate ed eccessivamente binarie, la quantità di variabili complessive considerabili alla fine di questa stagione è incredibilmente elevata, ed è senza dubbio lodevole lo sforzo che stavolta Telltale ha riposto nella risoluzione di tali ramificazioni.
Ciò non impedisce comunque a From the Gallows di possedere diversi (tanti, in realtà) momenti decisamente ricchi di pathos e significati, in particolare verso la metà di gioco. Alcuni punti, nello specifico, portano con sé un ampissimo spettro di evoluzioni narrative per Javier e compagnia, con la risoluzione di alcuni plot point finora rimasti critici e lo sviluppo di alcune personalità che raggiunge il proprio pieno potenziale: in particolare, il rapporto fra Javier e David raggiunge, in From the Gallows, il proprio culmine di drammaticità e carica espressiva, il tutto portato avanti dalle scelte che il giocatore è costretto a compiere, e che influiscono non tanto sulla prosecuzione degli eventi - quella rimarrà, al netto comunque di alcune nuove sperimentazioni assai ben riuscite, sempre un punto debole di Telltale - quanto sui rapporti di amicizia, fratellanza, odio o risentimento che si vengono a sviluppare tra i personaggi, e che come già accennato nelle nostre prove dei precedenti episodi costituiscono il vero punto di forza delle produzioni di questa casa di sviluppo.
Alla fine di A New Frontier rimane quella stessa, identica sensazione che rimane alla fine di ogni esperienza targata Telltale: pur con tutti i propri difetti e le proprie mancanze, si tratta di prodotti capaci comunque di lasciare qualcosa nel giocatore. Le battute finali di From the Gallows portano con sé rinnovate consapevolezze e speranze inedite, mentre - contrariamente a quanto è avvenuto nelle ultime produzioni dello studio - il ciclo narrativo di Javier e dei suoi comprimari giunge al termine non lasciando nulla al caso, bensì soddisfacendo pienamente il giocatore. A questa stagione, in particolare, si deve la piena maturazione del personaggio di Clementine, ormai giovane donna sagace e indipendente e, soprattutto, pienamente plasmata dagli eventi di ben tre stagioni. La sua storia, ovviamente, non è ancora finita, e siamo più che curiosi di vedere gli ulteriori sviluppi di una interpretazione digitale che ha saputo scaldarci il cuore in più di una occasione.
Pro
- Ritmo elevatissimo
- Conclude in modo soddisfacente diverse storyline
- Il sistema di conseguenze delle proprie decisioni è parso molto migliorato
Contro
- Alcuni personaggi non hanno il giusto screentime
- Permangono un paio di scelte eccessivamente forzate
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