God of War III
“God of War III” è il quarto capitolo della saga e il primo sviluppato per PS3. Si tratta di un titolo che all’epoca venne, comprensibilmente, celebrato come uno dei migliori videogiochi per la console di Sony e in generale divenne il punto di riferimento di molti altri action game di quei tempi. Malgrado mi sia piaciuto sotto diversi aspetti, mi permetto, a distanza di anni, di offrire un punto di vista positivo, ma meno idilliaco.
I primi due capitoli per PS2 mi avevano veramente stregato, mentre il primo per PSP “Chains of Olympus”, pur piacendomi, non mi ha catturato allo stesso modo, essenzialmente per un motivo che, purtroppo, ho ritrovato anche in questo “God of War III”, ovvero la quasi totale assenza di vere novità nel gameplay. Probabilmente nel 2010 i videogiocatori ancora non si erano stancati della formula dei capitoli passati e per questo motivo, gli sviluppatori preferirono puntare su un’esperienza familiare che potesse far percepire il cambio generazionale più a livello tecnico che di meccaniche di gioco. E in effetti, sotto questo aspetto, questo capitolo raggiunge l’eccellenza, tanto da essere bello ancora oggi. Ad una grafica spettacolare, si aggiungono, ancora una volta, delle ambientazioni ispiratissime e ben costruite.
Non vi è dubbio che il gioco sia anche molto divertente, ma in tutta sincerità avrei preferito qualche novità un po’ più significativa, perché, soprattutto durante i combattimenti, si percepisce troppo spesso quella inconfondibile sensazione di essere di fronte ad un “more of the same”, all’interno del quale si continuano ad usare sempre le stesse mosse e le stesse combo di prima.
“God of War III” rappresenta al meglio ciò che la saga fin qui aveva saputo offrire, con un comparto tecnico stellare e un ottimo bilanciamento tra combattimenti, esplorazione, enigmi ecc.
Tuttavia, in termini di gameplay non si segnalano particolari guizzi di originalità rispetto ai predecessori, e questo può risultare abbastanza ripetitivo per chi oggi vuole recuperare la saga giocandosi un capitolo dietro l’altro. Motivo per cui, benché il titolo mi sia comunque piaciuto, non mi infonde molta fiducia per i successivi capitoli della saga ellenica.
I primi due capitoli per PS2 mi avevano veramente stregato, mentre il primo per PSP “Chains of Olympus”, pur piacendomi, non mi ha catturato allo stesso modo, essenzialmente per un motivo che, purtroppo, ho ritrovato anche in questo “God of War III”, ovvero la quasi totale assenza di vere novità nel gameplay. Probabilmente nel 2010 i videogiocatori ancora non si erano stancati della formula dei capitoli passati e per questo motivo, gli sviluppatori preferirono puntare su un’esperienza familiare che potesse far percepire il cambio generazionale più a livello tecnico che di meccaniche di gioco. E in effetti, sotto questo aspetto, questo capitolo raggiunge l’eccellenza, tanto da essere bello ancora oggi. Ad una grafica spettacolare, si aggiungono, ancora una volta, delle ambientazioni ispiratissime e ben costruite.
Non vi è dubbio che il gioco sia anche molto divertente, ma in tutta sincerità avrei preferito qualche novità un po’ più significativa, perché, soprattutto durante i combattimenti, si percepisce troppo spesso quella inconfondibile sensazione di essere di fronte ad un “more of the same”, all’interno del quale si continuano ad usare sempre le stesse mosse e le stesse combo di prima.
“God of War III” rappresenta al meglio ciò che la saga fin qui aveva saputo offrire, con un comparto tecnico stellare e un ottimo bilanciamento tra combattimenti, esplorazione, enigmi ecc.
Tuttavia, in termini di gameplay non si segnalano particolari guizzi di originalità rispetto ai predecessori, e questo può risultare abbastanza ripetitivo per chi oggi vuole recuperare la saga giocandosi un capitolo dietro l’altro. Motivo per cui, benché il titolo mi sia comunque piaciuto, non mi infonde molta fiducia per i successivi capitoli della saga ellenica.
