A distanza di un anno dal suo primo capitolo, Koei Tecmo e Omega Force propongono un sequel diretto di A.O.T.: Wings of Freedom: intitolato semplicemente A.O.T. 2, la nuova iterazione videoludica basata su L'Attacco dei Giganti, si presenta come la perfetta trasposizione su home console, PC e Nintendo Switch dell'intera seconda stagione televisiva dell'opera di Isayama.
A livello di trama, le vicende riprenderanno direttamente dalla conclusione del precedente A.O.T., portando l'intero cerchio narrativo verso nuovi lidi: verranno maggiormente approfondite le motivazioni dietro le azioni della misteriosa minaccia rappresentata dal Gigante Scimmia, un essere dotato della stessa intelligenza di un umano (o anche superiore, data la sua astuzia); i segreti del governo che regna sulle mura e i relativi sovrani o, ancora, l'identità di alcuni giganti dotati di intelletto.
Senza alcuno spoiler di fondo, siamo certi che, per coloro che non hanno seguito finora l'anime o il manga de L'Attacco dei Giganti, A.O.T. 2 saprà rappresentare con estrema cura gli avvenimenti più sconcertanti della serie, mentre, per i videogiocatori già familiari alle vicende rappresentate nella second season dell'anime, troveranno un esaustivo riassunto di quanto visto finora.
La nostra prova del titolo, offerta cordialmente dalla divisione italiana di Koch Media, ci ha catapultati nel momento in cui, alcuni soldati dell'Armata Ricognitiva, si sono trovati circondati da numerosi giganti aggressivi presso il Castello di Utgard, una fortezza in rovina situata nella parte meridionale del Wall Rose.
A seguito di un'estenuante ricerca per la nuova Breccia formatasi da qualche parte nel Wall Rose, i caposquadra eletti per la perlustrazione delle mura decidono di concedersi un momento di riposo, frustrati dai poveri risultati ottenuti dalla ricerca e da tanta stanchezza.
Le cose ovviamente non vanno per il verso giusto e i soldati si trovano improvvisamente con le spalle al muro, incapaci di pensare ad una soluzione per uscire vivi dalla disperata situazione.
Il giocatore, dopo aver assistito ad una breve sequenza di introduzione a queste vicende, ha il compito di scegliere il combattente dell'Armata Ricognitiva che più gli aggrada (personaggi inseriti per l'occasione, nessun guerriero familiare).
La personalizzazione del proprio soldato era ridotta all'osso, potendo giusto scegliere tra un personaggio di sesso maschile o femminile e il relativo taglio di capelli ma, essendo stata la nostra una demo a tempo limitato (circa 15 minuti di gioco), riteniamo che un editor del genere, qualora possa venire integrato nel prodotto finale, si presenterà un po' più ricco di contenuti.
Il sistema di combattimento, prevedibilmente, non ha subito grossi cambiamenti; dopotutto parliamo di un gameplay che rasentava la perfezione in quanto a fedeltà all'opera originale, sebbene con qualche lieve difetto. Il primo elemento che ci è balzato all'occhio - o alla mano, dipende dai punti di vista - riguarda un piccolo quanto significativo cambiamento in merito ai tasti Triangolo e Quadrato (su PlayStation 4): quest'ultimi, nel primo A.O.T., servivano rispettivamente per attaccare ed agganciare le funi sia per l'ambiente che sui Giganti mentre in questo nuovo capitolo hanno assunto un connotato leggermente diverso. L'intera sezione dei movimenti tridimensionali ambientali è stata infatti riservata a Quadrato, lasciando a Triangolo il compito di agganciare i rampini nell'arto preferito del nemico e, soprattutto, di scatenare l'attacco al fine di arrecare seri danni al Gigante ingaggiato.
Ciò non vuol dire che l'orda titanica starà imbambolata a farsi tagliuzzare come in A.O.T.: Wings of Freedom: terminato il tutorial, ci siamo ritrovati ad affrontare Giganti di ogni tipo ma ciò che ci ha sorpreso è stato un netto miglioramento per quanto concerne l'effettiva intelligenza di quest'ultimi, in grado non solo di - finalmente - prenderci di mira ma, soprattutto, di bloccare i nostri attacchi nonché proteggere i loro punti deboli all'occorrenza. Nel caso diventassimo il bersaglio principale del nemico, la schermata assumerà un forte cambiamento di colori (bianco/nero e rosso), trasmettendo quasi la stessa ansia che potrebbero provare i soldati dell'Armata Ricognitiva in tale condizione!
Parlando invece delle effettive novità introdotte abbiamo lo Sneak Attack, una mossa utilizzabile rigorosamente prima di farsi scorgere da un Gigante per mirare alla collottola e, tramite uno scatto ad alta velocità, eliminarlo con un colpo potente, preciso e, soprattutto, sicuro; un'abilità che tornerà sicuramente utile qualora volessimo cimentarsi in missioni più ostiche all'uscita del gioco. L'ultima novità, ma non meno importante, è l'introduzione di un sistema di "stamina" per i boss (a quanto pare presente pure sui Giganti standard sebbene in forma nascosta). Al posto di utilizzare oggetti quali molotov e simili per scoprire i punti deboli di un determinato Gigante, dovremo semplicemente limitarci a colpire specifici punti dell'obiettivo in questione, indicati con un contorno verde, per diminuire gradualmente la resistenza del nemico e, infine, sferrare quanti più attacchi possibili prima che recuperi le forze. Nulla di innovativo né sorprendente quanto sufficiente stimolante: ritrovarsi un prodotto copia-incollato del primo capitolo sarebbe stato alquanto demoralizzante, in fin dei conti.
-Anteprima a cura di sekai12 e Nibel
A livello di trama, le vicende riprenderanno direttamente dalla conclusione del precedente A.O.T., portando l'intero cerchio narrativo verso nuovi lidi: verranno maggiormente approfondite le motivazioni dietro le azioni della misteriosa minaccia rappresentata dal Gigante Scimmia, un essere dotato della stessa intelligenza di un umano (o anche superiore, data la sua astuzia); i segreti del governo che regna sulle mura e i relativi sovrani o, ancora, l'identità di alcuni giganti dotati di intelletto.
Senza alcuno spoiler di fondo, siamo certi che, per coloro che non hanno seguito finora l'anime o il manga de L'Attacco dei Giganti, A.O.T. 2 saprà rappresentare con estrema cura gli avvenimenti più sconcertanti della serie, mentre, per i videogiocatori già familiari alle vicende rappresentate nella second season dell'anime, troveranno un esaustivo riassunto di quanto visto finora.
La nostra prova del titolo, offerta cordialmente dalla divisione italiana di Koch Media, ci ha catapultati nel momento in cui, alcuni soldati dell'Armata Ricognitiva, si sono trovati circondati da numerosi giganti aggressivi presso il Castello di Utgard, una fortezza in rovina situata nella parte meridionale del Wall Rose.
A seguito di un'estenuante ricerca per la nuova Breccia formatasi da qualche parte nel Wall Rose, i caposquadra eletti per la perlustrazione delle mura decidono di concedersi un momento di riposo, frustrati dai poveri risultati ottenuti dalla ricerca e da tanta stanchezza.
Le cose ovviamente non vanno per il verso giusto e i soldati si trovano improvvisamente con le spalle al muro, incapaci di pensare ad una soluzione per uscire vivi dalla disperata situazione.
Il giocatore, dopo aver assistito ad una breve sequenza di introduzione a queste vicende, ha il compito di scegliere il combattente dell'Armata Ricognitiva che più gli aggrada (personaggi inseriti per l'occasione, nessun guerriero familiare).
La personalizzazione del proprio soldato era ridotta all'osso, potendo giusto scegliere tra un personaggio di sesso maschile o femminile e il relativo taglio di capelli ma, essendo stata la nostra una demo a tempo limitato (circa 15 minuti di gioco), riteniamo che un editor del genere, qualora possa venire integrato nel prodotto finale, si presenterà un po' più ricco di contenuti.
Il sistema di combattimento, prevedibilmente, non ha subito grossi cambiamenti; dopotutto parliamo di un gameplay che rasentava la perfezione in quanto a fedeltà all'opera originale, sebbene con qualche lieve difetto. Il primo elemento che ci è balzato all'occhio - o alla mano, dipende dai punti di vista - riguarda un piccolo quanto significativo cambiamento in merito ai tasti Triangolo e Quadrato (su PlayStation 4): quest'ultimi, nel primo A.O.T., servivano rispettivamente per attaccare ed agganciare le funi sia per l'ambiente che sui Giganti mentre in questo nuovo capitolo hanno assunto un connotato leggermente diverso. L'intera sezione dei movimenti tridimensionali ambientali è stata infatti riservata a Quadrato, lasciando a Triangolo il compito di agganciare i rampini nell'arto preferito del nemico e, soprattutto, di scatenare l'attacco al fine di arrecare seri danni al Gigante ingaggiato.
Ciò non vuol dire che l'orda titanica starà imbambolata a farsi tagliuzzare come in A.O.T.: Wings of Freedom: terminato il tutorial, ci siamo ritrovati ad affrontare Giganti di ogni tipo ma ciò che ci ha sorpreso è stato un netto miglioramento per quanto concerne l'effettiva intelligenza di quest'ultimi, in grado non solo di - finalmente - prenderci di mira ma, soprattutto, di bloccare i nostri attacchi nonché proteggere i loro punti deboli all'occorrenza. Nel caso diventassimo il bersaglio principale del nemico, la schermata assumerà un forte cambiamento di colori (bianco/nero e rosso), trasmettendo quasi la stessa ansia che potrebbero provare i soldati dell'Armata Ricognitiva in tale condizione!
Parlando invece delle effettive novità introdotte abbiamo lo Sneak Attack, una mossa utilizzabile rigorosamente prima di farsi scorgere da un Gigante per mirare alla collottola e, tramite uno scatto ad alta velocità, eliminarlo con un colpo potente, preciso e, soprattutto, sicuro; un'abilità che tornerà sicuramente utile qualora volessimo cimentarsi in missioni più ostiche all'uscita del gioco. L'ultima novità, ma non meno importante, è l'introduzione di un sistema di "stamina" per i boss (a quanto pare presente pure sui Giganti standard sebbene in forma nascosta). Al posto di utilizzare oggetti quali molotov e simili per scoprire i punti deboli di un determinato Gigante, dovremo semplicemente limitarci a colpire specifici punti dell'obiettivo in questione, indicati con un contorno verde, per diminuire gradualmente la resistenza del nemico e, infine, sferrare quanti più attacchi possibili prima che recuperi le forze. Nulla di innovativo né sorprendente quanto sufficiente stimolante: ritrovarsi un prodotto copia-incollato del primo capitolo sarebbe stato alquanto demoralizzante, in fin dei conti.
-Anteprima a cura di sekai12 e Nibel
Alla fine è solo per appassionati e, pur amando il manga e l'anime, preferiscio dedicare il mio tempo videoludico ad altro.
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