Benvenuti nella vita della serie manga Jump: si parte come uno dei tanti titoli su rivista con un debutto che fin da subito cerca di dettare i propri capi saldi quindi, capitolo dopo capitolo, i punti di forza vengono alla luce e donano alla serie un coloro ben definito, conquistandosi la fedeltà di un numero crescente di fan. Le saghe si susseguono e la popolarità (sperabilmente) aumenta, a questo punto arriva la svolta: la serie, tra i tanti agguerriti rivali, viene scelta per essere adattata in anime. L'anime porta nuovi appassionati, la popolarità schizza alle stelle e cresce sempre più ed è proprio quando il nome della serie diventa forte che il merchandise arriva fare la sua magia.
Magliette, giocattoli e videogiochi invadono prima il Giappone e poi il resto del mondo permettendo ai fan non solo di poter ammirare le gesta dei propri personaggi preferiti, ma soprattutto di poter finalmente interagire con loro: rivivendo in prima persona le saghe più amate, ricreando le battaglie più significative e divertendosi in un modo nuovo al fianco della propria serie preferita, ora finalmente con un approccio diretto e non più come mero spettatore. Per quanto questo sia un iter standard per una serie di successo targata Shonen Jump, JoJo's Bizarre Adventure non rientra affatto in questi canoni e, nonostante i diversi videogiochi e adattamenti avuti nel tempo, è innegabile che la serie abbia dovuto attendere parecchio prima di ottenere l'attenzione che meritava. La seconda epoca d'oro di JoJo è arrivata nel 2012 con l'ambiziosa serie animata che si prefiggeva l'obiettivo di coprire tutte le saghe del lungo manga generazionale di Hirohiko Araki e oggi, con la conclusione di Stone Ocean che si avvicina, ne torniamo a parlare con piacere.
Nel 2013 JoJo festeggiava il proprio anniversario con JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle, un crossover delle saghe in salsa picchiaduro 2.5D che portava su Playstation 3 molti dei numerosi personaggi che hanno reso celebre la serie, emozionando i fan di tutto il mondo (anche se gli occidentali hanno dovuto attendere il 2014) che finalmente avevano l'occasione di vedere su schermo eroi e malvagi delle saghe preferite. Ora sono passati 10 anni dal debutto dell'anime, JoJo continua ad essere sulla cresta dell'onda, ma stupire i fan su Playstation 5 non è semplice come su Playstation 3, soprattutto quando la carta novità è già stata 'bruciata'. Quella di JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R è quindi una missione estremamente difficile perché i nuovi fan non solo potrebbero aver già giocato l'originale, ma avrebbero anche già potuto saziare la propria voglia di JoJo con l'altrettanto valido JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven.
JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R è, come l'originale, un gioco perfetto sotto certi punti di vista e pessimo sotto altri. Quando si pensa ai giochi di CyberConnect2 si pensa ad una narrazione fedelissima della storia originale, ad una grande spettacolarità negli scontri e ad una riproduzione al limite del maniacale del mondo e delle movenze dei personaggi; il tutto per un prodotto finale che ricrea in modo stupefacente le atmosfere della serie di riferimento e ne immerge i fan a tutto tondo. Questo è stato vero per i Naruto Ultimate Ninja Storm e per il recente Demon Slayer, ma assolutamente non qui: con JoJo l'approccio è stato radicalmente diverso. Tale scelta forse è legata al grandissimo numero di contenuti narrativi che si sarebbero dovuti ricreare, dopotutto si parla di otto serie, o magari perché il leggendario JoJo: Stardust Crusaders di Capcom aveva stregato i giocatori con un gameplay competitivo e citazioni a gogò, ma quale che sia il motivo alla fine JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle finisce per essere prima di tutto un picchiaduro e poi un gioco su licenza. E' doveroso dire che il gioco da il massimo sotto entrambi gli aspetti, ma tale impostazione rischia di deludere i fan che non hanno chiaro a cosa vanno in contro.
Come nell'originale, JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R non ha una modalità Storia, la cosa più vicina sono le All-Star Battle, ovvero una serie di scontri divisi per le otto serie che ricreano le battaglie possibili con i personaggi disponibili nel gioco più alcune 'da All Star' come ad esempio Joseph Vecchio contro Kars o Dio contro Giorno. Le battaglie sono introdotte da citazioni mirate che rievocano nei fan più attenti le immagini degli scontri originali, tuttavia il limitato numero di arene vanifica ben presto la magia: l'iconico scambio di battute tra Jonathan e Speedwagon è perfetto, ma l'atmosfera si distrugge non appena la telecamera si allontana e rivela che i due non sono ad Ogre Street ma nella Magione dei Joestar con i vampiri di Dio Brando a fare da silenti spettatori o, peggio ancora, Abdul che sfida Jotaro nel covo di Dio invece che nella Prigione.
Le battaglie sono rese più interessanti da vantaggi o svantaggi che meglio ricreano la battaglia di turno, inoltre ci sono diverse 'missioni segrete' da completare come colpire l'avversario con una certa mossa speciale, concludere lo scontro con una super ecc... un modo simpatico per sbloccare collezionabili o soldi ed invogliare il giocatore nel variare il proprio stile mentre si avvicina alle gesta originali degli eroi coinvolti.
Alla modalità All Star si aggiungono le modalità Arcade, Sopravvivenza, Torneo, Online, Pratica e Versus, quest'ultimo con l'inspettata opzione Team che permette di selezionare tre coppie di personaggi con i quali si combatterà contro altrettanti avversari scelti dal secondo giocatore fino a che uno non sconfigge tutti. Tornano le modalità Negozio e Personalizzazione, la prima permette di acquistare i tanti collezionabili disponibili mentre la seconda permette di rendere unici i propri personaggi scegliendo le loro pose di vittoria con relativa citazione e soprattutto di personalizzare le Provocazioni, ovvero selezionando la citazione, la movenza e l'onomatopea (con relativa dimensione e posizionamento) che partirà quando si provocherà l'avversario.
Le Provocazioni sono parte integrante nel gameplay del gioco, difatti se attivata dopo aver atterrato il nemico questi perderà una barra di speciale e si rialzerà, sacrificando di fatto il vantaggio in cambio di un 'danno' allo speciale. Il gameplay di JoJo All Star Battle è più vicino ad uno Street Fighter che non a quello di un Tekken o di un Naruto Ultimate Ninja Storm, difatti il gioco offre moltissime features per variare o concatenare ulteriormente i propri attacchi, così da costruire lunghe e dannose combo o sfondare le difese più serrate grazie a setup originali. Non fatevi traviare dalla possibilità di chiamare un partner, questo eseguirà semplicemente un attacco che potrebbe fungere al più da interrompi-combo o da estendi-combo, senza cambiare particolarmente il flow della partita.
Nonostante il gioco offra opzioni complesse e la possibilità di approfondire il proprio stile per dominare le partite online, la modalità single player non richiede uno studio particolarmente approfondito per essere superata al meglio, inoltre i tempi generalmente laschi per eseguire combo o speciali rendono "l'imparare a giocare bene" decisamente più semplice rispetto ad altri esponenti del genere oltre che molto più veloce. Da segnalare poi la possibilità di abilitare le autocombo (pardon, qui si chiamano Easybeats) per scatenare semplici combinazioni con la sola pressione ripetuta di quadrato. Espediente ottimo per rendere il gioco appetibile anche a chi non è avvezzo al genere, ma che rischia di renderlo ai loro occhi ancora più monotono di quanto in realtà non sia.
Ogni personaggio del cast è caratterizzato da uno stile specifico reso unico grazie a peculiarità e mosse speciali dalle movenze e proprietà piuttosto diverse tra loro. Sorvolando sul fatto che alcuni personaggi usano la Respirazione Concentrica, gli Stand, i Cavalli o altro ancora, le categorie non definiscono in modo univoco il ruolo in battaglia del personaggio: Caesar Zeppeli e Hol Horse sono entrambi personaggi che si trovano a loro agio tenendo gli avversari a distanza pur essendo un Hamon-user il primo e uno Stand-user il secondo; discorso simile per F. F. che, pur essendo una portatrice di Stand che combatte con una pistola, da giocare risulta totalmente diversa dal cowboy americano.
Nonostante i personaggi siano piuttosto diversi tra loro è innegabile che tra i più di 50 elementi alcuni siano effettivamente piuttosto simili, ma è quando si decide di limitarsi alle Easybeats che il gameplay muore, appiattendosi completamente e rivelando che, in fondo, il gioco non offre nulla se non una serie pressoché infinita di scontri decontestualizzati. Chi si approccerà a JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R pensando di rivivere le gesta dei propri eroi 'alla maniera di Demon Slayer' rimarrà profondamente deluso una volta finito di ammirare lo stile impeccabile con il quale CyberConnect2 ha ricreato personaggi e ambientazioni dei vari JoJo, tuttavia chi avrà voglia di affinare le proprie abilità e lanciarsi online con gli amici potrà scoprire quanto il numeroso cast abbia da offrire. Come già detto, ogni personaggio è caratterizzato da uno stile unico, ma sono i dettagli a rendere le partite una vera gioia per i fan: non solo il gioco è pieno di citazioni famose e pose iconiche che si alternano elegantemente all'interno di un normale scontro, le stesse mosse speciali e peculiarità dei personaggi portano davvero sul campo l'eccentricità che caratterizza ogni momento di JoJo: dai colori bizzarri di vestiti e arene alle manie dei singoli (avete mai provato a giocare con Mista lasciandogli solo quattro pallottole nel caricatore?), sono i dettagli che rendono JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R un vero must per i fan della serie.
Le features uniche che si rivelano all'interno degli scontri rendono JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R un simulatore di JoJo oltre che un normale picchiaduro ed è un vero piacere per il giocatore scoprire le citazioni e approfondire il gameplay, gustandosi le numerose chicche di cui il gioco è costellato, dalle movenze che ricalcano 1:1 quelle del manga in modo perfetto ai costumi alternativi, capaci di riprendere persino le collaborazioni tra Araki e Gucci.
Da notare inoltre che i personaggi sono stati ridoppiati per essere coerenti con le voci usate negli anime, per un'esperienza ancora più immersiva. Discorso simile per i colori, aggiunti per ricalcare quelli dell'anime: la divisa scolastica di Jotaro nell'originale su Playstation 3 era blu scuro mentre ora è sul marrone-nero. A proposito di modifiche, le aggiunte maggiori in questa versione risiedono nel gameplay. Tutti potranno subito notare la maggiore fluidità, aspetto che rende il gioco infinitamente più godibile e veloce, ma solo chi vorrà esplorare il gameplay potrà apprezzare la modifica sui salti e gli stili unici dei nuovi personaggi che non solo si amalgamano alla perfezione con gli altri, ma risultano estremamente divertenti da usare.
Gioco testato su Playstation 5.
Magliette, giocattoli e videogiochi invadono prima il Giappone e poi il resto del mondo permettendo ai fan non solo di poter ammirare le gesta dei propri personaggi preferiti, ma soprattutto di poter finalmente interagire con loro: rivivendo in prima persona le saghe più amate, ricreando le battaglie più significative e divertendosi in un modo nuovo al fianco della propria serie preferita, ora finalmente con un approccio diretto e non più come mero spettatore. Per quanto questo sia un iter standard per una serie di successo targata Shonen Jump, JoJo's Bizarre Adventure non rientra affatto in questi canoni e, nonostante i diversi videogiochi e adattamenti avuti nel tempo, è innegabile che la serie abbia dovuto attendere parecchio prima di ottenere l'attenzione che meritava. La seconda epoca d'oro di JoJo è arrivata nel 2012 con l'ambiziosa serie animata che si prefiggeva l'obiettivo di coprire tutte le saghe del lungo manga generazionale di Hirohiko Araki e oggi, con la conclusione di Stone Ocean che si avvicina, ne torniamo a parlare con piacere.
Da Playstation 3 a Playstation 5, il picchiaduro di JoJo è rimasto un vero piacere per gli occhi e un maestro di stile nel campo dei giochi su licenza.
Nel 2013 JoJo festeggiava il proprio anniversario con JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle, un crossover delle saghe in salsa picchiaduro 2.5D che portava su Playstation 3 molti dei numerosi personaggi che hanno reso celebre la serie, emozionando i fan di tutto il mondo (anche se gli occidentali hanno dovuto attendere il 2014) che finalmente avevano l'occasione di vedere su schermo eroi e malvagi delle saghe preferite. Ora sono passati 10 anni dal debutto dell'anime, JoJo continua ad essere sulla cresta dell'onda, ma stupire i fan su Playstation 5 non è semplice come su Playstation 3, soprattutto quando la carta novità è già stata 'bruciata'. Quella di JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R è quindi una missione estremamente difficile perché i nuovi fan non solo potrebbero aver già giocato l'originale, ma avrebbero anche già potuto saziare la propria voglia di JoJo con l'altrettanto valido JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven.
JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R è, come l'originale, un gioco perfetto sotto certi punti di vista e pessimo sotto altri. Quando si pensa ai giochi di CyberConnect2 si pensa ad una narrazione fedelissima della storia originale, ad una grande spettacolarità negli scontri e ad una riproduzione al limite del maniacale del mondo e delle movenze dei personaggi; il tutto per un prodotto finale che ricrea in modo stupefacente le atmosfere della serie di riferimento e ne immerge i fan a tutto tondo. Questo è stato vero per i Naruto Ultimate Ninja Storm e per il recente Demon Slayer, ma assolutamente non qui: con JoJo l'approccio è stato radicalmente diverso. Tale scelta forse è legata al grandissimo numero di contenuti narrativi che si sarebbero dovuti ricreare, dopotutto si parla di otto serie, o magari perché il leggendario JoJo: Stardust Crusaders di Capcom aveva stregato i giocatori con un gameplay competitivo e citazioni a gogò, ma quale che sia il motivo alla fine JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle finisce per essere prima di tutto un picchiaduro e poi un gioco su licenza. E' doveroso dire che il gioco da il massimo sotto entrambi gli aspetti, ma tale impostazione rischia di deludere i fan che non hanno chiaro a cosa vanno in contro.
Come nell'originale, JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R non ha una modalità Storia, la cosa più vicina sono le All-Star Battle, ovvero una serie di scontri divisi per le otto serie che ricreano le battaglie possibili con i personaggi disponibili nel gioco più alcune 'da All Star' come ad esempio Joseph Vecchio contro Kars o Dio contro Giorno. Le battaglie sono introdotte da citazioni mirate che rievocano nei fan più attenti le immagini degli scontri originali, tuttavia il limitato numero di arene vanifica ben presto la magia: l'iconico scambio di battute tra Jonathan e Speedwagon è perfetto, ma l'atmosfera si distrugge non appena la telecamera si allontana e rivela che i due non sono ad Ogre Street ma nella Magione dei Joestar con i vampiri di Dio Brando a fare da silenti spettatori o, peggio ancora, Abdul che sfida Jotaro nel covo di Dio invece che nella Prigione.
Le battaglie sono rese più interessanti da vantaggi o svantaggi che meglio ricreano la battaglia di turno, inoltre ci sono diverse 'missioni segrete' da completare come colpire l'avversario con una certa mossa speciale, concludere lo scontro con una super ecc... un modo simpatico per sbloccare collezionabili o soldi ed invogliare il giocatore nel variare il proprio stile mentre si avvicina alle gesta originali degli eroi coinvolti.
Alla modalità All Star si aggiungono le modalità Arcade, Sopravvivenza, Torneo, Online, Pratica e Versus, quest'ultimo con l'inspettata opzione Team che permette di selezionare tre coppie di personaggi con i quali si combatterà contro altrettanti avversari scelti dal secondo giocatore fino a che uno non sconfigge tutti. Tornano le modalità Negozio e Personalizzazione, la prima permette di acquistare i tanti collezionabili disponibili mentre la seconda permette di rendere unici i propri personaggi scegliendo le loro pose di vittoria con relativa citazione e soprattutto di personalizzare le Provocazioni, ovvero selezionando la citazione, la movenza e l'onomatopea (con relativa dimensione e posizionamento) che partirà quando si provocherà l'avversario.
Le Provocazioni sono parte integrante nel gameplay del gioco, difatti se attivata dopo aver atterrato il nemico questi perderà una barra di speciale e si rialzerà, sacrificando di fatto il vantaggio in cambio di un 'danno' allo speciale. Il gameplay di JoJo All Star Battle è più vicino ad uno Street Fighter che non a quello di un Tekken o di un Naruto Ultimate Ninja Storm, difatti il gioco offre moltissime features per variare o concatenare ulteriormente i propri attacchi, così da costruire lunghe e dannose combo o sfondare le difese più serrate grazie a setup originali. Non fatevi traviare dalla possibilità di chiamare un partner, questo eseguirà semplicemente un attacco che potrebbe fungere al più da interrompi-combo o da estendi-combo, senza cambiare particolarmente il flow della partita.
Nonostante il gioco offra opzioni complesse e la possibilità di approfondire il proprio stile per dominare le partite online, la modalità single player non richiede uno studio particolarmente approfondito per essere superata al meglio, inoltre i tempi generalmente laschi per eseguire combo o speciali rendono "l'imparare a giocare bene" decisamente più semplice rispetto ad altri esponenti del genere oltre che molto più veloce. Da segnalare poi la possibilità di abilitare le autocombo (pardon, qui si chiamano Easybeats) per scatenare semplici combinazioni con la sola pressione ripetuta di quadrato. Espediente ottimo per rendere il gioco appetibile anche a chi non è avvezzo al genere, ma che rischia di renderlo ai loro occhi ancora più monotono di quanto in realtà non sia.
Ogni personaggio del cast è caratterizzato da uno stile specifico reso unico grazie a peculiarità e mosse speciali dalle movenze e proprietà piuttosto diverse tra loro. Sorvolando sul fatto che alcuni personaggi usano la Respirazione Concentrica, gli Stand, i Cavalli o altro ancora, le categorie non definiscono in modo univoco il ruolo in battaglia del personaggio: Caesar Zeppeli e Hol Horse sono entrambi personaggi che si trovano a loro agio tenendo gli avversari a distanza pur essendo un Hamon-user il primo e uno Stand-user il secondo; discorso simile per F. F. che, pur essendo una portatrice di Stand che combatte con una pistola, da giocare risulta totalmente diversa dal cowboy americano.
Nonostante i personaggi siano piuttosto diversi tra loro è innegabile che tra i più di 50 elementi alcuni siano effettivamente piuttosto simili, ma è quando si decide di limitarsi alle Easybeats che il gameplay muore, appiattendosi completamente e rivelando che, in fondo, il gioco non offre nulla se non una serie pressoché infinita di scontri decontestualizzati. Chi si approccerà a JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R pensando di rivivere le gesta dei propri eroi 'alla maniera di Demon Slayer' rimarrà profondamente deluso una volta finito di ammirare lo stile impeccabile con il quale CyberConnect2 ha ricreato personaggi e ambientazioni dei vari JoJo, tuttavia chi avrà voglia di affinare le proprie abilità e lanciarsi online con gli amici potrà scoprire quanto il numeroso cast abbia da offrire. Come già detto, ogni personaggio è caratterizzato da uno stile unico, ma sono i dettagli a rendere le partite una vera gioia per i fan: non solo il gioco è pieno di citazioni famose e pose iconiche che si alternano elegantemente all'interno di un normale scontro, le stesse mosse speciali e peculiarità dei personaggi portano davvero sul campo l'eccentricità che caratterizza ogni momento di JoJo: dai colori bizzarri di vestiti e arene alle manie dei singoli (avete mai provato a giocare con Mista lasciandogli solo quattro pallottole nel caricatore?), sono i dettagli che rendono JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R un vero must per i fan della serie.
Le features uniche che si rivelano all'interno degli scontri rendono JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R un simulatore di JoJo oltre che un normale picchiaduro ed è un vero piacere per il giocatore scoprire le citazioni e approfondire il gameplay, gustandosi le numerose chicche di cui il gioco è costellato, dalle movenze che ricalcano 1:1 quelle del manga in modo perfetto ai costumi alternativi, capaci di riprendere persino le collaborazioni tra Araki e Gucci.
Da notare inoltre che i personaggi sono stati ridoppiati per essere coerenti con le voci usate negli anime, per un'esperienza ancora più immersiva. Discorso simile per i colori, aggiunti per ricalcare quelli dell'anime: la divisa scolastica di Jotaro nell'originale su Playstation 3 era blu scuro mentre ora è sul marrone-nero. A proposito di modifiche, le aggiunte maggiori in questa versione risiedono nel gameplay. Tutti potranno subito notare la maggiore fluidità, aspetto che rende il gioco infinitamente più godibile e veloce, ma solo chi vorrà esplorare il gameplay potrà apprezzare la modifica sui salti e gli stili unici dei nuovi personaggi che non solo si amalgamano alla perfezione con gli altri, ma risultano estremamente divertenti da usare.
GIUDIZIO FINALE
JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle originale era un gioco pieno di difetti, difetti a cui si poteva passare sopra perché era la prima trasposizione del brand dopo tanto tempo, ma già nel 2013 si aveva davanti un titolo pesante che, a meno di non approfondire il gameplay in modo competitivo, risultava terribilmente noioso non appena terminato l'effetto 'wow' del vedere i propri beniamini su schermo. Questa versione R lima i problemi di gameplay e aggiunge nuove chicche per i fan, ma fallisce oggi come all'ora nel ricreare gli eventi più spettacolari della serie.
Il gameplay, a suo modo già piacevole su Playstation 3, è migliorato drasticamente anche solo grazie alla maggiore fluidità, se a questo poi si aggiungono le nuove modalità di gioco e i personaggi inediti dalle meccaniche decisamente interessanti si hanno motivi a sufficienza per convincere chiunque a provare JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R, tuttavia il bizzarro bilanciamento tra anima da gioco su licenza e picchiaduro nudo e crudo rende il titolo appetibile ad una ristretta cerchia di persone, rischiando pericolosamente di deludere i fan della serie per l'assenza di una vera modalità Storia e di allontare i fan dei picchiaduro a causa del suo stile fin troppo caratteristico. Detto questo, chi è in grado di apprezzare le due anime distinte del gioco troverà in JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R uno dei migliori anime-game in circolazione.
Il gameplay, a suo modo già piacevole su Playstation 3, è migliorato drasticamente anche solo grazie alla maggiore fluidità, se a questo poi si aggiungono le nuove modalità di gioco e i personaggi inediti dalle meccaniche decisamente interessanti si hanno motivi a sufficienza per convincere chiunque a provare JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R, tuttavia il bizzarro bilanciamento tra anima da gioco su licenza e picchiaduro nudo e crudo rende il titolo appetibile ad una ristretta cerchia di persone, rischiando pericolosamente di deludere i fan della serie per l'assenza di una vera modalità Storia e di allontare i fan dei picchiaduro a causa del suo stile fin troppo caratteristico. Detto questo, chi è in grado di apprezzare le due anime distinte del gioco troverà in JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle R uno dei migliori anime-game in circolazione.
Gioco testato su Playstation 5.
Pro
- Tantissimi personaggi dalle otto serie di JoJo
- Tantissimi collezionabili, compresi moltissimi costumi e colori alternativi da sbloccare
- Fedeltà con le serie originale e tantissime chicche per i fan
Contro
- Manca completamente una modalità Storia
- Poche arenee nuove e pochi personaggi extra rispetto all'originale
- Alcune serie hanno pochissimi personaggi
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