L.A. Noire è uno di quei titoli che hanno fatto la storia dell’industria videoludica grazie alla particolare ambientazione, la Los Angeles del secondo dopoguerra, e all’estrema attenzione dedicata dagli sviluppatori di Team Bondi nel ricreare fedelmente le vie, gli edifici e gli abitanti della città dell’epoca.

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Un titolo travagliato la cui uscita è stata costellata da numerosi ritardi, e che ha richiesto ben sette anni di attesa dall’annuncio nel 2004 al rilascio ufficiale nel 2011, nel corso dei quali Sony ha rinunciato alla pubblicazione del titolo in esclusiva per PlayStation 3 fino alla cessione nel 2006 dei diritti a Rockstar Games che ha permesso la pubblicazione anche per Xbox 360.
A distanza di sei anni Rockstar Games ripropone L.A. Noire in una edizione rivista e corretta per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. La versione da noi provata per PlayStation 4 offre alcune aggiunte al classico titolo tra cui il supporto per l’alta definizione e addirittura il 4K nel caso siate fortunati possessori di una PlayStation 4 Pro o di una Xbox One X.

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Nella Los Angeles del 1947 il reduce di guerra Cole Phelps entra nel dipartimento di polizia come semplice poliziotto. Dopo aver risolto un difficile caso di omicidio Cole viene promosso a detective dal capitano James Connelly (un uomo dalla dubbia moralità e con idee estremiste) e assegnato inizialmente al dipartimento del traffico e solo successivamente alla omicidi. Nella sua personale lotta con il crimine Cole dovrà fare i conti con poliziotti corrotti, affascinanti donne e il suo passato che tornerà a tormentarlo grazie ai numerosi flashback inseriti all’interno del gioco.

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Una trama avvincente e ricca di colpi di scena che nulla ha da invidiare alle più fortunate produzioni di film di Hollywood a cui in alcuni casi L.A. Noire trae ispirazione come “L.A. Confidential” e “Gli Intoccabili” senza dimenticare grandi libri di genere noir come “The Black Dahlia” di James Ellroy. Eppure ciò che salta subito all’occhio in questa enorme produzione è l’estremo realismo che gli sviluppatori sono riusciti a dare a questa città e ai suoi abitanti ricreando alla perfezione una Los Angeles corrotta e all’apparenza irrecuperabile.
L.A. Noire è diviso in capitoli, o meglio casi da risolvere, ognuno con una introduzione ed un briefing nella centrale di polizia che precedono le investigazioni vere e proprie sul luogo dell’indagine, dove il protagonista dovrà cercare indizi e prove che possano aiutarci a scovare il colpevole. Fortunatamente il sistema di gioco ci aiuterà segnalando con una vibrazione se c’è qualche oggetto interessante da analizzare; inoltre nel momento in cui la musica si interrompe sapremo di aver individuato tutti gli indizi della zona, escamotage utile per evitare di continuare inutilmente la ricerca.

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Risolvere un caso vuol dire anche ascoltare i testimoni e interrogare i sospettati: Team Bondi ha curato in maniera maniacale questo aspetto dando al giocatore la possibilità di scegliere se assecondare l’indagato nella deposizione, forzarlo a parlare oppure accusarlo direttamente. Quest’ultima opzione è da utilizzare solo se si hanno prove concrete perché altrimenti, come dice uno dei colleghi di Cole all’inizio del gioco, “una miriade di avvocati/squali non aspetta altro per farci causa”. In queste fasi il giocatore dovrà stare molto attento alle espressioni facciali degli interrogati nel momento in cui la telecamera si avvicinerà al volto perché da questo si potrà capire se il sospettato dice una menzogna oppure la verità. Grande attenzione è stata data anche a questo aspetto grazie alle tecnologie 3D e al MotionScan, tecnologie altamente innovative e poco usate all’epoca. Una volta catturato il presunto colpevole e portato alla centrale di polizia, inizia l’interrogatorio vero e proprio dove l’obiettivo è incastrare il malfattore o, meglio, estorcergli una confessione.
Il team di sviluppo ha pensato anche a un sistema di level up per il personaggio principale che aumenta di livello in base al numero di domande corrette  che sono state poste agli indagati ed al comportamento generale nel caso. Più si aumenta di livello e più sono i “punti intuito” da spendere lungo il caso e che possono darvi una mano ad eliminare delle opzioni errate oppure evidenziare delle prove.

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Nel gioco sono presenti oltre venti casi apparentemente scollegati tra di loro. Fortunatamente non tutte le rapine e gli omicidi non sono così lineari come possono sembrare e non mancheranno le sparatorie e gli inseguimenti in macchina e potrà capitarvi perfino di accusare e arrestare la persona sbagliata. In questo caso il gioco vi aiuterà in qualche modo riportandovi sulla retta via salvo a fine capitolo penalizzarvi sul punteggio finale.
Come dicevamo all’inizio dell’articolo la città degli angeli è stata ricreata fedelmente e il gioco è dotato di una immensa mappa che si potrà esplorare liberamente una volta completati i casi del dipartimento del traffico. Altri punti esperienza vengono assegnati quando si localizzano dei particolari punti di interesse quindi può risultare utile farsi un bel giro in macchina per la città.
A proposito di macchine mentre si è alla guida è possibile rispondere alle chiamate della centrale di polizia; in questo modo si attivano le missioni secondarie che in genere prevedono molta più azione (sparatorie ed inseguimenti) dei casi principali.

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In questa nuova edizione, oltre al già citato supporto per il 4K, troverete tutti i contenuti aggiuntivi usciti all’epoca ovvero cinque nuove missioni che ampliano e approfondiscono la trama principale e alcuni abiti extra.
Dunque nulla di realmente nuovo in questa rimasterizzazione. E’ un peccato notare come gli sviluppatori potevano inserire almeno un nuovo caso da risolvere o qualche missione secondaria extra. Se siete ansiosi di indagare ancora e scoprire nuovi complotti vi consigliamo di tenere d’occhio L.A. Noire The VR Files in uscita a dicembre per HTC Vive che includerà nuovi casi da risolvere in realtà virtuale.
Anche il comparto musicale riprende perfettamente lo stile del gioco con ritmi lenti che riescono a coinvolgere il giocatore e farlo immedesimare nell’investigatore Cole Phelps.
 
 
L.A. Noire è un gioco di investigazioni unico nel suo genere con un’ottima sceneggiatura ed una regia particolarmente ispirata che non ha nulla da invidiare ai migliori film di genere noir usciti negli ultimi decenni.
Questa nuova versione per PlayStation 4 presenta grafica in ultradefinizione e tutti i contenuti extra della versione originale e rappresenta un’ottima occasione per recuperare una piccola perla di uno studio di sviluppo defunto poco tempo dopo l’uscita sugli scaffali di questo gioco.