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    8.0/10
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    Nel complesso, un’opera carina, anche se la Yoshizumi ha fatto decisamente opere migliori. La storia si segue con abbastanza interesse visto la curiosità nel vedere progredire la relazione tra i due protagonisti, ma manca di buoni colpi di scena. I personaggi risultano piuttosto stereotipati e non mancano i cliché, anche se ho apprezzato Sakura e la sua amicizia con Misono. Lo stile di disegno è sempre molto bello, ma i volti maschili mancano te1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Per niente male! La storia mi è sembrata decisamente più matura rispetto ad altre opere della Yoshizumi e, come sempre, riesce a intrattenere molto bene, invogliando a proseguire la lettura. L’ho trovata divertente e interessante. I personaggi mi sono piaciuti, chi più chi meno, ma la protagonista l’ho trovata davvero carina e adorabile.

    Tra gli aspetti negativi, però, speravo che dopo gli eventi legati a Yuki e Saaya il rapporto tra quest’ulti1 [ continua a leggere]
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    Come al solito, la Yoshizumi riesce a dar vita a storie piacevoli. In questo caso non siamo davanti a una delle sue opere migliori, ma nemmeno a una delle peggiori. La trama si lascia seguire senza difficoltà, anche se risulta piuttosto semplice e non particolarmente appassionante; inoltre, non abbonda di momenti comici.

    La protagonista Moka mi è piaciuta molto dal punto di vista caratteriale e, in generale, anche il resto del cast non mi è dis1 [ continua a leggere]
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    Davvero molto simpatico e carino. L’ho trovato buffo e divertente, una vera ventata d’aria fresca, soprattutto considerando che le opere della Yoshizumi sono solitamente molto realistiche. Lo sviluppo della storia è solido e le varie situazioni che si vengono a creare risultano interessanti e ben gestite.

    Il cast dei personaggi mi è sembrato nel complesso molto piacevole: Nina è decisamente scema, ma proprio per questo divertente, e il rapporto1 [ continua a leggere]
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    Una storia davvero bella e coinvolgente, fresca e interessante, capace di incuriosire e regalare molti momenti simpatici e divertenti. Una cosa che mi ha sorpreso positivamente è la mentalità molto aperta dei personaggi (Chris escluso).

    Ho adorato tantissime parti dell’opera: il rapporto tra i due gemelli, inizialmente molto chiusi nel loro legame e che pian piano iniziano ad ampliare i loro orizzonti; lo sviluppo delle relazioni; l’avanzare de1 [ continua a leggere]
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    Un’altra opera decisamente assurda della Yoshizumi, che mi ha rapito fin dalle prime pagine. Sin dall’inizio la storia si presenta in modo piuttosto interessante e il suo sviluppo, fino alla conclusione, l’ho trovato piacevole e coinvolgente, nonostante la marea di cliché presenti. Anzi, proprio per questo riesce anche a essere molto divertente.

    I personaggi mi sono sembrati quasi tutti estremamente simpatici e, sorprendentemente, più maturi di1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Mi è piaciuto moltissimo: mi ha rapito dall’inizio alla fine. La storia è davvero interessante e, racconto dopo racconto, la curiosità cresce sempre di più.

    Coco è adorabile e anche gli altri personaggi risultano piuttosto riusciti. Nel corso della narrazione si scoprono diversi aspetti della villa in cui vive e di eventi del passato, seguendo la sua crescita mentre affronta i traumi e supera le proprie paure.

    Il finale è stato ottimo, anche s1 [ continua a leggere]
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    L’ho trovato carino e discretamente interessante. Si tratta, in fondo, di una classica storia fantasy piuttosto semplice, con eroi che intraprendono un viaggio per sconfiggere il male. Il problema principale sta però nella narrazione, che avrebbe potuto essere più curata e meno confusionaria; inoltre la traduzione italiana non aiuta, risultando piuttosto debole.

    I disegni di Urushihara, pur apparendo questa volta un po’ più acerbi del solito, r1 [ continua a leggere]
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    Una raccolta di due storie piuttosto particolari. Non sono né brutte né belle: non risultano particolarmente interessanti, ma nemmeno noiose. Il vero limite è che non riescono a comunicare molto. Non mi è chiaro cosa l’autrice volesse trasmettere e, almeno con me, il messaggio non è arrivato. Tra le due, la prima storia è sicuramente la più riuscita, anche se la sceneggiatura non mi ha convinto del tutto. Sul piano grafico, lo stile della Yamaji1 [ continua a leggere]
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    È stato piuttosto figo. Mi è piaciuto poter leggere questo prequel di NieR Automata. La storia è parecchio interessante ed emozionante e ci mostra la nascita di un gran personaggio. Vediamo una No.2 in erba nella sua crescita e maturazione, con tanto di dubbi e dilemmi. Inoltre vediamo anche dei retroscena del comandante e il modo di fare del Bunker. Ammetto che le varie perdite mi hanno commosso. I disegni li ho trovati piuttosto belli, mantene1 [ continua a leggere]
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    Un’opera che ho adorato. L’ho trovata incredibilmente interessante e divertente. La storia, la sua evoluzione e il modo in cui si sviluppano le fasi di cosplay e progettazione mi sono piaciute tantissimo.

    Ho amato Gojo e Marin, soprattutto quest’ultima: solare, simpatica e sempre allegra, mi ha fatto ridere davvero tanto. L’evoluzione di Gojo si percepisce chiaramente, è importante, e Marin insieme al mondo del cosplay ha avuto un ruolo fondame1 [ continua a leggere]
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    La storia è divertente, carina, simpatica, commovente e interessante. All’inizio l’ho trovata un po’ pesante e non mi aveva invogliato a proseguire, anche perché è un’opera che alterna momenti molto riusciti ad altri meno brillanti. Fortunatamente ho deciso di darle fiducia e continuare la lettura, e oggi sono davvero felice di quella scelta.

    L’opera è composta da un numero davvero elevato di capitoli, e ognuno di essi — chi più, chi meno — con1 [ continua a leggere]