Detective Pikachu
“Detective Pikachu” è un videogame per Nintendo 3DS uscito nel 2018, ed è una versione riveduta ed espansa del gioco con lo stesso nome uscito originariamente due anni prima solo in Giappone.
Si tratta di un gioco di avventura a tema investigativo ambientato nel mondo di “Pokémon.
Trama
Tutto inizia quando il protagonista, Tim, si reca a Ryme City per indagare sulla scomparsa del padre, Harry, avvenuta due mesi prima. La professione di Harry è quella dell’investigatore privato, e l’uomo lavorava in coppia con un pikachu.
Proprio con questo Pikachu, Tim ha un fortuito incontro, e dopo essersi reso conto di poter capire il suo linguaggio, i due decidono di unire le forze per trovare Harry.
Le indagini dei due li portano a scoprire un mistero molto più grande di quello che pensavano inizialmente.
Gameplay
Il gameplay di “Detective Pikachu” è molto semplice ed essenziale, riassumibile in poche parole: parla con tutti i personaggi di una zona, clicca su tutto ciò che si può cliccare per trovare indizi, metti insieme gli elementi scoperti e risolvi il caso. Non c’è altro da fare.
In alcune filmati si attivano dei semplici quick time event, dove al giocatore è richiesto di premere un tasto al momento giusto, ma è quasi impossibile sbagliare data la facilità e il molto tempo a disposizione. Anche in caso di errore non ci sono comunque penalità, perché il gioco da subito la possibilità di riprovare.
Risolvendo i misteri proposti, la trama prosegue, permettendo di passare al capitolo successivo.
Grafica e audio
“Detective Pikachu” sul fronte della grafica se la cava discretamente bene. Per quanto appaia evidente che il gioco sfrutti solo una minima parte dell’hardware della console, il risultato finale è gradevole. Gli ambienti sono abbastanza dettagliati e sufficientemente grandi, e il tutto è molto colorato e bello da vedere. Da segnalare che il gioco, anche se uscito su 3DS, non ha funzionalità che sfruttano il 3D della console.
Sul fronte audio invece non c’è nulla di davvero degno di nota da segnalare. I brani che compongono l’OST fanno il loro compito, ma non sono molto incisivi, e una volta spento il vostro Nintendo 3DS non vi resteranno per molto in testa.
Il doppiaggio è disponibile in due lingue: l’originale giapponese e la versione in inglese. Non ho provato quello inglese, quindi non esprimo giudizi, ma quello giapponese è molto buono e davvero ben riuscito, in particolare la voce di Detective Pikachu, cosa che contribuisce a renderlo molto divertente.
Longevità e difficoltà
Qui ci sono alcune piccole note dolenti. Longevità e difficoltà sono due fattori indissolubilmente legati tra loro. “Detective Pikachu” dura una decina di ore, dall’inizio alla fine, senza grandi possibilità di variazione.
Il tempo necessario a parlare con tutti, a trovare tutti gli indizi, ecc, è più o meno quello, forse anche qualcosa meno se non si perde tempo parlando anche con persone non legate ai vari casi o si gira a vuoto per le location. Difficilmente invece può durare di più, questo per la sua difficoltà molto bassa. I vari casi e le varie indagini sono tutte facilmente risolvibili, alcune volte anche prima di aver trovato tutti gli indizi, quindi non si corre mai il rischio di restare bloccati. Il gioco guida il giocatore per mano, e se per pochi minuti si resta fermi senza fare nulla, subito Pikachu fornirà un suggerimento su come proseguire.
La bassa difficoltà è dovuta sicuramente al target al quale è indirizzato, un pubblico di bambini e giovanissimi. La cosa non è un difetto in sé, ma chiaramente, se a giocarci è un giocatore con esperienza, si troverà di fronte ad un gioco privo di sfida.
Traduzione e localizzazione
Il videogame è uscito in Italia tradotto nella sua interezza. I sottotitoli sono disponibili in italiano, e sono di buona qualità. Purtroppo è da segnalare che si basano comunque sullo script americano, che per Pokémon è quello considerato internazionale per ogni prodotto legato al media (anche altri giochi della serie e l’anime trasmesso in Italia si basano sulla versione americana). Pertanto se ad esempio si imposta l’audio in giapponese, tutti i nomi dei pokémon e i loro versi sono chiaramente diversi da quelli mostrati nei sottotitoli. Comunque è un dettaglio che non influisce sulla comprensione della storia.
Conclusioni
“Detective Pikachu” non è un brutto gioco, affatto, ma non è neanche uno di quei giochi imprescindibili da giocare. È un interessante esperimento e un buono spin off della saga di “Pokémon”, ma nulla di più di questo. È divertente e ha una trama discretamente interessante, per quanto piena di cliché e di colpi di scena prevedibili, ma non è un gioco classico di Pokémon in quanto mancano gli elementi caratteristici, su tutti le battaglie tra pokémon, pertanto non è indirizzato ai fan di quella serie di giochi, ma più a un pubblico casual di giocatori alle prime armi. Se cercate un gioco investigativo con una trama serie e che vi tenga con il fiato sospeso, è meglio guardare da un'altra parte.
Si tratta di un gioco di avventura a tema investigativo ambientato nel mondo di “Pokémon.
Trama
Tutto inizia quando il protagonista, Tim, si reca a Ryme City per indagare sulla scomparsa del padre, Harry, avvenuta due mesi prima. La professione di Harry è quella dell’investigatore privato, e l’uomo lavorava in coppia con un pikachu.
Proprio con questo Pikachu, Tim ha un fortuito incontro, e dopo essersi reso conto di poter capire il suo linguaggio, i due decidono di unire le forze per trovare Harry.
Le indagini dei due li portano a scoprire un mistero molto più grande di quello che pensavano inizialmente.
Gameplay
Il gameplay di “Detective Pikachu” è molto semplice ed essenziale, riassumibile in poche parole: parla con tutti i personaggi di una zona, clicca su tutto ciò che si può cliccare per trovare indizi, metti insieme gli elementi scoperti e risolvi il caso. Non c’è altro da fare.
In alcune filmati si attivano dei semplici quick time event, dove al giocatore è richiesto di premere un tasto al momento giusto, ma è quasi impossibile sbagliare data la facilità e il molto tempo a disposizione. Anche in caso di errore non ci sono comunque penalità, perché il gioco da subito la possibilità di riprovare.
Risolvendo i misteri proposti, la trama prosegue, permettendo di passare al capitolo successivo.
Grafica e audio
“Detective Pikachu” sul fronte della grafica se la cava discretamente bene. Per quanto appaia evidente che il gioco sfrutti solo una minima parte dell’hardware della console, il risultato finale è gradevole. Gli ambienti sono abbastanza dettagliati e sufficientemente grandi, e il tutto è molto colorato e bello da vedere. Da segnalare che il gioco, anche se uscito su 3DS, non ha funzionalità che sfruttano il 3D della console.
Sul fronte audio invece non c’è nulla di davvero degno di nota da segnalare. I brani che compongono l’OST fanno il loro compito, ma non sono molto incisivi, e una volta spento il vostro Nintendo 3DS non vi resteranno per molto in testa.
Il doppiaggio è disponibile in due lingue: l’originale giapponese e la versione in inglese. Non ho provato quello inglese, quindi non esprimo giudizi, ma quello giapponese è molto buono e davvero ben riuscito, in particolare la voce di Detective Pikachu, cosa che contribuisce a renderlo molto divertente.
Longevità e difficoltà
Qui ci sono alcune piccole note dolenti. Longevità e difficoltà sono due fattori indissolubilmente legati tra loro. “Detective Pikachu” dura una decina di ore, dall’inizio alla fine, senza grandi possibilità di variazione.
Il tempo necessario a parlare con tutti, a trovare tutti gli indizi, ecc, è più o meno quello, forse anche qualcosa meno se non si perde tempo parlando anche con persone non legate ai vari casi o si gira a vuoto per le location. Difficilmente invece può durare di più, questo per la sua difficoltà molto bassa. I vari casi e le varie indagini sono tutte facilmente risolvibili, alcune volte anche prima di aver trovato tutti gli indizi, quindi non si corre mai il rischio di restare bloccati. Il gioco guida il giocatore per mano, e se per pochi minuti si resta fermi senza fare nulla, subito Pikachu fornirà un suggerimento su come proseguire.
La bassa difficoltà è dovuta sicuramente al target al quale è indirizzato, un pubblico di bambini e giovanissimi. La cosa non è un difetto in sé, ma chiaramente, se a giocarci è un giocatore con esperienza, si troverà di fronte ad un gioco privo di sfida.
Traduzione e localizzazione
Il videogame è uscito in Italia tradotto nella sua interezza. I sottotitoli sono disponibili in italiano, e sono di buona qualità. Purtroppo è da segnalare che si basano comunque sullo script americano, che per Pokémon è quello considerato internazionale per ogni prodotto legato al media (anche altri giochi della serie e l’anime trasmesso in Italia si basano sulla versione americana). Pertanto se ad esempio si imposta l’audio in giapponese, tutti i nomi dei pokémon e i loro versi sono chiaramente diversi da quelli mostrati nei sottotitoli. Comunque è un dettaglio che non influisce sulla comprensione della storia.
Conclusioni
“Detective Pikachu” non è un brutto gioco, affatto, ma non è neanche uno di quei giochi imprescindibili da giocare. È un interessante esperimento e un buono spin off della saga di “Pokémon”, ma nulla di più di questo. È divertente e ha una trama discretamente interessante, per quanto piena di cliché e di colpi di scena prevedibili, ma non è un gioco classico di Pokémon in quanto mancano gli elementi caratteristici, su tutti le battaglie tra pokémon, pertanto non è indirizzato ai fan di quella serie di giochi, ma più a un pubblico casual di giocatori alle prime armi. Se cercate un gioco investigativo con una trama serie e che vi tenga con il fiato sospeso, è meglio guardare da un'altra parte.