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Il primo pensiero che mi è venuto in mente dopo aver letto tutti (o almeno quelli che erano usciti più di un anno fa) i volumi di “Ancient Magus Bride” è stato che è davvero un peccato che questo manga non abbia tutto il successo che meriterebbe, anche se, riflettendoci, almeno in parte è dovuto alla mancata disponibilità dell’anime in lingua italiana.

Il titolo dell’opera è un po’ fuorviante, infatti si potrebbe pensare di essere incappati nella solita storia romantica fra essere sovrannaturale ed umano.. ma non è così. Sicuramente il legame fra i due protagonisti principali, se così vogliamo chiamarli, è il fulcro delle vicende, ma questo si intreccia ai personaggi secondari che appaiono nelle vite dei protagonisti, fornendo al lettore una visione più completa e una continua curiosità nel continuare la lettura per scoprire il futuro evolversi degli avvenimenti.

Infatti, se i primi 9 volumi del manga si possono definire come un pre-arco narrativo in cui la scena è strettamente incentrata su Chise ed Elias, dai volumi successivi i due vengono a contatto con un mondo molto più ampio e la scena principale si sposta proprio sulla scoperta di questo e di nuove relazioni, non tralasciando però l’evoluzione del rapporto fra i due. L’autrice, inoltre, riesce a passare da un tono più cupo e serio a uno leggero e vagamente divertente, capace di strappare un sorriso al lettore.

La storia, quindi, è coinvolgente, ricca di eventi inaspettati, relazioni fra personaggi che si scoprono solo con la lettura dei volumi, e riesce appieno nell’intento di proporre una realtà infusa di magia quasi assimilabile alla nostra.

Ora però, dato che anche l’occhio vuole la sua parte, parliamo dei disegni.
In genere sono molto curati e dallo stile molto pulito e peculiare, soprattutto quando sono presenti scene dallo “spirito comico” in cui si adattano smorzando i fini particolari in favore di una resa più giocosa. Lo stile dell’autrice nel rappresentare i personaggi (proprio a livello grafico), come si può notare anche in molte altre opere che sono in produzione da anni, cambia leggermente.. ma in modo assolutamente positivo. Si può notare soprattutto nella figura di Chise ed Elias (data la loro presenza costante in tutti i volumi), riuscendone a migliorare sempre di più sia la cura dei dettagli che l’espressività stessa.

In conclusione mi sento di dare a quest’opera un 9.5

Per il momento non gli attribuisco un punteggio pieno solo per gli ultimi volumi, così densi di apparizioni che ti fanno un po’ perdere il filo e dinamiche non del tutto chiare, ma sono speranzosa nel fatto che l’autrice scioglierà i nodi nella prossime uscite.