Iniziamo anche quest'anno a parlare in modo massivo di giochi in scatola e lo facciamo analizzando le novità che potrete trovare e comprare all'ormai non così lontana Essen Spiel 2018, che si terrà dal 25 Ottobre al 28 Ottobre.

Sottolineo anche questa volta che l'aspettativa che ho per i titoli sia frutto di gusti ed esigenze personali, per cui prendetele quel quello che è, ovvero un'espressione numerica di quanto credo potrà piacermi.

 

Gùgōng 

Gùgōng


L’autore di Hansa Teutonica, uno dei giochi che preferisco, torna con un titolo ben più complesso e che ha già usufruito di una campagna di successo su Kickstarter. Gùgōng vi offre una plancia divisa in 7 diversi settori in cui la parte centrale è la più importante: se non riuscirete a fare salire il vostro contatore fino a giungere all’interno del palazzo, non potrete vincere la partita

Il gioco è piuttosto ricco di possibilità, difficile da spiegare in poche righe, eppure il meccanismo di gioco parte da un’idea semplice: dovrete giocare una carta in uno dei 7 settori e al quel punto avrete diritto sia all’azione legata alla carta, sia all’azione legata al posto in cui la posizionerete. Ovviamente il posizionamento delle carte ha delle regole e tutte le azioni hanno una versione base e una avanzata, che vi costerà dei seguaci - che altro che non sono che dei cubetti - che agiscono proprio come una valuta di gioco. Ottenerli non è facile: ogni turno ne avrete un po’ di base, ma troppo pochi e per guadagnarli dovete o usare i vostri punti di corruzione (gestiti in una delle 6 aree esterne), oppure trovarvi a fine turno con delle carte in mano che hanno gli stessi valori dei dadi che vengono tirati all’inizio di ogni turno di gioco. 

Tutte le sei aree intorno al palazzo interagiscono fra di loro e ognuna offre dinamiche di gioco diverse: sulla Grande Muraglia si gioca sulle maggioranze, in un’altra area si punta su un meccanismo di set collection, in un’altra si parla di viaggio e spostamento, in una potete guadagnare obiettivi da soddisfare a fine partita e potenziamenti per la vostra plancia personale. Infine, ce n’è anche una dedicata alla navigazione/commercio. 

Aspettative 3/5
Come potete intuire dalla mia velocissima carrellata, il gioco mette molta carne sul fuoco. Le tante dinamiche mi fanno pensare ad un collage di diverse meccaniche: ci sono i dadi, gestione carte con un pizzico di deck building, controlla area, set collection, un pizzico di engine building e così via. Fortunatamente l’impressione è anche quella che il tutto sia ben amalgamato, per cui probabilmente il gioco risulterà solido. Eppure l’unica dinamica che mi incuriosisce è quella che riguarda il Palazzo centrale e il fatto che senza raggiungere la sua cima non importa quello che avete fatto, avrete perso.
E’ un gioco da provare, dal regolamento fatico a capire se sarà come giocare 6/7 giochi separati o, come credo e spero, tutte le diverse meccaniche lavorino insieme per offrire un’esperienza di gioco coinvolgente e divertente.
 
Gùgōng





 

Carpe Diem 

Carpe Diem

Feld e Alea risvegliano in me ricordi di titoli che ho molto apprezzato, poco importa che il Feld degli ultimi 2 anni non mi sia piaciuto. In Carpe Diem lascia da parte i dadi, che erano parte integrante sia di Merlin, che di L’Oracolo di Delphi, e prende qualche spunto da un titolo storico come Carcassonne. Parliamo quindi di un tile placement che definirei di peso medio.

Il meccanismo di gioco è innescato in un’area della plancia divisa in 7 settori, ognuno contenente quattro tasselli. Da ognuna delle posizioni vi potrete muovere scegliendo tra 2 opzioni e, qualora una delle zone fosse rimasta vuota, potete rimbalzare in una terza o quarta. Scelto dove muovervi dovrete prendere un tassello e piazzarlo nella vostra plancia.

La vostra plancia è un terreno di campagna dove piazzerete coltivazioni, laghi ed edifici. Ogni qual volta ne completerete uno attiverete dei bonus o prenderete delle risorse, che possono essere convertite in punti. I punti li farete anche posizionando i tasselli nelle righe e colonne giuste, visto che alcuni piazzamenti sono più favorevoli di altri. Carpe Ciem vi permette una buona pianificazione, visto che avete una buona scelta di tasselli e pertanto potrete pianificare, sul medio termine, che mosse fare, considerando anche le limitazioni nel vostro movimento. Per aiutarvi a ottimizzare il vostro terreno, sono anche presenti  dei tasselli extra, acquisibili con un bonus offerto da un edificio. 

L’iterazione con gli avversari si ha in due modi: il primo, ovvio, è che potrebbero prendere un pezzo di vostro interesse. Il secondo riguarda il punteggio: le possibilità di conteggiare le vostre coltivazioni, risorse ed edifici sono limitate. A fine della fase il giocatore che è più avanzato in un’apposita barra può decidere di piazzare per primo uno dei suoi dischi tra le carte disponibili, attivandone 2 e segnando i relativi punti. Quella combinazione non sarà più disponibile per il resto della partita e, pertanto, potrete sia giocare in attacco, facendo punti, ma anche in difesa, togliendo buone opportunità agli avversari. 

Sono anche presenti delle carte, che potrete acquisire tramite la costruzione di un edificio apposito, che vi forniranno, se soddisfatte, ulteriori punti. 
 
Aspettative: 5/5
Carpe Diem sembra molto solido, facile da spiegare, ben costruito e con una discreta profondità. Feld interpreta Carcassonne in modo intelligente e offre un gameplay in grado di essere accessibile sia a chi non è un giocatore esperto, sia a chi in genere preferisce titoli più complicati.
Oltra la parte di puzzle, in cui cercherete di piazzare al meglio i tasselli nella vostra plancia, l'elemento più interessante è la modalità in cui attiverete i vostri punteggi: non saprete se porterete a casa quanto costruito fino a fine turno e quindi credo che si creerà una piacevolissima tensione durante la partita. Cercare di essere primi a scegliere cosa conteggiare, d'altro canto, potrebbe significare che avrete sprecato risorse e non aver massimizzato i punti ottenuti. 
Carpe Diem è uno dei titoli su cui mi sento di scommettere e di certo me lo porterò a casa con me.
 
Carpe diem 2






Fonti consultate: Boardgamegeek