Negli ultimi anni abbiamo avuto diversi omaggi ai JRPG del passato. Basti citare tra gli esempi più celebri la serie di Octopath Traveler, di cui è uscito il secondo capitolo a febbraio, Chained Echoes o il prossimo in uscita Sea of Stars. In questa lunga lista di titoli rientra anche il titolo di cui discorreremo nel corso di questa nostra recensione, Noob: The Factionless, titolo tratto da una famosa web-serie francese inedita da noi in italia, sviluppato dai team di Olydri Games e Blackpixel Studio e pubblicato da Microids.
Fin da subito Noob: The Factionless presenta una certa particolarità, difatti ci troveremo a controllare un party di quattro personaggi nel mondo reale e i loro corrispettivi virtuali in un gioco MMORPG chiamato Horizon, ambientato in un mondo fantasy chiamato Olydri. I protagonisti iniziali della nostra vicenda sono Baster il Neogico e Drek il Berserker, rispettivamente alias virtuali di Marty e Adam, due ragazzi di Tolone che sognano di diventare campioni di eSport. Per questo motivo decidono di giocare alla versione 4.2 di Horizon e puntano ad arrivare al livello 100, in modo da essere pronti all'uscita della versione 5.0 che introdurrà la modalità competitiva. Nel corso del gioco incontreranno altri due giocatori, Logs l'Elementalista e May la Cartomante, alias virtuali di Leo e Sarah, due ragazzi della loro stessa città che si uniranno al loro party e con cui formeranno la gilda Rush, con l'obbiettivo di raggiungere i vertici di Horizon ed entrare nell'olimpo delle gilde più grandi ed importanti del gioco.
Dal punto di vista narrativo Noob: The Factionless si presenta inizialmente ben scritto e ben narrato, con un bel tocco di ironia e diverse citazioni al mondo dei videogiochi. Tuttavia arrivati verso circa metà gioco la storia inizia a mostrare il fianco ad una certa ripetitività di fondo, dato che gli obiettivi sono più o meno sempre gli stessi e diventa anche piuttosto prevedibile. Senza considerare inoltre che nonostante la premessa di base, in realtà sono davvero pochi i momenti di trama in cui ci ritroveremo a poter visitare Tolone. Sarebbe stato sicuramente apprezzabile avere una maggiore alternanza tra i momenti ambientati ad Olydri e i momenti ambientati nel mondo reale. Per non parlare dei riferimenti alla serie da cui è tratto, che difficilmente il pubblico italiano riuscirà a comprendere. Difatti ci sono diversi richiami agli eventi della serie e tanti cameo dei relativi personaggi. Questo ovviamente non è riconducibile ad un difetto del gioco. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi è stato svolto tutto sommato un buon lavoro, anche se dobbiamo purtroppo ammettere che nessuno di loro spicca in maniera particolare e difficilmente vi resteranno impressi nella mente una volta finito il gioco. Insomma in generale, nonostante qualche lacuna a livello di scrittura, il titolo si dimostra comunque abbastanza solido.
Per quel che concerne l'esplorazione, Noob: The Factionless come abbiamo detto in precedenza si divide in due fasi: le fasi nel mondo reale, in cui ci troveremo ad esplorare Tolone e le fasi in Horizon, in cui ci troveremo ad esplorare il mondo di Olydri. Tuttavia l'esplorazione di Tolone è trattata in maniera un poco troppo superficiale, dal momento che le poche attività da poter svolgere sono relative unicamente alle missioni principali del gioco e ad un numero ancora più ristretto di missioni secondarie che i giocatori di Horizon ci assegneranno. Proprio queste ultime rappresentano un bel problema per chi ha intenzione di completarle, dato che non è possibile in alcun modo visitare la città quando si vuole e bisogna aspettare che sia il gioco a permettercelo. L'esplorazione di Olydri invece è strutturata in modo decisamente migliore, anche perché il focus del gioco si concentra di più su Horizon. Difatti si struttura nella maniera tipica di un JRPG, con una mappa del mondo da esplorare, con varie aree da poter raggiungere. In queste aree sarà possibile svolgere varie attività: affrontare i nemici visibili nelle aree di gioco, raccogliere materiali, scrigni e monete nascoste in vari punti.
La raccolta dei materiali è legata alla meccanica delle professioni, come quella del pescatore, con il quale sarà possibile pescare, l'erborista, con cui potrete raccogliere erbe e il minatore, con il quale potrete scavare minerali. Ci sono poi le professioni dell'inventore e del cuoco, con le quali potrete craftare vari oggetti con i materiali raccolti in giro per il mondo. Le varie professioni possiedono poi dei livelli e più salgono di livello più cose potrete fare. Tuttavia quest'ultimo aspetto può essere un problema certe volte, soprattutto per le missioni di raccolta che richiederanno oggetti ottenibili solo con un determinato livello di professione. Per fortuna c'è un modo per ovviare al problema, dato che la maggior parte degli oggetti richiesti dalle missioni possono essere acquistati dai mercanti. Parlando nello specifico delle missioni secondarie, arriviamo a una nota piuttosto dolente del titolo, dal momento che sono praticamente tutte fetch quest che si limitano alla semplice raccolta di oggetti, richieste di uccisioni di un determinato numero di nemici o il raggiungimento di un area specifica. Magari oltre alle fetch quest sarebbe stato apprezzabile avere missioni secondarie un po' più articolate.
Quanto al sistema di combattimento, Noob: The Factionless si attiene agli stilemi tipici dei classici JRPG a turni: un party di massimo quattro membri, classi con relative caratteristiche ed abilità, equipaggiamenti e l'ordine dei turni che viene deciso in base alla velocità. Parlando in maniera specifica di classi e abilità, è possibile spendere dei punti abilità per ogni singolo membro del party nei relativi alberi per potenziare quelle che già si possiedono o per poter fargliene ottenere di nuove. In questa sezione è anche possibile cambiare la specializzazione dei personaggi, anche se le opzioni non sono troppe in questo caso. Nel complesso comunque le impostazioni strategiche non si può dire che manchino, anche se una volta apprese determinate abilità vi troverete ad utilizzare sempre le stesse strategie, dal momento che ci sono alcune abilità evidentemente più forti di altre, forse anche troppo, il che fa venire un po' meno l'aspetto strategico. C'è poi un aspetto inedito del gioco, cioè che ogni 10 livelli dovremo raggiungere la Torre di Galamadriabuyak, un luogo speciale in cui ad ogni piano ci verrà chiesto di completare una prova per poter sbloccare i 10 livelli successivi. Sarà possibile svolgere le prove in questione solo quando sarà il gioco a chiedercelo, per cui se raggiungete il level cap prima di concludere la parte di storia richiesta, sarete temporaneamente bloccati a quel livello. Tuttavia non significa che le battaglie opzionali diverranno inutili, dal momento che in questo stato continuerete a guadagnare punti esperienza, che andranno ad arricchire in questo caso una barra che vi farà guadagnare punti abilità extra, equipaggiamenti e oggetti, per cui può essere comunque utile non saltare nessuna battaglia.
Per quanto riguarda invece il comparto tecnico il titolo presenta una grafica colorata e ben realizzata, con un estetica volta a rievocare i classici dell'epoca a 32-bit, come Final Fantasy VII, Xenogears ed altri grandi classici usciti all'epoca. Non sappiamo se l'effetto creato sia effettivamente voluto, ma fatto sta che il risultato è decisamente apprezzabile. Magari non a tutti potrebbe piacere questo stile, ma per chi ha vissuto quel periodo d'oro apprezzerà sicuramente questa scelta stilistica. Meno apprezzabili sono invece gli artwork adottati per i vari personaggi, che sono piuttosto anonimi purtroppo, soprattutto quelli in stile chibi di quando ci troviamo su Horizon. La colonna sonora invece non spicca particolarmente per qualità. La maggior parte delle soundtrack difatti risultano piuttosto prive di mordente, mentre quelle migliori risultano ampiamente già sentite. Oltretutto c'è da segnalare che in alcune aree di gioco le soundtrack vengono anche coperte dai suoni ambientali delle aree dove ci troviamo. Ad esempio nel corso del gioco ci siamo trovati ad affrontare una battaglia boss in un area dove pioveva e per tutta la battaglia non abbiamo fatto altro che sentire il suono della pioggia che cadeva, sovrastando qualsiasi altro suono. Per quanto ciò non condiziona la godibilità del titolo, ci auguriamo comunque che tale problema venga risolto il più presto possibile.
Gioco testato su Nintendo Switch.
Fin da subito Noob: The Factionless presenta una certa particolarità, difatti ci troveremo a controllare un party di quattro personaggi nel mondo reale e i loro corrispettivi virtuali in un gioco MMORPG chiamato Horizon, ambientato in un mondo fantasy chiamato Olydri. I protagonisti iniziali della nostra vicenda sono Baster il Neogico e Drek il Berserker, rispettivamente alias virtuali di Marty e Adam, due ragazzi di Tolone che sognano di diventare campioni di eSport. Per questo motivo decidono di giocare alla versione 4.2 di Horizon e puntano ad arrivare al livello 100, in modo da essere pronti all'uscita della versione 5.0 che introdurrà la modalità competitiva. Nel corso del gioco incontreranno altri due giocatori, Logs l'Elementalista e May la Cartomante, alias virtuali di Leo e Sarah, due ragazzi della loro stessa città che si uniranno al loro party e con cui formeranno la gilda Rush, con l'obbiettivo di raggiungere i vertici di Horizon ed entrare nell'olimpo delle gilde più grandi ed importanti del gioco.
Dal punto di vista narrativo Noob: The Factionless si presenta inizialmente ben scritto e ben narrato, con un bel tocco di ironia e diverse citazioni al mondo dei videogiochi. Tuttavia arrivati verso circa metà gioco la storia inizia a mostrare il fianco ad una certa ripetitività di fondo, dato che gli obiettivi sono più o meno sempre gli stessi e diventa anche piuttosto prevedibile. Senza considerare inoltre che nonostante la premessa di base, in realtà sono davvero pochi i momenti di trama in cui ci ritroveremo a poter visitare Tolone. Sarebbe stato sicuramente apprezzabile avere una maggiore alternanza tra i momenti ambientati ad Olydri e i momenti ambientati nel mondo reale. Per non parlare dei riferimenti alla serie da cui è tratto, che difficilmente il pubblico italiano riuscirà a comprendere. Difatti ci sono diversi richiami agli eventi della serie e tanti cameo dei relativi personaggi. Questo ovviamente non è riconducibile ad un difetto del gioco. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi è stato svolto tutto sommato un buon lavoro, anche se dobbiamo purtroppo ammettere che nessuno di loro spicca in maniera particolare e difficilmente vi resteranno impressi nella mente una volta finito il gioco. Insomma in generale, nonostante qualche lacuna a livello di scrittura, il titolo si dimostra comunque abbastanza solido.
Per quel che concerne l'esplorazione, Noob: The Factionless come abbiamo detto in precedenza si divide in due fasi: le fasi nel mondo reale, in cui ci troveremo ad esplorare Tolone e le fasi in Horizon, in cui ci troveremo ad esplorare il mondo di Olydri. Tuttavia l'esplorazione di Tolone è trattata in maniera un poco troppo superficiale, dal momento che le poche attività da poter svolgere sono relative unicamente alle missioni principali del gioco e ad un numero ancora più ristretto di missioni secondarie che i giocatori di Horizon ci assegneranno. Proprio queste ultime rappresentano un bel problema per chi ha intenzione di completarle, dato che non è possibile in alcun modo visitare la città quando si vuole e bisogna aspettare che sia il gioco a permettercelo. L'esplorazione di Olydri invece è strutturata in modo decisamente migliore, anche perché il focus del gioco si concentra di più su Horizon. Difatti si struttura nella maniera tipica di un JRPG, con una mappa del mondo da esplorare, con varie aree da poter raggiungere. In queste aree sarà possibile svolgere varie attività: affrontare i nemici visibili nelle aree di gioco, raccogliere materiali, scrigni e monete nascoste in vari punti.
La raccolta dei materiali è legata alla meccanica delle professioni, come quella del pescatore, con il quale sarà possibile pescare, l'erborista, con cui potrete raccogliere erbe e il minatore, con il quale potrete scavare minerali. Ci sono poi le professioni dell'inventore e del cuoco, con le quali potrete craftare vari oggetti con i materiali raccolti in giro per il mondo. Le varie professioni possiedono poi dei livelli e più salgono di livello più cose potrete fare. Tuttavia quest'ultimo aspetto può essere un problema certe volte, soprattutto per le missioni di raccolta che richiederanno oggetti ottenibili solo con un determinato livello di professione. Per fortuna c'è un modo per ovviare al problema, dato che la maggior parte degli oggetti richiesti dalle missioni possono essere acquistati dai mercanti. Parlando nello specifico delle missioni secondarie, arriviamo a una nota piuttosto dolente del titolo, dal momento che sono praticamente tutte fetch quest che si limitano alla semplice raccolta di oggetti, richieste di uccisioni di un determinato numero di nemici o il raggiungimento di un area specifica. Magari oltre alle fetch quest sarebbe stato apprezzabile avere missioni secondarie un po' più articolate.
Quanto al sistema di combattimento, Noob: The Factionless si attiene agli stilemi tipici dei classici JRPG a turni: un party di massimo quattro membri, classi con relative caratteristiche ed abilità, equipaggiamenti e l'ordine dei turni che viene deciso in base alla velocità. Parlando in maniera specifica di classi e abilità, è possibile spendere dei punti abilità per ogni singolo membro del party nei relativi alberi per potenziare quelle che già si possiedono o per poter fargliene ottenere di nuove. In questa sezione è anche possibile cambiare la specializzazione dei personaggi, anche se le opzioni non sono troppe in questo caso. Nel complesso comunque le impostazioni strategiche non si può dire che manchino, anche se una volta apprese determinate abilità vi troverete ad utilizzare sempre le stesse strategie, dal momento che ci sono alcune abilità evidentemente più forti di altre, forse anche troppo, il che fa venire un po' meno l'aspetto strategico. C'è poi un aspetto inedito del gioco, cioè che ogni 10 livelli dovremo raggiungere la Torre di Galamadriabuyak, un luogo speciale in cui ad ogni piano ci verrà chiesto di completare una prova per poter sbloccare i 10 livelli successivi. Sarà possibile svolgere le prove in questione solo quando sarà il gioco a chiedercelo, per cui se raggiungete il level cap prima di concludere la parte di storia richiesta, sarete temporaneamente bloccati a quel livello. Tuttavia non significa che le battaglie opzionali diverranno inutili, dal momento che in questo stato continuerete a guadagnare punti esperienza, che andranno ad arricchire in questo caso una barra che vi farà guadagnare punti abilità extra, equipaggiamenti e oggetti, per cui può essere comunque utile non saltare nessuna battaglia.
Per quanto riguarda invece il comparto tecnico il titolo presenta una grafica colorata e ben realizzata, con un estetica volta a rievocare i classici dell'epoca a 32-bit, come Final Fantasy VII, Xenogears ed altri grandi classici usciti all'epoca. Non sappiamo se l'effetto creato sia effettivamente voluto, ma fatto sta che il risultato è decisamente apprezzabile. Magari non a tutti potrebbe piacere questo stile, ma per chi ha vissuto quel periodo d'oro apprezzerà sicuramente questa scelta stilistica. Meno apprezzabili sono invece gli artwork adottati per i vari personaggi, che sono piuttosto anonimi purtroppo, soprattutto quelli in stile chibi di quando ci troviamo su Horizon. La colonna sonora invece non spicca particolarmente per qualità. La maggior parte delle soundtrack difatti risultano piuttosto prive di mordente, mentre quelle migliori risultano ampiamente già sentite. Oltretutto c'è da segnalare che in alcune aree di gioco le soundtrack vengono anche coperte dai suoni ambientali delle aree dove ci troviamo. Ad esempio nel corso del gioco ci siamo trovati ad affrontare una battaglia boss in un area dove pioveva e per tutta la battaglia non abbiamo fatto altro che sentire il suono della pioggia che cadeva, sovrastando qualsiasi altro suono. Per quanto ciò non condiziona la godibilità del titolo, ci auguriamo comunque che tale problema venga risolto il più presto possibile.
GIUDIZIO FINALE
In conclusione Noob: The Factionless è un titolo evidentemente senza chissà quali pretese, che svolge bene il compito di intrattenere fino alla fine. Forse si poteva fare qualcosa di più dal punto di vista narrativo, cercando anche di alternare maggiormente i momenti ambientati ad Olydri e quelli ambientati a Tolone. Inoltre l'esplorazione della città, diversamente da quella del mondo fantasy, è trattata in maniera un poco troppo superficiale. Per quel che riguarda il sistema di combattimento il titolo si attiene agli stilemi tipici dei JRPG a turni, per cui di base è ben strutturato. Dal punto di vista strategico invece ci sono diverse impostazioni per i membri del party, anche se c'è una nota dolente, dal momento che giunti ad un certo punto si finisce per utilizzare sempre le stesse strategie, a causa dell'apprendimento di alcune abilità che risultano fin troppo forti e che fanno venire un po' meno l'aspetto strategico. Per quanto riguarda il comparto tecnico il titolo si difende bene, con uno stile grafico che ricorda molto i JRPG dell'epoca a 32-bit, mentre il character design dei personaggi appare piuttosto anonimo, soprattutto quello in stile chibi di quando ci troviamo in Horizon. Infine abbiamo una colonna sonora che non spicca particolarmente per qualità, con soundtrack perlopiù prive di mordente o nel migliore dei casi derivative. Nel complesso quindi il titolo, seppur con riserva, è comunque consigliato.
Gioco testato su Nintendo Switch.
Pro
- Storia inizialmente ben scritta e ben narrata, con un bel tocco di ironia e diverse citazioni al mondo dei videogiochi...
- Diverse impostazioni dal punto di vista strategico per i membri del party...
- Stile grafico che ricorda i JRPG classici dell'epoca dei 32-bit
Contro
- ...ma che arrivati verso circa metà gioco mostra il fianco ad una certa ripetitività di fondo e diventa piuttosto prevedibile
- ...anche se una volta apprese determinate abilità viene un po' meno l'aspetto strategico
- Fasi ambientate nel mondo reale trattate in maniera un poco troppo superficiale
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