Recensione
Bleach
6.0/10
Questo manga si apre, a parer mio, in maniera simpatica, presentando il protagonista, Ichigo Kurosaki, e soprattutto la sua particolare ed inquietante facoltà. Questi infatti, pur sembrando all'apparenza un ragazzo come tanti altri, riesce a vedere i fantasmi. Ben presto il nostro simpatico protagonista si ritroverà a far fronte all'attacco di uno spirito maligno, un hollow, che irromperà nella sua abitazione, mettendo serio pericolo di vita tutta al famiglia di Ikigo. Fortunatamente nel tentativo di sconfiggere il grosso hollow subentrerà uno shinigami (un dio della morte) di nome Rukia. La ragazza però si rivela presto non all'altezza del compito, e deve ricorrere all'aiuto di Ikigo, donandoli (senza volerlo) tutti i suoi poteri, e trasformandolo a sua volta in uno shinigami a tutti gli effetti.
Da qui partiranno le avventure di Ikigo, inizialmente abbastanza canoniche e strutturate ad episodi qusi autoconclusivi, con apparizioni sporadiche di mostri (sempre gli hollow) qua e la, ed Ikigo che si ritrova a dover svolgere il ruolo che precedentemente era di Rukia, che ora non possiede più alcun potere. Durante questa prima parte del manga faranno la loro graduale comparsa un vasto ventaglio di personaggi, che si faranno anch'essi protagonisti spesso di alcune vicende soprannaturali. Ben presto le cose si complicheranno però, infatti il gesto di Rukia non è stato accolto di buon grado dei suoi capi... senza rivelare troppo sulla trama, Ikigo e la sua combricola si ritroveranno a dover assolvere ad un gravoso ed importante compito niente popò di meno che nell'aldilà!
...ed è qui che io ho abbandonato il manga. Infatti da questo momento in poi si è fatta chiara quella che sarebbe stata la linea guida futura di tutta l'opera: potenziamenti dei poteri e mazzate a non finire. Sinceramente questa impostazione non mi ha assolutamente entusiasmato, e dopo un paio di volumi ho semplicemente abbandonato il manga senza neanche preoccuparmi di vere come andava a finire la saga.
I disegni son gradevoli in tutto il manga, diciamo che per uno shonen siamo su un buonissimo livello. A volte però gli senari mi sembrano un po' spogli, ed anche nello stile dei personaggi c'è (soprattutto all'inizio) una certa monotonia.
L'edizione è la solita senza infamia ne lode da edicola, quindi non mi dilungo granché, solo raccomando di ignorare, ovviamente, l'edizione Gold, che offre un rapporto qualità prezzo scandaloso.
Insomma uno shonen che personalmente ho trovato banalotto da un certo punto in poi... ma forse potrebbe piacere ai più proprio per quegli elementi che in me hanno causato repulsione... non so, se vi piacciono i combattimenti potreste adorarlo, altrimenti lasciatelo perdere tranquillamente, c'è di meglio in giro.
Da qui partiranno le avventure di Ikigo, inizialmente abbastanza canoniche e strutturate ad episodi qusi autoconclusivi, con apparizioni sporadiche di mostri (sempre gli hollow) qua e la, ed Ikigo che si ritrova a dover svolgere il ruolo che precedentemente era di Rukia, che ora non possiede più alcun potere. Durante questa prima parte del manga faranno la loro graduale comparsa un vasto ventaglio di personaggi, che si faranno anch'essi protagonisti spesso di alcune vicende soprannaturali. Ben presto le cose si complicheranno però, infatti il gesto di Rukia non è stato accolto di buon grado dei suoi capi... senza rivelare troppo sulla trama, Ikigo e la sua combricola si ritroveranno a dover assolvere ad un gravoso ed importante compito niente popò di meno che nell'aldilà!
...ed è qui che io ho abbandonato il manga. Infatti da questo momento in poi si è fatta chiara quella che sarebbe stata la linea guida futura di tutta l'opera: potenziamenti dei poteri e mazzate a non finire. Sinceramente questa impostazione non mi ha assolutamente entusiasmato, e dopo un paio di volumi ho semplicemente abbandonato il manga senza neanche preoccuparmi di vere come andava a finire la saga.
I disegni son gradevoli in tutto il manga, diciamo che per uno shonen siamo su un buonissimo livello. A volte però gli senari mi sembrano un po' spogli, ed anche nello stile dei personaggi c'è (soprattutto all'inizio) una certa monotonia.
L'edizione è la solita senza infamia ne lode da edicola, quindi non mi dilungo granché, solo raccomando di ignorare, ovviamente, l'edizione Gold, che offre un rapporto qualità prezzo scandaloso.
Insomma uno shonen che personalmente ho trovato banalotto da un certo punto in poi... ma forse potrebbe piacere ai più proprio per quegli elementi che in me hanno causato repulsione... non so, se vi piacciono i combattimenti potreste adorarlo, altrimenti lasciatelo perdere tranquillamente, c'è di meglio in giro.