Recensione
Hunter x Hunter
10.0/10
La storia esordisce in maniera forse non originale, col solito ragazzino molto in gamba che ha intenzione di lasciare la sua casa per imbarcarsi nella ricerca del padre, un famoso "hunter" (una sorta di ricercatore/combattente) di altissimo livello. Vedremo così Gon (questo è il nome del giovane protagonista) partecipare all'esame per acquisire la licenza di hunter, e che persegue tale intento al fine di ripercorrere le orme del padre, e magari poter finalmente un giorno giungere a lui. Sinceramente la cosa che non ho mai compreso, è il disinteresse di Gon verso la madre: visto che non ha mai conosciuto neanche lei, perchè vuole ritrovare solo il padre? Bho!
Comunque sin dagli esami di selezione si possono cogliere quelle che saranno le caratteristiche salienti di questo manga; l'autore è infatti bravissimo nell'introdurre sempre nuove idee e colpi di scena, davvero non si ripete mai, e riesce SEMPRE a mantenere una freschezza impressionante. Un elemento preponderante in Hunter x Hunter sono i combattimenti, ma non si tratta delle solite mazzate senza senso basate su stupidi potenziamenti che vediamo in altri shonen, qui il valore "strategico" è altissimo, in alcuni frangenti sembra quasi di assistere ad una sorta di partita a scacchi. In un normale shonen, anche di quelli quotati, si è già fortunati se si trovano uno o due scontri appassionanti per saga; in Hunter x Hunter OGNI combattimento sa esser invece, senza esagerare, mostruosamente avvincente. L'unica pecca che si potrebbe riconoscere in tale ambito al manga, è il fatto che si riveli a tratti troppo tecnico, cosa questa che potrebbe scoraggiare o annoiare il lettore avvezzo a letture più spensierate.
Sta di fatto però che il manga risulta sempre imprevedibile, anche nella narrazione ad un certo punto sembra venga accantonato il tema principale della ricerca del padre (tema abbastanza banalotto a dirla tutta), a favore di avvenimenti improvvisi, che sembrano quasi autonomi e non semplicemente vincolati alle esigenze narrative dell'autore. La saga delle formichimere ad esempio è da cardiopalma proprio per questo fatto, irrompe per far precipitare di colpo la situazione, creando un grande senso di "urgenza".
Non parliamo poi dei piccoli misteri che l'autore semina qua e la... un vero tocco di classe.
Altra cosa bella è che non si tratta del solito fumetto per ragazzi che adotta tematiche buoniste, questo manga sa essere a tratti davvero spietato e cattivo, anche cruento, ma non si tratta mai di un automatico ricorso alle facili scene d'impatto.
Molto approfonditi poi i personaggi e la loro psicologia, vedasi ad esempio il morboso attaccamento si Killua per Gon.
I disegni di Togashi da quel che leggo in questa pagina sembrano dividere i lettori, io personalmente li ho sempre trovati accattivanti, questo perchè l'autore sembra alternare due metodi di disegno: da un lato la tecnica canonica fatta di disegni abbastanza ordinati e retini; dall'altra un disegno molto più istintivo, frenetico e sofferto, adattissimo alle scene più intense.
La pubblicazione del manga in Italia ha avuto degli alti e bassi, infatti inizialmente non ha venduto moltissimo, forse a causa della poca pubblicità. Poi con la messa in onda su Italia 1 della serie animata, le vendite hanno subito un incremento improvviso, e la Panini non si è fatta sfuggire l'occasione per realizzare delle ristampe (l'edizione è sempre la stessa) a prezzo maggiorato.
Le pause dell'autore sono forse l'unica vera pecca di Hunter x Hunter; io personalmente ho letto la serie in prestito tutta d'un fiato in pochi giorni, e solo ora mi accorgo dell'antipatia della cosa, infatti attualmente l'autore si è preso una nuova pausa a tempo indeterminato dopo aver terminato il ventiseiesimo volume. Può essere indubbiamente antipatico attendere, ma in fondo se Togashi ha bisogno di una pausa è giusto che se la prenda, sappiamo tutti cosa accadde con Yu degli Spettri (lo so persino io che non l'ho letto)... non mi piacerebbe sapere che l'autore si sta stressando per realizzare il manga, o magari vederlo portare ad una conclusione affrettata per questo motivo. Meglio pazientare.
Io in conclusione consiglio a tutti di leggere questo shonen manga, che sa essere appassionante ed appagante come pochissimi, speriamo bene per il prosieguo e per il finale.
Comunque sin dagli esami di selezione si possono cogliere quelle che saranno le caratteristiche salienti di questo manga; l'autore è infatti bravissimo nell'introdurre sempre nuove idee e colpi di scena, davvero non si ripete mai, e riesce SEMPRE a mantenere una freschezza impressionante. Un elemento preponderante in Hunter x Hunter sono i combattimenti, ma non si tratta delle solite mazzate senza senso basate su stupidi potenziamenti che vediamo in altri shonen, qui il valore "strategico" è altissimo, in alcuni frangenti sembra quasi di assistere ad una sorta di partita a scacchi. In un normale shonen, anche di quelli quotati, si è già fortunati se si trovano uno o due scontri appassionanti per saga; in Hunter x Hunter OGNI combattimento sa esser invece, senza esagerare, mostruosamente avvincente. L'unica pecca che si potrebbe riconoscere in tale ambito al manga, è il fatto che si riveli a tratti troppo tecnico, cosa questa che potrebbe scoraggiare o annoiare il lettore avvezzo a letture più spensierate.
Sta di fatto però che il manga risulta sempre imprevedibile, anche nella narrazione ad un certo punto sembra venga accantonato il tema principale della ricerca del padre (tema abbastanza banalotto a dirla tutta), a favore di avvenimenti improvvisi, che sembrano quasi autonomi e non semplicemente vincolati alle esigenze narrative dell'autore. La saga delle formichimere ad esempio è da cardiopalma proprio per questo fatto, irrompe per far precipitare di colpo la situazione, creando un grande senso di "urgenza".
Non parliamo poi dei piccoli misteri che l'autore semina qua e la... un vero tocco di classe.
Altra cosa bella è che non si tratta del solito fumetto per ragazzi che adotta tematiche buoniste, questo manga sa essere a tratti davvero spietato e cattivo, anche cruento, ma non si tratta mai di un automatico ricorso alle facili scene d'impatto.
Molto approfonditi poi i personaggi e la loro psicologia, vedasi ad esempio il morboso attaccamento si Killua per Gon.
I disegni di Togashi da quel che leggo in questa pagina sembrano dividere i lettori, io personalmente li ho sempre trovati accattivanti, questo perchè l'autore sembra alternare due metodi di disegno: da un lato la tecnica canonica fatta di disegni abbastanza ordinati e retini; dall'altra un disegno molto più istintivo, frenetico e sofferto, adattissimo alle scene più intense.
La pubblicazione del manga in Italia ha avuto degli alti e bassi, infatti inizialmente non ha venduto moltissimo, forse a causa della poca pubblicità. Poi con la messa in onda su Italia 1 della serie animata, le vendite hanno subito un incremento improvviso, e la Panini non si è fatta sfuggire l'occasione per realizzare delle ristampe (l'edizione è sempre la stessa) a prezzo maggiorato.
Le pause dell'autore sono forse l'unica vera pecca di Hunter x Hunter; io personalmente ho letto la serie in prestito tutta d'un fiato in pochi giorni, e solo ora mi accorgo dell'antipatia della cosa, infatti attualmente l'autore si è preso una nuova pausa a tempo indeterminato dopo aver terminato il ventiseiesimo volume. Può essere indubbiamente antipatico attendere, ma in fondo se Togashi ha bisogno di una pausa è giusto che se la prenda, sappiamo tutti cosa accadde con Yu degli Spettri (lo so persino io che non l'ho letto)... non mi piacerebbe sapere che l'autore si sta stressando per realizzare il manga, o magari vederlo portare ad una conclusione affrettata per questo motivo. Meglio pazientare.
Io in conclusione consiglio a tutti di leggere questo shonen manga, che sa essere appassionante ed appagante come pochissimi, speriamo bene per il prosieguo e per il finale.