Ci sono moltissime serie il cui nome è riuscito, capitolo dopo capitolo, ad entrare nel cuore degli appassionati grazie ai motivi più disparati. Serie come quelle ormai sono così affermate che anche qualche strafalcione gli viene perdonato (Sonic, stiamo tutti pensando a te…), tuttavia ce ne sono altre che, sebbene abbiano compiuto le loro prodezze, sono passate inosservate nonostante la loro veneranda età.
 
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Anche se è la serie di punta di Falcom nonché uno dei pionieri del genere action-rpg, Ys al di fuori del Giappone appartiene alla categoria sopracitata. Dal suo esordio in patria nel 1987, durante il quale era riuscito a stupire con una cutscene iniziale ottima e l’inserimento di una colonna sonora realizzata da un team dedicato, fino al 2016 Ys ha contato solo 7 capitoli principali, a cui volendo andrebbero poi aggiunti diversi porting e remake di quest’ultimi. Lacrimosa of Dana è il primo nuovo episodio della serie dopo ben 7 anni di nulla; lo storico avventuriero Adol Christin sarà ancora in forma dopo questo lungo periodo di inattività?

Naufrago sull'Isola maledetta di Siren, l'avventuriero Adol Christin si prepara ad affrontare la sua ottava eroica avventura in Ys VIII: Lacrimosa of Dana!


La storia inizia con Adol e il suo fedele compagno d’avventura Dogi imbarcati su di una nave da trasporto chiamata Lombardia (eh, già, avete letto bene) sulla quale lavorano come marinai in attesa di raggiungere una nuova terra da esplorare. Una notte, un’enorme bestia attacca il veliero e lo affonda, gettando così i numerosi passeggeri in mare. Come al solito, Adol inizierà la sua avventura come naufrago, senza nulla con sé se non giusto i suoi vestiti; ben presto però il giovane avventuriero dai capelli rossi entrerà in contatto con gli altri passeggeri e, insieme a loro, inizierà a costruire una sorta di campo base dove accogliere i sopravvissuti e gestire le risorse in modo tale da prepararsi per tentare il ritorno in mare.
 
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Quello che non tutti i poveri ex-passeggeri sanno è che il luogo su cui sono capitati è l'Isola Maledetta di Seiren, tristemente nota per aver inghiottito tutti i vascelli che hanno navigato nei suoi dintorni e per non aver mai visto nessuno farvi ritorno. Come se non bastasse, Adol inizierà a fare strani sogni riguardanti il passato di Siren e di una sacerdotessa di nome Dana…

Lo scopo del gioco sarà fondamentalmente quello di esplorare l’isola per ritrovare gli altri naufraghi dispersi e, nel mentre, recuperare risorse per espandere e rafforzare il campo base. Durante le fasi di esplorazione inoltre il gruppo del giocatore verrà in contatto con altri misteri legati all’isola e finirà per capire perché Siren viene considerata un'isola maledetta. Nonostante il tutto si sviluppi in un territorio tanto selvaggio quanto esterno alle civiltà vicine, Ys VIII: Lacrimosa of Dana fa chiari riferimenti all’ambientazione circostante tramite i personaggi, caratterizzandoli e contestualizzandoli all’interno di un mondo che va ben oltre l’isola su cui si trovano. Lacrimosa of Dana si discosta dal classico fantasy pseudo-occidentaleggiante che solitamente viene proposto dai titoli nipponici, ovvero ricco di cavalieri dai lunghi mantelli, bensì si colloca in un fittizio arcipelago Greco con tanto di riferimenti all’Impero Romano, Creta e tanti altri elementi realmente esistiti, accostandoli tal volta ad altri più o meno noti a chi ha giocato ai precedenti capitoli della serie.
 
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A questo riguardo, non disperate se non avete mai preso in mano altri giochi di Ys perché ogni capitolo è a sé stante e, salvo sporadiche citazioni, nulla intaccherà la vostra esperienza di gioco. Detto questo, la totale inaccuratezza e superficialità con cui sono stati trattati i riferimenti pseudo-storici sono a dir poco comici, possiamo trovare ad esempio una suora cristiana greca con tanto di tonaca, lunghi capelli biondi e occhi verdi, in barba a Zeus o Giove.

Dettagli a parte, al giocatore verranno dati degli obiettivi precisi da raggiungere, siano questi necessari per avanzare o semplici quest per ottenere ricompense o aumentare l’affinità fra i personaggi, ma nonostante ciò sarà lasciato sempre libero di esplorare l’isola, radunando pian piano nuovi alleati che non solo permetteranno di rimuovere ostacoli e addentrarsi ancora di più nei meandri di Siren, ma daranno anche una mano a seconda delle proprie capacità: alcuni amplieranno il campo base con nuovi “negozi” o funioni mentre altri accompagneranno Adol nelle spedizioni come personaggi giocabili.
 
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Dal punto di vista del gameplay, Ys VIII: Lacrimosa of Dana non si discosta molto dalle recenti produzioni Falcom, in particolare ricorda molto il relativamente recente Tokyo Xanadu con cui condivide anche il motore grafico. Come da tradizione, reattività e tempismo saranno le fondamenta di un battle system semplice, ma tanto efficace da riuscire a non annoiare nonostante la ripetitività di fondo, questo in parte anche grazie al ritmo di gioco veloce e adrenalinico. Detto questo, prima di apprezzarlo davvero sarà necessario abituarsi al singolare layout di tasti, poiché quasi ogni cosa si realizzerà con una combinazione degli stessi. Nulla da temere comunque, già nelle prime fasi le basi saranno chiare e con il tempo l'esecuzione delle abilità verrà naturale.

Durante l’esplorazione il giocatore controllerà un personaggio alla volta mentre altri due, comandati dalla cpu, lo affiancheranno. Sarà sempre possibile passare da un protagonista all’altro e, anche se il gameplay dei singoli non è mai troppo diverso, lo scambio sarà un passaggio estremamente utile poiché ognuno vanta delle proprietà d’attacco più efficaci contro determinati nemici. Il ritmo di gioco, come già accennato, è veloce e i comandi rispondono bene perciò, nonostante i nemici siano numerosi e poco differenziati, risulterà piacevole combatterli anche quando sarebbe facilmente evitabile.
 
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La grossa novità introdotta da Ys VIII: Lacrimosa of Dana sono le Aggressioni, delle peculiari battaglie in cui orde di nemici assalteranno il campo base. Durante queste fasi il giocatore controllerà il solito gruppo e dovrà impedire che i numerosi mostri sfondino le recinzioni. Ad aiutarlo in quest’ardua impresa ci saranno oggetti speciali come Gong per stordire o Esche per attirare, inoltre a seconda dei passeggeri salvati si potrà godere dei loro aiuti, siano essi boost passivi temporanei o vere e proprie mosse speciali.

Graficamente parlando, proprio come per Tokyo Xanadu, l’ultimo capitolo di Adol Christin non fa gridare al miracolo e se sul piccolo schermo della Playstation Vita ancora riesce a fare la sua più che discreta figura, sulla tv una maggiore definizione non avrebbe certo guastato. Detto questo, Lacrimosa of Dana riesce comunque ad allietare grazie ai suoi selvaggi paesaggi evocativi, capaci di regalare panorami davvero piacevoli. Le ambientazioni sono infatti generalmente ben realizzate e sufficientemente varie, seppur tutte rispecchino quello che ci si aspetterebbe da un'isola selvaggia. La colonna sonora è, come da tradizione, ottima e alterna le adrenaliniche tracce dell’esplorazione ad altre più tranquille, riservate al campo base o ad altre zone sicure.
 
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L’unica pecca della parte audio risiede forse nella decisione di inserire musiche diverse a seconda della tipologia d’ambientazione e non del luogo; tale scelta permette di non far venire a noia i vari pezzi poiché questi vengono alternati relativamente di frequente mentre si viaggia (ad esempio, passando da una zona montuosa ad una grotta, finendo poi in riva al mare si sentiranno tre canzoni diverse pur rimanendo sempre nella stessa macrozona della mappa). D’altro canto, in questo modo si finisce per ascoltare velocemente buona parte del repertorio finendo per appiattire un po’ anche le aree in cui si finisce per la prima volta.

GIUDIZIO FINALE

Ci sono serie che, capitolo dopo capitolo, mutano fino a reinventarsi completamente. Tale procedimento può portare alla realizzazione di un prodotto migliore o ad uno snaturamento totale, nel caso di Ys però le basi sono rimaste le stesse di sempre e a cambiare sono state proprie le cose giuste. Perse le comprensibili ingenuità del passato (e un design sobrio, sacrificato purtroppo ad uno eccessivamente modaiolo), Ys VIII: Lacrimosa of Dana dimostra che le avventure di Adol Christin hanno ancora tanto da offrire e non possiamo che consigliare caldamente l’acquisto di questo nuovo capitolo a tutti coloro che hanno voglia di un action adventure e, in particolare, a chi ormai ha delegato la propria Playstation Vita agli strategici a turni.

Gioco testato su Playstation Vita e Playstation Tv.