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8.0/10
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Hakuouki è sicuramente il prodotto di una nuova tendenza giapponese all'anime di avventura per ragazze. La parola chiave di questo nuovo genere é "bishounen" ovvero "bei ragazzi", che sicuramente non mancano in quest'anime.
La storia non è particolarmente originale, ma ben resa e raccontata e i personaggi sono piuttosto curati sia dal punto di vista grafico sia da quello psicologico.

La trama può essere sintetizzata così: una ragazza è alla ricerca del padre misteriosamente scomparso e finisce per rivolgersi alla Shinsengumi, corpo speciale di "polizia" giapponese all'epoca della riapertura delle frontiere con l'occidente (fine '800), che pare abbia avuto contatti con il genitore. Inizialmente scambiata per un maschio e sospettata di essere un pericolo o una spia per la Shinsengumi, la ragazza viene trattenuta prima con riluttanza e disprezzo, per integrarsi poi perfettamente ed entrare addirittura a fare parte delle file armate, al fianco di bellissimi ed eroici soldati.
Naturalmente non manca l'elemento sovrannaturale: demoni minacciano l'incolumità della ragazza che pare avere qualche legame con questi esseri non umani.
La protagonista ha sicuramente tutti i tratti particolari della ragazza impacciata che si trova in mezzo a un branco di soldati mozzafiato: piange, si lamenta della sua inutilità, si ficca nei pasticci e crea problemi a tutti. Ma nonostante tutto secondo me riesce comunque a risultare una buona protagonista - cosa rara per questo genere di personaggi femminili che di solito si fanno odiare e basta - grazie alla sua grinta e volontà.

Hakuouki è un anime storico, e da studentessa di lingua e cultura giapponese posso dire che gli eventi narrati sono piuttosto veritieri e ben trattati. Gli stessi capitani della Shinsengumi, con cui la protagonista stringe "amicizia", sono reinterpretazioni (molto fantasiose) di personaggi realmente esistenti.
L'anime prende vita partendo da un "gyaru gēmu" (videogioco per ragazze) giapponese, in cui la protagonista si trova catapultata nelle vicende sopra narrate, ma il focus è spostato sulle storie d'amore che la giocatrice nei panni della protagonista può intraprendere con i vari protagonisti maschili. La modalità "dating sim" del videogioco per fortuna si perde nell'anime, lasciando spazio alle emozioni, ma in maniera meno invasiva e infantile.

L'animazione è davvero buona e interessante, i disegni li trovo belli e ben curati, sulla base di quelli realizzati dalla bravissima Kazuki Yone per il videogioco. Anche la colonna sonora è piacevole e ben realizzata.
In conclusione direi che si tratta di un ottimo prodotto, consigliato sicuramente a un pubblico femminile, ma anche a tutti coloro a cui piacciono le avventure nel Giappone Meiji con un tocco di fantasia.