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Questa serie è a dir poco fantastica.

Era dalla lettura di "20th Century Boys", ormai quasi vent'anni fa, che non mi imbattevo in una storia in cui il sapore del mistero e l'intensità dei sentimenti umani non si intrecciassero in modo così squisito, in una sceneggiatura perfetta che non manca mai di tenere col fiato sospeso, di sorprendere e di entusiasmare. Non credo che riuscirò ad attendere la seconda stagione senza procurarmi il manga e proseguire la storia in versione cartacea, perché erano davvero anni che un intreccio non riusciva più a meravigliarmi e catturarmi in questo modo.

I personaggi sono tutti riuscitissimi, splendidamente caratterizzati. Seppur non particolarmente originali, si fanno amare, e l'importante per me è questo. Ottimamente costruito anche il personaggio di Isabella, che svolge perfettamente la sua inquietante e snervante funzione.

Dal punto di vista tecnico, il vero punto di forza di questa serie sono senz'altro le musiche. La sigla iniziale non è solo la sigla di anime più bella che abbia mai sentito (sì, lo penso davvero, è la mia preferita di tutti i tempi), è proprio uno dei brani musicali più belli che io ricordi. Le sigle finali si distinguono per un notevole virtuosismo di basso, e risultando particolarmente convulse si sposano bene con la tensione che pervade gli episodi, anche se a mio avviso non riescono a caratterizzare la serie quanto l'opening, che, oltre ad essere splendida, si sposa a pennello con l'opera. Anche le BGM sono molto belle e fanno decisamente la loro parte nelle scene più emozionanti.

Perché non ho dato 10? A causa del comparto grafico (un difetto doveva pur averlo, questo capolavoro). I disegni sono belli, ma non tutti i personaggi hanno un character design particolarmente carino. I tre protagonisti e Isabella sono tutti molto belli, anche se l'unica a distinguersi davvero è Emma, disegnata e colorata in modo semplicemente adorabile. A lasciare molto a desiderare, a mio avviso, sono i fondali e le animazioni. Queste ultime lasciano notare decisamente troppo l'uso della CGI, a volte un po' troppo invadente. I fondali tendono ad essere molto sfocati, privi di dettaglio e, appunto, troppo "fatti al computer" e quindi freddi. Si percepisce un netto distacco tra i personaggi e lo sfondo su cui si muovono, caratteristica che purtroppo la fa da padrona nell'animazione degli ultimi anni, ma qui l'ho notato di più, e con non poco fastidio. Un vero peccato, perché alcune scene sono veramente rovinate da quello che io chiamo "effetto videogioco", che in una storia del genere stona tantissimo. Fortunatamente, tutto il resto è talmente bello e appassionante da far esclamare un sonoro "E sticà...".

Capolavoro come non ce n'erano da anni, anni e anni.