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6.0/10
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Non mi ha entusiasmato, a differenza della prima serie. E non perché non sia ben pensato, ma perché è mal realizzato a livello narrativo. Non intendo a livello di trama, che è interessante, bensì a livello di ritmo e di tempi: si perde molto tempo in scene di vita quotidiana abbastanza noiose, in dialoghi che non hanno nulla da dire, in gag che non divertono e momenti drammatici a tratti eccessivi (in alcuni frangenti si ha la sensazione di star seguendo una soap opera animata), per poi affrontare in troppo poco tempo e con troppa superficialità i momenti più importanti e risolutivi dell'intreccio (ad esempio, veramente troppi episodi sono dedicati al ben poco interessante personaggio di Kagari, alla sua storia e al suo destino). E questo problema diventa tanto più evidente quanto più si avanza con la storia, per poi trovare la sua massima espressione in un finale frettoloso e per niente emozionante. Senza contare il fatto che, quello che doveva essere il colpo di scena dei colpi di scena, io l'avevo immaginato fin dai primissimi episodi, e non credo perché sono particolarmente sveglio, ma perché è davvero banale. Non dirò a cosa mi riferisco per non 'spoilerare'.

La seconda nota di demerito va al personaggio di Okabe: ho letto elogi alla sua nuova caratterizzazione, che effettivamente esprime bene il cambiamento che ha vissuto e i suoi tormenti interiori, ma, purtroppo, lo fa in modo noioso. Sì, sono stati conferiti coerenza e realismo al personaggio, ma a scapito del suo fascino. Il personaggio che tutti avevamo amato nella prima serie resta qui uno dei personaggi meno accattivanti e più soporiferi della serie quasi fino alla fine.

Terza nota di demerito: le animazioni e i fondali. Riprendono il minimalismo e il piattume della prima serie (sì, questo è l'unico aspetto che non mi era piaciuto di "Steins;Gate"), ma con otto anni di evoluzioni tecniche in mezzo. Potevano fare di meglio e creare una serie visivamente più moderna, ma soprattutto più bella.

Nota di merito: le musiche di sottofondo, soprattutto quelle degli ultimi episodi. Non le sigle, perché quelle della prima serie sono stupende e imbattibili.

Seconda nota di merito: il personaggio di Maho, che è l'unico vero valore aggiunto di questa serie rispetto alla prima. Se non fosse per lei, all'interno della cerchia dei personaggi non vi sarebbe alcun brio, essendo questo, nella prima serie, generato quasi totalmente da Okabe e Kurisu, qui entrambi spenti per ragioni narrative.

Concludendo: è una serie che mi ha regalato qualche bel momento e pure qualche emozione, non è da buttare, ma, se non godesse dell'amore riflesso dal primo "Steins;Gate", regalando l'opportunità di ricalarsi in quel mondo e tra quei personaggi, finirebbe tranquillamente nel dimenticatoio insieme alla tanta roba mediocre che ho visto in trentacinque anni di vita.

P.S. L'OAV non ce l'ho fatta a guardarlo. Dopo l'insipido finale speravo che avesse qualcosa da aggiungere, ma, appena mi sono accorto di star guardando l'ennesimo "episodio telenovela", ho spento, con una certa irritazione.