Nel corso degli anni la serie Dragon Quest ci ha regalato diversi titoli di una certa qualità, che siano essi capitoli principali o spin-off, basti pensare in quest'ultimo caso ad esempio ai vari Dragon Quest Monsters, ai due capitoli mosou di Dragon Quest Heroes, o ai due Dragon Quest Builders, oppure ancora al più recente Dragon Quest Treasures (di cui potete trovare la nostra recensione qui). Tutti ottimi titoli, per cui l'annuncio da parte di Square Enix di Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai, adattamento videoludico di Dragon Quest - la Grande Avventura di Dai, arrivato nel 2020 in concomitanza con l'uscita del remake dell'anime, ha attirato l'interesse di molti fan dell'opera originale e non. Dopo 3 anni di attesa il gioco è finalmente giunto negli store e noi di Gamerclick lo abbiamo giocato a fondo per potervene parlare.
 
Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai

Per chi non conoscesse la trama della Grande Avventura di Dai, la storia segue il viaggio di Dai e dei discepoli di Avan, l'eroe che un tempo sconfisse il Signore Oscuro Hadler, impegnati nel respingere le forze dell'Armata Oscura, comandate proprio dal redivivo Hadler, riportato in vita dal Re Oscuro Vearn. Infinity Strash arriva a coprire fino a quasi metà della storia (corrispondente al capitolo 74 del manga e all'episodio 41 del remake dell'anime), per cui non si tratta di un adattamento completo. Una scelta poco comprensibile da parte di Square Enix e del team di sviluppo di Game Studio dal momento che si sarebbe potuta adattare senza problemi l'intera storia.
 
Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai

Per quanto riguarda la struttura di gioco, Infinity Strash si suddivide in 7 capitoli, dove potrete affrontare alcuni degli scontri più memorabili della prima parte dell'opera. Ogni scontro è intervallato nella maggior parte dei casi da filmati con immagini estrapolate direttamente dall'anime e più raramente da splendidi filmati creati utilizzando il motore di gioco. Una pratica piuttosto comune per titoli di questo tipo in realtà, anche se ci sono diversi momenti che forse avrebbero meritato maggior risalto, piuttosto che venire proposti tramite una rapida sequenza di immagini statiche. Oltretutto ci sono anche diverse parti di gioco dove dovrete guardare più filmati di fila di questa tipologia, cosa che potrebbe risultare noiosa a lungo andare. Insomma ci aspettavamo uno sforzo maggiore da parte degli sviluppatori in questo senso, soprattutto considerando che il gioco non copre neanche la metà dell'opera. Per quel che riguarda il gameplay il gioco è un GDR d'azione, ma non aspettatevi una grande profondità. Infatti il sistema di combattimento è piuttosto semplice e non richiede molta strategia, difatti basta alternare gli attacchi normali e utilizzare qualche mossa speciale o la mossa finale per spazzare via la maggior parte dei nemici. Per quanto riguarda i boss invece ci vuole un po' più di impegno, ma basta semplicemente schivare gli attacchi con il giusto tempismo per non trovare troppe difficoltà.

Quanto alla componente ruolistica del titolo, ogni personaggio possiede un proprio ruolo: ad esempio Dai è un attaccante, Popp è un mago, Maam è principalmente una curatrice e Hyunckel un tank. È anche possibile modificare le abilità dei vostri personaggi, ma ciò non porta a variazioni troppo significative. A questo poi va ad aggiungersi l'interessante meccanica delle Bond Memories, che consiste in delle carte che ritraggono scene tratte dal manga che se equipaggiate potenziano le statistiche dei vostri personaggi. Esse fungono quindi anche da collezionabili e sono ottenibili nel Temple of Recollection, un dungeon con stanze generate proceduralmente dove partirete dal livello 1 e potrete mettervi alla prova affrontando diverse sfide. Una volta conclusa una sfida otterrete diversi premi utili per potenziare i vostri personaggi oltre alle Bond Memories. Nel caso poi doveste trovare doppioni di quest'ultime non preoccupatevi, ogni doppione fornisce una valuta utilizzabile per potenziare le suddette carte. Ci sono poi le stanze di riposo, dove potrete spendere dei punti ottenuti nel corso delle sfide e dove sarà possibile scegliere se proseguire o uscire dal tempio per ottenere i vostri premi. In definitiva quindi è una modalità che vi consigliamo di provare, soprattutto se avete voglia di qualcosa di diverso dalle missioni di storia.
 
Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai

Per quel che riguarda il comparto tecnico invece Infinity Strash risulta abbastanza altalenante, perché se è pur vero che i modelli dei personaggi e le animazioni sono realizzate discretamente bene e soprattutto in maniera fedele, in particolare modo durante i filmati realizzati con il motore di gioco, purtroppo non si può dire lo stesso delle varie ambientazioni, che risultano un po' anonime e spoglie. In generale è evidente che si poteva fare di meglio da questo punto di vista. Molto belle invece le varie illustrazioni delle Bond Memories, che presentano inoltre tutte delle animazioni di ottenimento uniche e molto belle, soprattutto quelle di rarità più alta. Infine, ma non certo per importanza, abbiamo la colonna sonora, la quale presenta diversi brani tratti direttamente dall'anime, oltre a diversi brani originali che vi suoneranno comunque familiari, per cui chi è fan della serie anime si sentirà subito a casa con la colonna sonora.
GIUDIZIO FINALE
Da come si può evincere purtroppo Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai presenta diverse pecche difficili da soprassedere, anche per il più fervente dei fan della serie. A cominciare dal fatto che si tratta di un adattamento parziale della storia della Grande Avventura di Dai. Senza contare la scelta registica di raccontare la storia per lo più tramite filmati statici, anche piuttosto lunghi certe volte. Sarebbe stato decisamente più apprezzabile avere più filmati realizzati con il motore di gioco. Anche dal punto di vista del gameplay il gioco non risulta particolarmente brillante, seppur le animazioni delle mosse siano ben realizzate. Difatti il sistema di combattimento non lascia spazio a molta strategia, persino con i boss contro i quali spesso la strategia si riduce nello schivare al momento giusto. Piccola menzione d'onore invece per l'interessante meccanica delle Bond Memories, seppur questo non basta per poter risollevare il gioco dal punto di vista strategico. Molto interessante invece la modalità del Temple of Recollection, dove potrete mettere alla prova le vostre capacità e dove sarà possibile potenziare il vostro party. Graficamente invece risulta abbastanza altalenante, con modelli decisamente ben realizzati, ma con ambientazioni un po' anonime e spoglie. Nel complesso qualcosa di salvabile c'è in questo titolo, ma niente che lo faccia andare oltre la sufficienza. Insomma siamo ben lungi dal poterlo definire un degno adattamento della Grande Avventura di Dai. Se siete fan della serie e siete comunque interessati all'acquisto vi consigliamo allora di attendere gli sconti prima di procedere all'acquisto, per tutti gli altri invece è altamente sconsigliato.

Gioco testato su PlayStation 5.