La Playstation Portable è stata un’ottima console, non solo è stata capace di far nascere ed affermare moltissimi giochi di qualità sbarcati poi anche su console fisse, ma è stata soprattutto in grado di offrire un parco titoli estremamente variegato che alla fine, proprio come le Playstation fisse, è riuscita a fare dell’eterogenia della proposta la sua vera forza. Alternare action di qualità come Monster Hunter o Dissidia Final Fantasy, non a caso entrambi prossimi al loro sbarco su console odierne, con altri titoli meno frenetici come i vari Yu-Gi-Oh (GX/5'Ds) Tag Force o, perché no, ad un classico della Playstation 1 qualsiasi come Rayman o un Crash Bandicoot, non facevano affatto sentire la mancanza di un Mario, Pokèmon o qualsiasi altri esclusiva reperibile su DS.
Quelli citati sono solo alcuni dei titoli che hanno reso grande la PSP, ma in mezzo ad iterazioni originali di IP già note è giusto ricordare che già al lancio la piccola portatile Sony aveva visto nascere giochi particolari ed interessanti come Echocrome, Patapon o LocoRoco, tutti e tre riproposti successivamente anche su Playstation 3 e 4, a testimoniare il loro più che meritato successo. Oggi, o meglio ormai più di una settimana fa, dopo undici anni dall’uscita di LocoRoco e dopo sette mesi dalla sua rimasterizzazione su Playstation 4, ecco che anche il sequel sbarca finalmente sull’ultima console Sony, a distanza di ormai 9 anni dal suo debutto su PSP.
LocoRoco è un coloratissimo platform, tanto atipico nell’impostazione quanto funzionale nella resa e tanto minimale nel design quanto allegro e piacevole nei contenuti. Il sequel riprende ed espande tutto ciò che c’era di buono nel primo, accompagnando il fantastico gameplay ad una simpatica storia, piacevolmente semplice e infantilmente genuina, che guiderà il giocatore attraverso i tanti livelli, donandogli quindi un’impostazione più ordinata e godibile, ovviamente tutta interamente doppiata nell’immaginaria e carinissima lingua dei Loco.
Gli scalmanati Moja Moja, mentre erano intenti a cantare e divertirsi, hanno portato avanti la propria festa fino al vicino pianeta dei Loco. Il problema è che questi strani esseri neri non solo gettano scompiglio ovunque vanno, ma la loro aggressiva melodia risulta deleteria per i poveri abitanti/flora del pacifico pianeta ed ecco quindi che gli intrepidi Loco si rimboccano le maniche per aiutare i propri amici e riportare ordine ed allegria (nonchè buona musica) nel proprio mondo.
Come accennato all’inizio, la semplice storia non è che un pretesto per spingere il giocatore ad affrontare i tanti coloratissimi livelli proposti, tutti caratterizzati da un design semplicemente geniale e da colonne sonore diverse che creano un’atmosfera di genuina allegria, inoltre a seconda del personaggio usato la melodia varia, dopotutto saranno gli stessi protagonisti insieme agli elementi dello scenario a comporla!
Il gameplay di LocoRoco è diverso dai normali platform, il giocatore infatti non sarà chiamato a muovere direttamente il proprio personaggio bensì lo sposterà in modo passivo inclinando e ruotando il mondo circostante, facendo quindi rotolare e saltare la morbidosa pallina colorata per tutto il percorso.
Questo peculiare asset di comandi, si potrà girare sia con R1 e L1 che con il sixaxis, inizialmente potrebbe spiazzare i giocatori più navigati, soprattutto se intenti a provare il sensore di movimento il quale risulta decisamente troppo sensibile, tuttavia per prendere familiarità con il sistema di movimento basteranno pochi livelli ed il procedimento sarà tutt’altro che frustrante. Superare i precipizi con una serie di salti precisi o raggiungere le zone segrete per raccogliere l’ultimo collezionabile saranno imprese che risulteranno più appaganti che su altri platform, non solo perché richiedono la giusta attenzione e abilità, ma anche perché porteranno il giocatore a ragionare in modo diverso da quanto richiesto in altri esponenti del genere. Detto questo, l’impostazione di Snake Pass risulta molto più efficace da questo punto di vista.
Rimbalzare fra un livello e l’altro non sarà l’unica fonte di divertimento offerta da LocoRoco 2, i tanti minigiochi infatti contribuiranno a rendere l’esperienza ancora più varia grazie alla loro geniale semplicità. Da non dimenticare inoltre la possibilità di arredare e costruire la casa dei MuiMui, simpatici cosini antropomorfi che aiuteranno i Loco nella loro avventura.
Lo stile artistico di LocoRoco 2 era ottimo già su PSP al punto che ancora oggi, nonostante siano passati tanti anni, continua a risultare piacevole, in parte anche grazie alle ridotte dimensioni della console portatile. Il porting su Playstation 4, con i suoi boost sulla risoluzione e una maggiore potenza di base, non ha fatto che accentuare ancora di più i punti di forza di LocoRoco 2 che adesso, grazie ad un’attenta gestione dei colori unita alla consueta fluidità dei movimenti, riesce a non sfigurare nemmeno se affiancato a titoli pensati appositamente per questa generazione.
Detto questo, le cutscene non hanno beneficiato della stessa cura e quindi la maggiore risoluzione, insieme allo schermo più grande della tv, le fanno apparire peggiori di quanto in realtà non siano, questo anche a causa dell’infelice contrasto con le fasi di gioco.
Gioco testato su Playstation 4.
Quelli citati sono solo alcuni dei titoli che hanno reso grande la PSP, ma in mezzo ad iterazioni originali di IP già note è giusto ricordare che già al lancio la piccola portatile Sony aveva visto nascere giochi particolari ed interessanti come Echocrome, Patapon o LocoRoco, tutti e tre riproposti successivamente anche su Playstation 3 e 4, a testimoniare il loro più che meritato successo. Oggi, o meglio ormai più di una settimana fa, dopo undici anni dall’uscita di LocoRoco e dopo sette mesi dalla sua rimasterizzazione su Playstation 4, ecco che anche il sequel sbarca finalmente sull’ultima console Sony, a distanza di ormai 9 anni dal suo debutto su PSP.
Rotola, salta e rimbalza nel coloratissimo e morbidoso mondo dei Loco!
LocoRoco è un coloratissimo platform, tanto atipico nell’impostazione quanto funzionale nella resa e tanto minimale nel design quanto allegro e piacevole nei contenuti. Il sequel riprende ed espande tutto ciò che c’era di buono nel primo, accompagnando il fantastico gameplay ad una simpatica storia, piacevolmente semplice e infantilmente genuina, che guiderà il giocatore attraverso i tanti livelli, donandogli quindi un’impostazione più ordinata e godibile, ovviamente tutta interamente doppiata nell’immaginaria e carinissima lingua dei Loco.
Gli scalmanati Moja Moja, mentre erano intenti a cantare e divertirsi, hanno portato avanti la propria festa fino al vicino pianeta dei Loco. Il problema è che questi strani esseri neri non solo gettano scompiglio ovunque vanno, ma la loro aggressiva melodia risulta deleteria per i poveri abitanti/flora del pacifico pianeta ed ecco quindi che gli intrepidi Loco si rimboccano le maniche per aiutare i propri amici e riportare ordine ed allegria (nonchè buona musica) nel proprio mondo.
Come accennato all’inizio, la semplice storia non è che un pretesto per spingere il giocatore ad affrontare i tanti coloratissimi livelli proposti, tutti caratterizzati da un design semplicemente geniale e da colonne sonore diverse che creano un’atmosfera di genuina allegria, inoltre a seconda del personaggio usato la melodia varia, dopotutto saranno gli stessi protagonisti insieme agli elementi dello scenario a comporla!
Il gameplay di LocoRoco è diverso dai normali platform, il giocatore infatti non sarà chiamato a muovere direttamente il proprio personaggio bensì lo sposterà in modo passivo inclinando e ruotando il mondo circostante, facendo quindi rotolare e saltare la morbidosa pallina colorata per tutto il percorso.
Questo peculiare asset di comandi, si potrà girare sia con R1 e L1 che con il sixaxis, inizialmente potrebbe spiazzare i giocatori più navigati, soprattutto se intenti a provare il sensore di movimento il quale risulta decisamente troppo sensibile, tuttavia per prendere familiarità con il sistema di movimento basteranno pochi livelli ed il procedimento sarà tutt’altro che frustrante. Superare i precipizi con una serie di salti precisi o raggiungere le zone segrete per raccogliere l’ultimo collezionabile saranno imprese che risulteranno più appaganti che su altri platform, non solo perché richiedono la giusta attenzione e abilità, ma anche perché porteranno il giocatore a ragionare in modo diverso da quanto richiesto in altri esponenti del genere. Detto questo, l’impostazione di Snake Pass risulta molto più efficace da questo punto di vista.
Rimbalzare fra un livello e l’altro non sarà l’unica fonte di divertimento offerta da LocoRoco 2, i tanti minigiochi infatti contribuiranno a rendere l’esperienza ancora più varia grazie alla loro geniale semplicità. Da non dimenticare inoltre la possibilità di arredare e costruire la casa dei MuiMui, simpatici cosini antropomorfi che aiuteranno i Loco nella loro avventura.
Lo stile artistico di LocoRoco 2 era ottimo già su PSP al punto che ancora oggi, nonostante siano passati tanti anni, continua a risultare piacevole, in parte anche grazie alle ridotte dimensioni della console portatile. Il porting su Playstation 4, con i suoi boost sulla risoluzione e una maggiore potenza di base, non ha fatto che accentuare ancora di più i punti di forza di LocoRoco 2 che adesso, grazie ad un’attenta gestione dei colori unita alla consueta fluidità dei movimenti, riesce a non sfigurare nemmeno se affiancato a titoli pensati appositamente per questa generazione.
Detto questo, le cutscene non hanno beneficiato della stessa cura e quindi la maggiore risoluzione, insieme allo schermo più grande della tv, le fanno apparire peggiori di quanto in realtà non siano, questo anche a causa dell’infelice contrasto con le fasi di gioco.
GIUDIZIO FINALE
Il mondo e i livelli di LocoRoco, così come i suoi abitanti, sono semplicemente un tributo alla felicità e tutto infatti spinge a far immergere il giocatore in quel sofficioso e allegro tripudio di colori, portandolo a rilassarsi e a godersi una bellissima esperienza che, aiutato dalle simpaticissime e fin troppo orecchiabili musichette, riuscirà a far tornare il buon umore anche dopo una giornata nera. L’infantilità dei contenuti ricorda un po’ l’approccio di Nintendo nello sviluppo dei suoi titoli più classici e, sebbene l’esperienza sarà piacevole e appagante per i giocatori di qualsiasi età, è innegabile che alla fine saranno i più piccoli a godersela maggiormente, soprattutto per quanto riguarda la comicità delle presentazioni.
Detto questo, LocoRoco è un titolo che tutti gli amanti dei platform dovrebbero provare e questo secondo capitolo rimasterizzato su Playstation 4 è un’ottima occasione per concedersi un’esperienza unica, capace di rievocare e far divertire il piccolo bambino sopito nel cuore di ogni giocatore.
Detto questo, LocoRoco è un titolo che tutti gli amanti dei platform dovrebbero provare e questo secondo capitolo rimasterizzato su Playstation 4 è un’ottima occasione per concedersi un’esperienza unica, capace di rievocare e far divertire il piccolo bambino sopito nel cuore di ogni giocatore.
Gioco testato su Playstation 4.
Pro
- Colori sgargianti in ambienti morbidi
- Tanti livelli e un buon numero di minigiochi
- 3.86GB di pura allegria
Contro
- Il sensore di movimento è troppo sensibile
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