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Scrivere una recensione di Tsubasa non è facile, affatto. Perché è un opera che io considero molto furba e ora vi spiego perché.
Lo è perché lo sono le sue autrici, che da 20 anni tengono per la corda milioni di fan che come me comprerebbero qualunque cosa scritto da loro, anche la lista della spesa. Ma, come dicevo, 20 anni sono tanti e qualcuna delle pupe potrebbe non aver letto le opere più vecchie, perciò era decisamente tempo di un maxi crossover che a fianco di una pesante e complicatissima trama principale, serve su un piatto d'argento vecchi personaggi e vecchie storie in salsa nuova, che non possono che stuzzicare l'appetito della giovane lettrice che molto probabilmente correrà a scoprire chi erano Yasha e Ashura o meglio Seishiro e Subaru.
Tralasciando la questione marketing ma concentrandoci sull'opera a se stante, Tsubasa non è nulla di speciale, ritroviamo protagonista Shaoran, personaggio meno carismatico sfornato dalle Clamp secondo me, e la sua amata Sakura, e la sua quest per salvarle la vita, nulla di più banale. Ci sono però Kurogane, Fay e la strega delle dimensioni a iniettare un po' d'interesse in quest'opera.
Se vi piace il fantasy fatevi pure avanti, ma lasciate ogni speranza, io l'ho letto tutto e la trama da un certo punto in poi non ha più senso.