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    7.0/10
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    Dare meno di 7 a un'opera del genere sarebbe disonesto, ma la delusione a caldo mi spingerebbe a una sufficienza scarsa. Ho impiegato quindici anni a finire questa serie. Sì, quindici anni, non scherzo. Innamorato di "20th Century Boys" dello stesso Urasawa, iniziai il manga quando uscì la prima stampa di "Monster Deluxe", e poi passai all'anime perché fedelissimo ma più scorrevole, data la natura particolarmente lenta dell'opera. Ma l'ho ripres1 [ continua a leggere]
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    Penso sia un'altra occasione sprecata da Anno per concludere decentemente Evangelion. Delle tre, non ne ha azzeccata una.

    Il film ha dei momenti interessanti ed avvincenti, ma non sono sufficienti a contrastare l'infinito minutaggio di noia mortale. Questo film è decisamente troppo lungo e troppo pieno di scene che riescono soltanto a strappare sbadigli, come ad esempio

    Attenzione: questa parte contiene spoiler

    tutto il periodo "bucolico" ne1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Non mi ha entusiasmato, a differenza della prima serie. E non perché non sia ben pensato, ma perché è mal realizzato a livello narrativo. Non intendo a livello di trama, che è interessante, bensì a livello di ritmo e di tempi: si perde molto tempo in scene di vita quotidiana abbastanza noiose, in dialoghi che non hanno nulla da dire, in gag che non divertono e momenti drammatici a tratti eccessivi (in alcuni frangenti si ha la sensazione di star1 [ continua a leggere]
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    L'idea di tagliare molto del materiale (per me) in eccesso del manga era ottima, ma il risultato è stato emozionante quanto il riassunto di un poema epico fatto da uno studente disinteressato all'interrogazione di latino.

    Quando ho saputo che la seconda stagione stringeva di molto i tempi, la cosa mi aveva intrigato in positivo, perché non ho assolutamente amato la piega che ha preso il manga dopo l'arco narrativo di "Grace Field House" (copert1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Stavo per abbandonare la visione di "Death Parade" dopo il quarto episodio, in quanto non colpito dalla ripetitività dello schemino "arrivano due nuove anime, giocano, vengono giudicate, fine",ad episodi auto-conclusivi. Iniziavo a credere che non si sarebbe visto altro fino all'ultimo episodio ma, fortunatamente, spinto dalla noia ad iniziare il quinto episodio, di lì in poi la situazione è cambiata. La trama ha iniziato a delinearsi, così come1 [ continua a leggere]
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    "The End of Evangelion" si divide in due parti. La prima è da voto 8, la seconda da 0. La cruda media aritmetica vorrebbe un 4, ma abbasso di un ulteriore punto per l'irritazione arrecatami dall'aver visto rovinare sul più bello uno dei migliori anime di sempre, là dove era anche già avvenuto un primo attentato alla qualità di quest'opera, a carico degli ultimi due episodi della serie.

    La prima parte, "Air", è un più che degno episodio 25, che1 [ continua a leggere]
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    Sinceramente non mi spiego il perché di così tante e aspre critiche nei confronti di questa serie, che a mio avviso ha certamente un bel po' di difetti, ma è nel complesso più che godibile.

    L'intreccio si fa presto interessante e, quando sembra andare nella direzione di diventare stantio, anche a causa di qualche episodio filler di troppo, ecco che iniziano a succedere cose che non ti aspetti, e i motivi d'interesse vengono prontamente rinnovat1 [ continua a leggere]
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    "Kiseiju" è una storia interessante che però perde colpi su colpi durante il suo svolgimento, fino a trascinarsi stancamente verso degli episodi finali che non hanno davvero nulla da dire o da trasmettere. Il meglio lo vedrete nella prima parte della serie, e tutte le aspettative di chissà quale grandioso sviluppo saranno disattese man mano che la serie scivolerà tristemente verso un'inesorabile mediocrità.

    Graficamente è molto deludente, per e1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    "Strange Dawn" è una serie che tradisce le sue stesse apparenze, e lo fa volutamente e in modo originale e piuttosto riuscito.

    Il punto di forza di questi tredici episodi è sicuramente il contrasto tra l'aspetto infantile dei "nanerottoli" e la realtà in cui vivono, sia politica sia psicologica. Siamo di fatto al cospetto di popoli che, malgrado ricordino nell'aspetto i Teletubbies (come giustamente già fatto notare da molti altri recensori), s1 [ continua a leggere]
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    Mamma mia, devo essere davvero un pazzo ad aver buttato tre ore e mezza di vita a guardare quest'obbrobrio. E pensare che lo stavo abbandonando in seguito al secondo noiosissimo episodio che, però, dopo avermi fatto detestare i sorrisi, il buon umore, le foto ricordo e il tono da pubblicità della Mulino Bianco di praticamente tutto il cast dei personaggi, assolutamente fuori luogo considerato ciò che stavano vivendo, termina in modo maledettamen1 [ continua a leggere]
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    Raramente giudico un anime da un solo episodio, e purtroppo questa rarità è toccata a "Beck".

    Il motivo principale per cui non continuerò a vederlo è che è, semplicemente, noioso e, sì, un episodio basta e avanza per capirlo, perché è dal primo episodio che in genere si percepisce il "feeling" generale di una serie, e quello di "Beck" è decisamente scialbo. Venticinque minuti del tutto anonimi (a partire dalle banalissime sigle), con tutti i cl1 [ continua a leggere]
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    Questa serie è a dir poco fantastica.

    Era dalla lettura di "20th Century Boys", ormai quasi vent'anni fa, che non mi imbattevo in una storia in cui il sapore del mistero e l'intensità dei sentimenti umani non si intrecciassero in modo così squisito, in una sceneggiatura perfetta che non manca mai di tenere col fiato sospeso, di sorprendere e di entusiasmare. Non credo che riuscirò ad attendere la seconda stagione senza procurarmi il manga e pro1 [ continua a leggere]