Dopo il grande successo nei numeri raggiunto dalla beta, Marvel's Avengers è finalmente uscito nella sua versione finale. Il titolo di Crystal Dynamics aveva ricevuto opinioni contrastanti dopo la versione di prova e resta ora da capire se il gioco completo sarà in grado di far ricredere anche i più scettici o se rimarrà un prodotto per la nicchia degli amanti di genere.
Partiamo subito dove eravamo rimasti: il titolo è in tutto e per tutto un Game As Service, ovvero un progetto di ampio respiro che non si esaurisce certamente con la campagna single-player, né tantomeno con tutto quello che possiamo trovare al lancio, anzi sarà costantemente e gratuitamente rifornito di personaggi e contenuti in modo da continuare a supportare il mondo di gioco e l'utenza. Va da sé che la nostra recensione non potrà che essere parziale, dando un giudizio a quello che è Marvel's Avengers al day one o poco più, non a quello che potrà diventare.
Dal punto di vista narrativo, la campagna in single player è gestita in modo magistrale, con una scrittura che caratterizza perfettamente i personaggi che abbiamo imparato ad amare nei fumetti o nel Marvel Cinematic Universe e che riesce a creare una storia coerente dall'inizio alla fine, coinvolgendoci attivamente nel processo di crescita di Kamala Khan, una ragazzina chiamata a riunire gli Avengers dopo la loro separazione in seguito al famigerato A-Day.
La metropoli di San Francisco è stata devastata, Captain America pare aver perso la vita ed il gruppo viene ritenuto responsabile degli effetti negativi successivi, che hanno portato diverse persone (in seguito definite inumani), a sviluppare poteri sovrannaturali, inclusa Kamala. In questo clima prende piede la AIM, che con la sua avanzata tecnologia, quasi tutta mutuata dalle Stark Industries, si propone di sostituirsi ai vendicatori per creare un futuro sereno ed una cura per gli inumani; chiaramente le vere intenzioni sono ben altre e spetterà al redivivo gruppo sventare anche questa minaccia.
Come già detto impareremo ben presto a riconoscere ed empatizzare con i vari personaggi, che ritroveremo in splendida forma e proprio come ce li ricordiamo, fatta eccezione per l'aspetto fisico che non è quello degli attori dell'MCU. In tutto questo le vicende della campagna scorreranno in modo perfetto, raggiungendo picchi notevoli e mai banali, nonostante la mancanza di uno o più villain davvero carismatici, a dispetto dell'enorme bagaglio a cui attingere. Il proseguimento nella storia è strutturato in missioni, incarichi e sfide, tutte che prevedono a volta un singolo eroe, a volte una squadra intera, con la possibilità di invitare amici con cui giocare in multiplayer. Limitandoci per ora a parlare solo della campagna, le missioni di per sé non offrono una incredibile varietà di situazioni, sono però ben inserite nel contesto narrativo e ben alternate tra fasi ad ampio respiro ed alta esplorabilità, a scenari più angusti e limitati. In ogni caso tra main e secondarie le quest sono tante e divertenti, dando a Marvel's Avengers un piglio superiore ai tanti altri Game as Service, che relegano il comparto single player ad un banale tutorial per il multiplayer.
Dal punto di vista del gameplay non c'è che dire, i vari eroi sono perfettamente caratterizzati, dividendosi tra melee (Vedova nera e Cap), range (Thor ed Iron Man), tank (indovinate un po') ed il neutrale/supporter come Kamala/Mrs Marvel, ognuno con le sue mosse peculiari ed anche i suoi effetti di riconoscimento (emblematici i sfx degli attacchi di Iron Man, identici a quelli dei film). La nota stonata è che in realtà all'atto pratico il gioco sia quasi esclusivamente votato alla royal rumble con i nemici, rendendo di fatto poco più che un orpello le abilità a distanza o la capacità di volo di alcuni. In tutto questo i combattimenti possono essere anche molto divertenti e stimolanti, soprattutto giocando almeno a difficile, ciò non toglie che alla lunga la situazione rischi di essere piuttosto ripetitiva, anche cambiando eroe.
Le missioni secondarie si dividono in sfide, missioni iconiche dei singoli eroi, raid nelle zone occupate dai nemici, salvataggio di ostaggi: partecipandovi si otterranno ricompense come equipaggiamento raro ed elementi estetici, oltre all'esperienza per aumentare di livello ed aggiungere abilità di combattimento. Per aumentare la potenza overall dei nostri eroi invece, ci baseremo esclusivamente sull'equipaggiamento e quindi sul loot che però, come già detto, non darà modifiche estetiche ai personaggi. In ogni caso la vera diversificazione dei personaggi incomincerà a vedersi solo ai livelli più alti.
Tecnicamente il gioco presenta luci ed ombre. Da un lato ci sono i modelli poligonali dei personaggi, davvero ben fatti sia da statici che in movimento, credibili tanto in combattimento che nelle sezioni di cinematica; allo stesso modo rendono davvero bene tutti i vari effetti particellari, le esplosioni e le ambientazioni, sufficientemente ricche di dettagli e di componenti da distruggere. Dall'altro lato un po' di incertezze grafiche, compenetrazioni, glitch di parti del corpo che appaiono e scompaiono (soprattutto la capigliatura) e giochi di luce ed ombra piuttosto casuali. Capita di incappare in personaggi che parlano senza muovere la bocca o in parti di traduzione mancanti, nonostante il titolo sia completamente localizzato in italiano anche nel doppiaggio. Il sonoro si attesta su un ottimo livello complessivo, con musiche non memorabili ma adeguate ed effetti sonori davvero ben fatti. Molto buono anche il doppiaggio in italiano, che partecipa attivamente nel ridare una nuova anima a personaggi che sono stati portati su schermo (e doppiati, per quanto riguarda noi italiani), in maniera eccelsa.
Giocando su Xbox One X si nota una buona stabilità nel framerate, sicuramente superiore a quella di qualsiasi altra console oggi disponibile, anche impostando la grafica sul 4K, nonostante questo probabilmente il codice di gioco meriterebbe un'ottimizzazione migliore, in quanto è comunque possibile incappare in vistosi cali di framerate nelle fasi più concitate.
Andiamo finalmente ad analizzare il comparto multigiocatore, che è senza dubbio il sale di questo genere di titoli. Cominciamo subito con il dire che la sezione denominata Iniziativa Avengers è accessibile sin da subito, seppur con un alto rischio spoiler per la campagna principale, in quanto cronologicamente le missioni sarebbero da affrontare una volta conclusa la prima. Altra nota importante è che volendo continuare ad affrontare il gioco in solitaria, è possibile accettare le missioni e far partecipare altri eroi comandati dall'IA. Non c'è dubbio però che diventa davvero divertente chiacchierare tra amici nel mezzo di una scazzottata contro robot umanoidi di ogni tipo mandati dalla AIM. Il grosso limite ad oggi è che, come già accennato, gli eroi non godono davvero di abilità uniche e, fatta eccezione per Kamala che è in grado di curare anche gli alleati, gli altri si limitano ad essere macchine da botte, seppur con le proprie mosse. In questo senso Crystal Dynamics dovrà lavorare per differenziare quanto più possibile gli eroi e darci un vero motivo per usare ora questo ora quest'altro, altrimenti diventa davvero complicato trovare le motivazioni per fare missioni su missioni con ognuno per farlo aumentare di livello.
Le missioni appunto, hanno il problema di diventare tutte molto simili piuttosto presto: per quanto il numero sia elevato e di base i compiti siano piuttosto diversi, alla fine si traduce tutto in un "vai qui e picchia chiunque", nelle mappe già viste durante la campagna. Siamo consapevoli che questo genere di titoli sia fondato sul more of the same protratto a lungo, ciò non toglie che se l'obiettivo è quello di mantenere vivo l'interesse addirittura per anni, lo studio dovrà lavorare molto sulla varietà e sul creare situazioni nuove che spingano i giocatori a non annoiarsi. Le microtransazioni investono un ruolo talmente marginale dal poter tranquillamente non essere neanche considerate, non danno nulla che non si possa ottenere con qualche ora di gioco, pertanto non inficiano minimamente nella nostra valutazione del titolo.
Partiamo subito dove eravamo rimasti: il titolo è in tutto e per tutto un Game As Service, ovvero un progetto di ampio respiro che non si esaurisce certamente con la campagna single-player, né tantomeno con tutto quello che possiamo trovare al lancio, anzi sarà costantemente e gratuitamente rifornito di personaggi e contenuti in modo da continuare a supportare il mondo di gioco e l'utenza. Va da sé che la nostra recensione non potrà che essere parziale, dando un giudizio a quello che è Marvel's Avengers al day one o poco più, non a quello che potrà diventare.
Dal punto di vista narrativo, la campagna in single player è gestita in modo magistrale, con una scrittura che caratterizza perfettamente i personaggi che abbiamo imparato ad amare nei fumetti o nel Marvel Cinematic Universe e che riesce a creare una storia coerente dall'inizio alla fine, coinvolgendoci attivamente nel processo di crescita di Kamala Khan, una ragazzina chiamata a riunire gli Avengers dopo la loro separazione in seguito al famigerato A-Day.
La metropoli di San Francisco è stata devastata, Captain America pare aver perso la vita ed il gruppo viene ritenuto responsabile degli effetti negativi successivi, che hanno portato diverse persone (in seguito definite inumani), a sviluppare poteri sovrannaturali, inclusa Kamala. In questo clima prende piede la AIM, che con la sua avanzata tecnologia, quasi tutta mutuata dalle Stark Industries, si propone di sostituirsi ai vendicatori per creare un futuro sereno ed una cura per gli inumani; chiaramente le vere intenzioni sono ben altre e spetterà al redivivo gruppo sventare anche questa minaccia.
Come già detto impareremo ben presto a riconoscere ed empatizzare con i vari personaggi, che ritroveremo in splendida forma e proprio come ce li ricordiamo, fatta eccezione per l'aspetto fisico che non è quello degli attori dell'MCU. In tutto questo le vicende della campagna scorreranno in modo perfetto, raggiungendo picchi notevoli e mai banali, nonostante la mancanza di uno o più villain davvero carismatici, a dispetto dell'enorme bagaglio a cui attingere. Il proseguimento nella storia è strutturato in missioni, incarichi e sfide, tutte che prevedono a volta un singolo eroe, a volte una squadra intera, con la possibilità di invitare amici con cui giocare in multiplayer. Limitandoci per ora a parlare solo della campagna, le missioni di per sé non offrono una incredibile varietà di situazioni, sono però ben inserite nel contesto narrativo e ben alternate tra fasi ad ampio respiro ed alta esplorabilità, a scenari più angusti e limitati. In ogni caso tra main e secondarie le quest sono tante e divertenti, dando a Marvel's Avengers un piglio superiore ai tanti altri Game as Service, che relegano il comparto single player ad un banale tutorial per il multiplayer.
Dal punto di vista del gameplay non c'è che dire, i vari eroi sono perfettamente caratterizzati, dividendosi tra melee (Vedova nera e Cap), range (Thor ed Iron Man), tank (indovinate un po') ed il neutrale/supporter come Kamala/Mrs Marvel, ognuno con le sue mosse peculiari ed anche i suoi effetti di riconoscimento (emblematici i sfx degli attacchi di Iron Man, identici a quelli dei film). La nota stonata è che in realtà all'atto pratico il gioco sia quasi esclusivamente votato alla royal rumble con i nemici, rendendo di fatto poco più che un orpello le abilità a distanza o la capacità di volo di alcuni. In tutto questo i combattimenti possono essere anche molto divertenti e stimolanti, soprattutto giocando almeno a difficile, ciò non toglie che alla lunga la situazione rischi di essere piuttosto ripetitiva, anche cambiando eroe.
Le missioni secondarie si dividono in sfide, missioni iconiche dei singoli eroi, raid nelle zone occupate dai nemici, salvataggio di ostaggi: partecipandovi si otterranno ricompense come equipaggiamento raro ed elementi estetici, oltre all'esperienza per aumentare di livello ed aggiungere abilità di combattimento. Per aumentare la potenza overall dei nostri eroi invece, ci baseremo esclusivamente sull'equipaggiamento e quindi sul loot che però, come già detto, non darà modifiche estetiche ai personaggi. In ogni caso la vera diversificazione dei personaggi incomincerà a vedersi solo ai livelli più alti.
Tecnicamente il gioco presenta luci ed ombre. Da un lato ci sono i modelli poligonali dei personaggi, davvero ben fatti sia da statici che in movimento, credibili tanto in combattimento che nelle sezioni di cinematica; allo stesso modo rendono davvero bene tutti i vari effetti particellari, le esplosioni e le ambientazioni, sufficientemente ricche di dettagli e di componenti da distruggere. Dall'altro lato un po' di incertezze grafiche, compenetrazioni, glitch di parti del corpo che appaiono e scompaiono (soprattutto la capigliatura) e giochi di luce ed ombra piuttosto casuali. Capita di incappare in personaggi che parlano senza muovere la bocca o in parti di traduzione mancanti, nonostante il titolo sia completamente localizzato in italiano anche nel doppiaggio. Il sonoro si attesta su un ottimo livello complessivo, con musiche non memorabili ma adeguate ed effetti sonori davvero ben fatti. Molto buono anche il doppiaggio in italiano, che partecipa attivamente nel ridare una nuova anima a personaggi che sono stati portati su schermo (e doppiati, per quanto riguarda noi italiani), in maniera eccelsa.
Giocando su Xbox One X si nota una buona stabilità nel framerate, sicuramente superiore a quella di qualsiasi altra console oggi disponibile, anche impostando la grafica sul 4K, nonostante questo probabilmente il codice di gioco meriterebbe un'ottimizzazione migliore, in quanto è comunque possibile incappare in vistosi cali di framerate nelle fasi più concitate.
Andiamo finalmente ad analizzare il comparto multigiocatore, che è senza dubbio il sale di questo genere di titoli. Cominciamo subito con il dire che la sezione denominata Iniziativa Avengers è accessibile sin da subito, seppur con un alto rischio spoiler per la campagna principale, in quanto cronologicamente le missioni sarebbero da affrontare una volta conclusa la prima. Altra nota importante è che volendo continuare ad affrontare il gioco in solitaria, è possibile accettare le missioni e far partecipare altri eroi comandati dall'IA. Non c'è dubbio però che diventa davvero divertente chiacchierare tra amici nel mezzo di una scazzottata contro robot umanoidi di ogni tipo mandati dalla AIM. Il grosso limite ad oggi è che, come già accennato, gli eroi non godono davvero di abilità uniche e, fatta eccezione per Kamala che è in grado di curare anche gli alleati, gli altri si limitano ad essere macchine da botte, seppur con le proprie mosse. In questo senso Crystal Dynamics dovrà lavorare per differenziare quanto più possibile gli eroi e darci un vero motivo per usare ora questo ora quest'altro, altrimenti diventa davvero complicato trovare le motivazioni per fare missioni su missioni con ognuno per farlo aumentare di livello.
Le missioni appunto, hanno il problema di diventare tutte molto simili piuttosto presto: per quanto il numero sia elevato e di base i compiti siano piuttosto diversi, alla fine si traduce tutto in un "vai qui e picchia chiunque", nelle mappe già viste durante la campagna. Siamo consapevoli che questo genere di titoli sia fondato sul more of the same protratto a lungo, ciò non toglie che se l'obiettivo è quello di mantenere vivo l'interesse addirittura per anni, lo studio dovrà lavorare molto sulla varietà e sul creare situazioni nuove che spingano i giocatori a non annoiarsi. Le microtransazioni investono un ruolo talmente marginale dal poter tranquillamente non essere neanche considerate, non danno nulla che non si possa ottenere con qualche ora di gioco, pertanto non inficiano minimamente nella nostra valutazione del titolo.
Conclusioni
Nel complesso il lavoro svolto da Crystal Dynamics per Marvel's Avengers può essere promosso a pieni voti, sebbene inevitabilmente il giudizio su un Game as Service che si proponga di continuare ad evolversi per molti mesi, non possa che rimanere sospeso in attesa degli eventi. Ad oggi il titolo potrebbe valere l'acquisto anche solo per l'ottima campagna single player, davvero ben scritta e coinvolgente e per il sistema di combattimento solido e sufficientemente variegato, seppur ancora troppo spinto verso il melee. Il lavoro svolto sugli eroi Marvel, sia graficamente che di scrittura, è ottimo senza alcuna riserva. Sulla nostra Xbox One X gli FPS sono piuttosto stabili anche alla massima risoluzione; tecnicamente il gioco presenta alti e bassi, ma onestamente nulla che non possa essere sistemato con del buon supporto post lancio. Il multiplayer è solo all'inizio, ad oggi è un comparto divertente ma che potrebbe stancare in fretta, tuttavia anche in questo caso continuando nell'evoluzione e nel supporto, nulla toglie possa diventare davvero una pietra miliare di questa categoria di giochi. Le possibilità ed i nomi per trascinare Marvel's Avengers nel futuro ci sono tutte, molto dipende da quanto Crystal Dynamics saprà attingere dall'infinito bagaglio di eroi e soprattutto villain (lato molto carente allo stato attuale), per continuare a raccontare e farci vivere una storia che, da appassionati dei vendicatori, non potrà che tenerci legati per molto tempo. In sintesi, il voto finale può essere destinato a crescere anche notevolmente: tutto dipenderà dal supporto dato all'Iniziativa Avengers nei mesi a venire.
Pro
- Campagna single player solida e godibile;
- Ottima caratterizzazione dei personaggi...
- ...anche nel combat system, che risulta divertente e variegato;
- Tanti contenuti multiplayer tra cui spaziare...
Contro
- ...ma che rischiano di diventare ripetitivi dopo poche ore;
- Tecnicamente il codice presenta lacune da migliorare;
- Villain non all'altezza degli eroi, ma c'è tempo per aggiungerne altri.
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