I prodotti su licenza sono sempre stati un mondo a sè, qualsiasi fosse il mercato su cui venivano immessi, questo perché la loro forza (o almeno buona parte di essa) deriva più dal marchio che rappresentano che non dalla qualità che alla fine mostrano. Per quanto riguarda i videogiochi, il discorso non è poi tanto diverso: un buon gioco di Naruto può essere definito tale sia perché rappresenta bene la serie, sia perché risulta effettivamente divertente.
 
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I vari Naruto: Ultimate Ninja Storm sono ormai sinonimo di giochi su licenza di qualità, la loro presa sul pubblico è stata così forte da far risuonare il nome dei Cyber Connect 2 più di quanto una saga storica come .hack non fosse mai riuscita e questo non solo grazie alla fama intrinseca del ninja biondo nato su Shonen Jump. La mastodontica collection, dall’alto dei suoi quattro esponenti acquistabili anche separatamente, saprà tenere fede alla fama che i Naruto: Ultimate Ninja Storm si sono guadagnati, capitolo dopo capitolo, oppure il tempo sarà riuscito, ancora una volta, a sfatare un mito?


Dalle origini di Naruto fino alla fine di Shippuden, la collection mostra il mondo dei ninja nella sua interezza, compreso anche il piccolo Boruto!


La full immersion proposta da Naruto: Ultimate Ninja Storm Legacy parte con il primo capitolo della serie, probabilmente il più interessante per i fan Xbox dato il suo essere stato, a suo tempo, esclusiva Playstation. Dopo un breve prologo in cui viene mostrato il Villaggio della Foglia durante l’assalto della Volpe a Nove Code, la storia inizierà con gli addestramenti di Kakashi e della neonata Squadra 7. Missione dopo missione, sarà possibile rivivere le avventure del giovane Naruto passando dall’esame dei chunin e arrivando fino al rapimento/fuga di Sasuke.
 
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La narrazione è molto più frammentata rispetto a quanto i fan possano essersi abituati a vedere con i capitoli dedicati a Naruto Shippuden, nonché decisamente più povera sia dal punto di vista dei contenuti che della resa. La totale omissione della saga di Zabuza e la mancanza di diverse battaglie ed eventi, sebbene non sempre di vitale importanza, pesano molto sulla fruibilità della storia che, al contrario di quanto accade nei sequel, non sarà apprezzabile da coloro che ancora non ne conoscono gli sviluppi (sempre che persone del genere esistano…).

Ogni evento della storia verrà presentato con una missione che, una volta completata, porterà allo sblocco di quella immediatamente successiva, fino a comporre un insipido mosaico delle avventure del piccolo Naruto. Il problema più grande di questa impostazione non è solo la mancanza di presentazioni degne di nota che contestualizzino le scene (alcune righe di testo forniranno una breve spiegazione dell’evento) o di cutscene esplicative, limitate solo alle fasi più importanti, bensì è la totale assenza di organicità a pesare.

Gli sviluppi sono resi in maniera estremamente piatta e ciò li rende difficilmente godibili, quasi come se le missioni della storia fossero singoli tasselli di un puzzle più grande, puzzle di cui però al giocatore non è dato vedere il quadro completo.
 
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Se la narrazione non riesce a rendere giustizia alla storia di Naruto, il gameplay del primo capitolo riesce comunque a risollevare il tutto, questo in gran parte grazie alla possibilità di esplorare liberamente il Villaggio della Foglia e, seppur in maniera minore, ad un ridotto numero di minigiochi che, per quanto limitati anche nei contenuti, riescono a intrattenere il giocatore e a spezzare la monotonia generata dal susseguirsi di battaglie decontestualizzate.
 
L’incredibilmente scenografico battle system e la maestosa grafica, accompagnata dalle tanto fluide quanto variegate movenze, su Playstation 3 erano riuscite da sole a conquistare il cuore dei fan, facendogli gridare a gran voce che quella cura per i dettagli era ciò che cercavano in un gioco su licenza. Sfortunatamente, in questa collection next-gen, il vecchio Naruto: Ultimate Ninja Storm non riesce a stupire ancora e tutti i difetti ed ingenuità del titolo vengono a galla, a partire dal sistema di combattimento fin troppo semplicistico che porta ogni incontro ad essere fin troppo simile all’altro, nonostante esteticamente le azioni dei personaggi siano radicalmente diverse.
 
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Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 2 è il sequel ideale. Ambientato tre anni dopo l’abbandono di Sasuke dal Villaggio della Foglia, la storia narrata coprirà (magistralmente) gli eventi della serie Shippuden dal ritorno a casa di Jiraya e Naruto, di cui si vestiranno i panni, fino alla fine della battaglia con Pain, per poi passare successivamente il testimone a Sasuke e seguire i suoi spostamenti dal momento in cui “ucciderà” Orochimaru fino alla battaglia con Itachi, per poi concludere con la shockante verità rivelata dal misterioso Tobi-Madara Uchiha.
 
Il secondo capitolo della serie Ultimate Ninja Storm corregge completamente tutti i difetti narrativi del primo e non solo; sebbene venga sacrificata la libertà d’esplorazione, la storia adesso diventa il fulcro del gioco e l’obiettivo principale che quest’ultimo sembra porsi è proprio renderla al meglio, nel modo più fedele possibile all’originale. Ecco quindi che gli eventi della storia non sono più missioni singole da selezionare in uno sterile menù, bensì vanno inseguite e scovate all’interno di un mondo ancora più vasto, sebbene formato da location poco esplorabili, che muta e reagisce agli stessi sviluppi di cui il giocatore è reso protagonista.
 
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I simpatici minigiochi di Naruto: Ultimate Ninja Storm si perdono, ma in compenso quasi ogni scontro ha delle gimmick esclusive che lo rendono, oltre che più simile a quello mostrato nella serie originale, unico e memorabile. Come se non bastasse, i quick-time event si fanno ancora più emozionanti e accompagnano le parti più epiche della battaglia con animazioni, soprattutto per quanto concerne l’espressività, a dir poco fantastiche.
 
Nonostante l’enorme passo avanti, Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 2 mostra di avere ancora un enorme margine di miglioramento, questo perché il battle system mantiene le pecche più grandi del predecessore, prima fra tutte la tecnica della sostituzione illimitata. Nello specifico, nei primi due capitoli la sostituzione non ha una barra dedicata bensì consuma una piccola quantità di chackra e per eseguirla basta premere il tasto della parata al momento giusto; questa scelta si traduce facilmente nella pressione ripetuta di R2 ogni volta che si viene colpiti con conseguente svantaggio per i personaggi che sferrano un maggior numero di colpi.
 
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Durante le battaglie contro i boss, i grossi limiti del sistema di combattimento quasi non si avvertono poiché il gioco stesso sembra voler dimenticare il suo essere un picchiaduro e infarcisce così lo scontro di espedienti ispirati da altri generi.

Detto questo, negli uno contro uno le sole modifiche al sistema dei supporti (adesso divisi in tipologie e con ruoli ben definiti) non bastano a rendere godibile un battle system che continua ad essere troppo piatto, tanto da non permettere nemmeno al giocatore più fantasioso di rendere più varie le numerose battaglie che si troverà ad affrontare. Come se non bastasse, lo sbilanciamento del roster, grandemente ampliato rispetto al primo capitolo, si avverte ancora di più quando si prova a mettere piede online.
 
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Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3, qui presentato nella sua versione Full Burst, continua la strada intrapresa dal 2 e corregge i difetti del predecessore, mentre ne esalta ancora di più i pregi. La storia del terzo capitolo narra quella che probabilmente è la parte meno apprezzata dai fan: la Quarta Grande Guerra dei Ninja, dalla conferenza dei Kage fino al climax contro i due Madara, passando per gli intriganti retroscena che fanno luce su alcuni degli eventi antecedenti la nascita di Naruto.

L’avventura vanta ancora una volta un’ottima narrazione, impostata praticamente nello stesso modo del secondo capitolo, ma con aree esplorabili più grandi e presentazioni ancora più curate. Le numerose battaglie continuano ad essere estremamente divertenti e scenografiche, contornate da meccaniche inedite che le rendono ancora più fedeli alla serie originale.
 
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Volendo fare i pignoli, c’è da dire che si avverte quasi un “eccesso di fedeltà” da parte dei Cyber Connect 2, cosa che si traduce nella presenza di alcuni filmati (prima, dopo e durante gli scontri) fastidiosamente lunghi ed eccessivamente prolissi. Questa scelta rende sì le fasi più epiche, ma anche molto più pesanti, difatti più di una volta ci si troverà a passare più tempo a guardare delle cutscene piuttosto che a giocare.

Dal punto di vista del gameplay si avverte un enorme passo avanti, in particolare grazie alla barra dedicata alla tecnica della sostituzione (adesso attivabile con un tasto apposito) e alla possibilità di interrompere una propria combo con uno scatto. Queste semplici aggiunte, insieme ad un ribilanciamento generale del roster, rendono il battle system infinitamente più godibile e le battaglie estremamente più varie.
 
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Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4, così come la sua espansione e riedizione Road to Boruto, sono già state analizzate nel dettaglio e dilungarcisi troppo sarebbe ridondate poiché in questa collection non vi sono reali differenze (non a caso, infatti, quest’ultimo titolo è in un disco a parte). Vi invitiamo a clickare sui rispettivi titoli per leggere le loro recensioni dedicate.

Detto questo, la quarta iterazione della serie realizzata da Cyber Connect 2 si dedica interamente alla lunga battaglia finale fra i ninja e il team Madara-Obito, fino allo “scontro dimensionale” con Kaguya, passando anche per i flashback e le parti antecedenti alla formazione dei Villaggi Ninja riguardanti il primo Hokage e il vero Madara. Ogni parte dell’interminabile scontro è divisa in singole missioni, tutte comodamente selezionabili da un allettante menù.
 
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Una volta terminata la storia principale, sarà possibile selezionare la modalità Avventura che racconterà una storia inedita ambientata dopo la sconfitta di Kaguya e che i dlc amplieranno ulteriormente pescando, fra l'altro, dalle storie dei libri dedicati al mondo di Naruto. In fine troviamo anche una Modalità Avventura extra interamente dedicata a Boruto, quest'ultima riprenderà gli eventi del film a lui dedicato.

Inutile dire che Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 è il migliore fra tutti gli Ultimate Ninja Storm per qualità e quantità dei contenuti. La quarta iterazione si dimostra un degno capitolo finale che non solo rende onore ad una delle serie più fortunate di Shonen Jump, ma dimostra come i Cyber Connect 2 abbiano a cuore l'opera di Masashi Kishimoto e, capitolo dopo capitolo, abbiano saputo riconoscere eventuali problemi e difetti dei precedenti, correggendoli e finendo per creare uno dei migliori giochi su licenza di sempre.
 

CONCLUSIONI FINALI

 
I quattro Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm sono dei buoni giochi, in diversi aspetti risultano mediocri e se paragonati ad altri picchiaduro non possono che uscirne con le ossa rotte, ma se li si considera per quello che sono, ovvero giochi su licenza, non possono che venire considerati dei capolavori.

I fan del ninja biondo che ancora non hanno avuto modo di giocarli non possono lasciarsi scappare questa collection perché sono senza dubbio il migliore omaggio alla serie che si possa trovare.
Detto questo, chi già ha avuto il piacere di finirli non troverà reali motivazioni per rifarli, se non giusto il genuino piacere di rivivere interamente la storia di Naruto raccontata in stile Cyber Connect 2 (o semplicemente la voglia di aggiungere una così bella edizione alla propria collezione) poiché la rimasterizzazione non offre particolari migliorie rispetto alle versioni Playstation 3 e Xbox 360, anzi, gli anni passati e l’aver provato Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 non fanno che palesare i difetti degli altri 3 quando, prima, potevano passare tranquillamente inosservati.

Il gioco è stato testato su Playstation 4.