Sonic the Hedgehog
All'inizio degli anni '90 Sega stava cercando la killer application per la sua console casalinga a 16 bit, il Mega Drive (noto come Sega Genesis in USA), un videogame che permettesse di vendere più console, visto che fino a quel momento Nintendo stava stravincendo con il Nes prima ed il Super Nintendo poi. La Sega aveva provato a portare diversi suoi giochi da sala sulla sua console, ad esempio "Altered Beast", "Shinobi" e "Golden Axe", ma non sembrava bastare di fronte al "Super Mario" di Nintendo. La storia dietro alla creazione di quello che divenne uno dei videogiochi più iconici della Sega, e di quello che divenne di fatto la mascotte dell'azienda è molto affascinante ma anche molto lunga, perciò mi limiterò a parlare del gioco e di ciò che lo riguarda al momento della sua uscita: la campagna di marketing di Sega per questo gioco infatti fu senza precedenti, Sega credeva così tanto in questo gioco che in diversi paesi (Giappone incluso) il Mega Drive veniva venduto in bundle con il gioco. Questa mossa, se da una parte non era vista con molta gioia da parte degli azionisti, dall'altra permise a Sega di colmare il divario di vendite con Nintendo (seppure la console war di quella generazione alla fine la vinse Nintendo) e di mostrare di cosa fosse veramente in grado il Mega Drive, se programmato in maniera adeguata. I giocatori di tutto il mondo infatti non credettero ai loro occhi quando videro per la prima volta il porcospino blu Sonic correre a tutta velocità per lo schermo, raccogliendo anelli e sconfiggendo nemici robotici, al cui interno si trovavano piccoli animaletti rapiti dal perfido dottor Robotnik (Eggman in Giappone). Rispetto a "Super Mario" questo nuovo personaggio era di gran lunga più veloce, più carismatico e più "cool": non che l'idraulico con i baffi fosse diventato automaticamente "out", ma l'uscita di "Sonic The Hedgehog" riuscì ad adombrarne il successo, tanto che nei cuori di molti giocatori Sonic è ancora al numero uno.
Ciò che colpì i giocatori di Sonic non fu solo la velocità del nuovo personaggio, ma anche gli scenari molto variegati e fantasiosi, i boss di fine zona semplici ma ben congegnati, le musiche e gli effetti sonori azzeccati ed orecchiabili. Sonic insomma era riuscito a far breccia nel mondo dei videogames, come nessuna altra mascotte è stata in grado di fare in seguito, né sulle console dell'epoca, né in quelle successive.
Com'era prevedibile il grande successo generò diversi seguiti, ben tre sul Mega Drive ("Sonic 2", "Sonic 3" e "Sonic & Knuckles") e diversi spin-off: gli anni novanta furono sicuramente l'epoca d'oro per Sega e per Sonic.
Ciò che colpì i giocatori di Sonic non fu solo la velocità del nuovo personaggio, ma anche gli scenari molto variegati e fantasiosi, i boss di fine zona semplici ma ben congegnati, le musiche e gli effetti sonori azzeccati ed orecchiabili. Sonic insomma era riuscito a far breccia nel mondo dei videogames, come nessuna altra mascotte è stata in grado di fare in seguito, né sulle console dell'epoca, né in quelle successive.
Com'era prevedibile il grande successo generò diversi seguiti, ben tre sul Mega Drive ("Sonic 2", "Sonic 3" e "Sonic & Knuckles") e diversi spin-off: gli anni novanta furono sicuramente l'epoca d'oro per Sega e per Sonic.