Recensione
Nodame Cantabile: Paris-Hen
10.0/10
Recensione di GiorgioCat
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Nodame Cantabile: Paris-Hen non è semplicemente un anime, è molto di più. Come le stupende musiche al suo interno, rigorosamente di stampo classico (Schubert, Mozart, Liszt, Ravel, ecc.), Nodame Cantabile è un'opera d'arte che, come tale, non saprà non coinvolgervi, specie se siete degli amanti della buona musica. Sono poche le serie che riescono a essere seguite con la stessa fluidità, forse perché Nodame Cantabile non è particolarmente pesante, grazie anche al numero relativamente esiguo di episodi (ricordo però che è già in corso una terza serie, Nodame Cantabile: Finale).
A prima vista, il disegno potrebbe sembrare molto grezzo, "vecchio", ma non bisogna fidarsi dell'apparenza, il tratto è, invece, molto piacevole e delicato.
Una piccola nota va alle animazioni, non sempre molto fluide, a volte la "grafica da computer" si fa sentire, ma è davvero un andare a cercare l'ago nel pagliaio.
Venendo alla trama (preferisco non approfondirla troppo per non rovinare la visione), la serie continua da dove l'avevamo lasciata, con Megumi Noda (Nodame) e Chiaki Shinichi finalmente a Parigi per proseguire i loro studi, lei di piano e lui per direttore d'orchestra. Oltre a fare vecchi incontri, i due faranno nuove conoscenze. Nodame è cresciuta indubbiamente, certamente a darle questa evoluzione è la vita del conservatorio e, in particolare, il duro allenamento, soprattutto grazie al maestro che la seguirà negli studi. E Chiaki? Non è certamente da meno, anche per lui sono tempi duri, ma con duro lavoro e con passione riuscirà a risollevare le sorti di un'orchestra che sembrava ormai perduta.
Il rapporto tra i due verrà approfondito, finalmente Chiaki si mostrerà più risoluto, comprendendo la vera natura dei suoi sentimenti.
Come classico della serie, che è anche una commedia, non mancheranno le varie gag comiche che l'hanno caratterizzata fin dalla prima stagione; riuscirà certamente a strapparvi un sorriso per più d'un motivo. Ma bando alle ciance - gyabooo! Se non l'avete ancora fatto è l'ora di vedere questa serie che, vi assicuro, è una chicca.
A prima vista, il disegno potrebbe sembrare molto grezzo, "vecchio", ma non bisogna fidarsi dell'apparenza, il tratto è, invece, molto piacevole e delicato.
Una piccola nota va alle animazioni, non sempre molto fluide, a volte la "grafica da computer" si fa sentire, ma è davvero un andare a cercare l'ago nel pagliaio.
Venendo alla trama (preferisco non approfondirla troppo per non rovinare la visione), la serie continua da dove l'avevamo lasciata, con Megumi Noda (Nodame) e Chiaki Shinichi finalmente a Parigi per proseguire i loro studi, lei di piano e lui per direttore d'orchestra. Oltre a fare vecchi incontri, i due faranno nuove conoscenze. Nodame è cresciuta indubbiamente, certamente a darle questa evoluzione è la vita del conservatorio e, in particolare, il duro allenamento, soprattutto grazie al maestro che la seguirà negli studi. E Chiaki? Non è certamente da meno, anche per lui sono tempi duri, ma con duro lavoro e con passione riuscirà a risollevare le sorti di un'orchestra che sembrava ormai perduta.
Il rapporto tra i due verrà approfondito, finalmente Chiaki si mostrerà più risoluto, comprendendo la vera natura dei suoi sentimenti.
Come classico della serie, che è anche una commedia, non mancheranno le varie gag comiche che l'hanno caratterizzata fin dalla prima stagione; riuscirà certamente a strapparvi un sorriso per più d'un motivo. Ma bando alle ciance - gyabooo! Se non l'avete ancora fatto è l'ora di vedere questa serie che, vi assicuro, è una chicca.