Non l'ho ancora comprato quindi non posso controbattere nulla circa la pochezza di migliorie nel comparto fisico del titolo. Qualche differenza fra i predecessori però mi sembra il caso di sottolinearla, perchè non mi sembra si sia trattato di mero copia/incolla perpetrato negli anni stile FIFA/F1/PES e compagnia bella. In fin dei conti, a dispetto di quanto fatto da Codemasters con DiRT, i francesi Kylotonn hanno dimostrato una costante evoluzione proprio del comparto fisico delle proprie vetture virtuali tanto da, pur essendo partiti complessivamente da molto più lontano a livello qualitativo, avvicinarsi e (per certi aspetti) persino superare i Codies. Di tutto ciò che viene prima di WRC6 non vale la pena nemmeno di parlare, ma già WRC6 si presentava come un prodotto abbastanza valido, seppur ancora molto "arcade". E qui faccio una chiosa, perchè bisogna cominciare a capire cosa si vuole giudicare di questi titoli rallystici: l'approccio scenografico o la qualità del modello fisico abbinato ad un sistema di force feedback adeguatamente calibrato? E si, perchè se guidati con joypad o tastiera tanto vale lasciar perdere il discorso e l'aspetto più importante diventa la grafica, il "pathos" di competere nell'evento confezionato stile superwow ed ogni altra situazione tramite la quale si tenta (tipo nei recenti F1) di stimolare il giocatore con l'intento di caricarlo di adrenalina (e qui Codemasters ha senza dubbio una faretra più capiente); se guidati con volante dotato di ffb invece il discorso cambia, perchè in barba ai fiocchetti ed ai lustrini con i quale si confeziona il pacchetto, poi il valore del contenuto varia in maniera sostanziale (Dirt 2/3/5...). Codemasters è stata regina assoluta del rally con Dirt Rally 1, che offriva un comparto fisico ed un ffb solidissimo e mai più bissato neanche dal diretto successore Dirt Rally 2.0.. e non a caso. Il Sig. Paul Coleman, ai tempi responsabile della divisione rally dei Codies, dopo aver lanciato timidamente un prodotto 2 spanne più simulativo di tutto ciò che esisteva sul mercato riguardo alla disciplina, si è messo a pazientemente raccogliere il feedback dei maniaci della simulazione (ai tempi c'ero anche io fra quei pazzi) e nel giro di pochi mesi (precedenti al lancio definitivo ed a prezzo pieno del titolo) ha fatto riscrivere da zero le stringhe del ffb continuando poi a raffinare il sistema per renderlo quello che è stato al momento del lancio definitivo del titolo. Il WRX non mi interessa in quanto non è vero rally. DiRT 4 in confronto è stata una vera e propria presa in giro perchè (con Coleman ormai fuori dalla compagnia), i Codies invece di prendere in blocco il comparto fisico di Dirt Rally e semmai migliorarlo, hanno fatto un pesante dietro front, perchè ovviamente dovevano accontentare la massa dei gamers che non riusciva a tenere in strada le vetture di Dirt Rally. Per non parlare della genialata (solo su carta) della generazione procedurale dei percorsi che all'atto pratico mescolava 3 o 4 pattern di curva e te la metteva davanti (sempre identica) almeno sei volte durante la tappa generata. Con Dirt Rally 2.0 è in un certo senso tornato il "bel tempo", ma non si è mai arrivati allo splendore (parlo di guida non di grafica) del primo capitolo. Anzi, nel frattempo Kylotonn è passata attraverso WRC7, che per la prima volta nella serie ha mostrato per la prima volta la volontà del brand di assumere un piglio più simulativo, pur mantenendo una qualità del motore fisico ancora lontano dal livello delle produzioni Codemasters. Da WRC8 in poi le cose sono però cambiate, la fisica della vettura ha cominciato a girare bene tanto che la guida su asfalto è divenuta addirittura migliore di quella dei titoli Codies, che quasi a voler mettere una bella pietra (tombale) sul rally di qualità prodotto in passato, ha tirato fuori Dirt5 ("giochino" divertente per la maggior parte dei giocatori). WRC9 fra tutti è stato il titolo che mi ha fatto apprezzare maggiormente il fatto che fin'ora la licenza ufficiale non fosse caduta nelle mani degli inglesi, un prodotto pienamente godibile e dall'impainto fisico marcatamente simulativo, corredato da un sistema di ffb finalmente degno di nota (nell'8 c'erano in effetti alcuni problemini fastidiosi), e se da un lato la guida su sterrato risulta ancora un filo migliore su Dirt Rally 2.0, dall'altro il peso complessivo della proposta francese a parer mio (qui parlo davvero in maniera soggettiva) è maggiore di quella dei rivali inglesi. Adesso leggo di questo WRC10, presentato come un bel copia/incolla che spreca l'occasione del 50esimo: sicuramente sarà così come sta scritto, ma all'amante della simulazione (intendo a quello che se ne frega degli orpelli di contorno) sono convinto interessi molto di più la sensazione trasmessa al proprio volante dai bolidi degli anni che furono, più che l'animazione più o meno riuscita della preparazione dell'evento o della premiazione alla fine dello stesso.
La notizia più triste appresa da questa recensione alla fine è proprio quella che avrei voluto paradossalmente leggere dopo il lancio di Dirt Rally 1: il passaggio della licenza ufficiale FIA WRC nelle mani di Codemasters. Mi spiace davvero per i Kylotonn, che secondo me hanno saputo invece migliorare anno dopo anno la qualità del proprio prodotto. Personalmente acquisterò quanto prima anche questo WRC10, e poi a meno di chissà quali miracoli made in UK stop.
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La notizia più triste appresa da questa recensione alla fine è proprio quella che avrei voluto paradossalmente leggere dopo il lancio di Dirt Rally 1: il passaggio della licenza ufficiale FIA WRC nelle mani di Codemasters. Mi spiace davvero per i Kylotonn, che secondo me hanno saputo invece migliorare anno dopo anno la qualità del proprio prodotto. Personalmente acquisterò quanto prima anche questo WRC10, e poi a meno di chissà quali miracoli made in UK stop.