Il numero e la qualità dei titoli sviluppati da case indipendenti, i così detti indie, è cresciuta molto negli anni e dare il merito di questo incremento alla mera quantità di denaro che i videogiochi fanno circolare è, per quanto corretto visto che di mercato si parla, quanto mai superficiale e riduttivo. Dietro il proliferare degli indie si nascondono entusiasmo ed interesse da parte di un numero sempre maggiore di persone, ma la chiave risiede soprattutto negli strumenti di sviluppo sempre più semplici e guidati che permettono un po’ a tutti di dare forma alle proprie idee e lanciare poi così sulla piazza il loro progetto.
Cosa risiede invece dietro gli indie di qualità? Anche qui sicuramente passione ed interesse sono le fondamenta e la semplicità d’uso degli strumenti di sviluppo permette di ridurre i tempi di lavoro, ma ciò che manca nell’equazione precedente sono esperienza e innovazione. Purple Tree Studio non è un nome famoso, ma questa piccola software house ha dato vita a molti giochi e Ponpu è la dimostrazione che sanno quello che fanno.
Il Dio Papero è buono, ha molto a cuore la sua gente ed è proprio per migliorare la loro vita ed ingrandire le loro case che ha inviato una schiera di soldati-papero, chiamati Ponpu, in giro per la galassia a conquistare e distruggere mondi. Principalmente distruggere.
I Ponpu sono, prima ancora di pericolose armi di distruzione di massa, bizzarri esseri in grado di sputare bombe esplosive di vario genere. Il Ponpu protagonista ha però sbattuto la testa un po’ troppo forte e non ha troppo capito cosa doveva fare per questo si mette involontariamente contro i suoi padroni e comincia a difendere la terra che avrebbe dovuto distruggere.
Una storia semplice che funge da mero pretesto per lanciare il giocatore in una serie di variegati livelli di difficoltà crescente. I pochi dialoghi presenti enfatizzano la chiara vena comico-assurda che permea ogni secondo di Ponpu: dalle bizzarre animazioni di ‘sparo’ a tutto il cast di stravaganti papero-divinità. Tutto il quadretto saprà strappare più di una risata al giocatore durante la sua avventura nella sufficientemente longeva Modalità Storia.
Per quanto riguarda il gameplay, Ponpu si presenta come un più che riuscito mix fra Bomberman e i giochi in stile Binding of Isaac. Il Ponpu-protagonista si aggira stanza dopo stanza in livello medio-piccoli pieni zeppi di nemici e ostacoli sapientemente posizionati per rendere la vita del giocatore difficile e, di conseguenza, la sfida degna di essere superata.
Per sbaragliare gli avversari e distruggere gli ostacoli si utilizzano le uova esplosive, ovvero delle bombe a tempo, che il Ponpu può vomitare davanti a sé. Una volta posizionato l’ordigno lo si può far detonare sul posto premendo nuovamente il tasto di attacco oppure spingere in una direzione colpendolo con lo scudo. Questo semplice set di comandi da vita ad un sistema di gioco sorprendentemente profondo e funzionale fatto di calcoli, previsioni e tempismo.
La modalità Storia offre sfide sufficientemente divertenti e difficili, ma è nel multiplayer che il gameplay di Ponpu brilla davvero donando nuovo lustro al già riconosciuto ed apprezzato sistema di Bomberman. Le esplosioni delle bombe sono diverse a seconda del tipo e spronano i giocatori a usare testa e riflessi per vincere contro gli avversari nelle tante arene che fanno da teatro agli scontri, giocando per altro un ruolo fondamentale nella sfida poiché sfruttare la conformazione del terreno per difendersi o intrappolare l’avversario è uno degli aspetti chiave del gioco.
Un altro aspetto che rende Ponpu davvero degno di nota è lo stile grafico a dir poco particolare che unisce elegantemente bianco e nero con, quando serve, accesi colori dell’arcobaleno. L’impatto visivo è più che gradevole e lo stile unico rimane ben impresso nel giocatore, enfatizzando ancora di più la natura a dir poco surreale del gioco.
Nonostante le ottime basi su cui si pone, Ponpu viene tirato giù da limiti tecnici che minano pesantemente quella che altrimenti sarebbe stata un’esperienza davvero ottima. La velocità di gioco su Ponpu è tendenzialmente veloce, ma la fluidità con cui ci si muove e si combatte per i livelli è spesso limitata da fastidiosi blocchi che, per quanto corti, spezzano notevolmente il ritmo di gioco.
Quando si raccolgono le piume colorate il gioco si blocca momentaneamente, ma questo non è poi così grave perché spesso si raccolgono in momenti di tranquillità, quello che più da fastidio è quando si fa esplodere l’uovo-bomba, azione teoricamente eseguibile in movimento, ma che in realtà fa fermare il Ponpu. Il personaggio risponde male agli input di movimento anche quando sbatte contro i muri e non è chiaro se questo sia voluto per scoraggiare il giocatore e muoversi senza ragionare o se sia un qualche impedimento tecnico, di certo un’animazione di qualche tipo avrebbe aiutato a prendere meglio i tempi. Altro aspetto piuttosto fastidioso sono gli hurtbox delle mosse di alcuni boss, alcune loro mosse infatti fanno danno al personaggio quando passa nell’area anche dopo che l’animazione è finita.
Gioco testato su Playstation 4.
Cosa risiede invece dietro gli indie di qualità? Anche qui sicuramente passione ed interesse sono le fondamenta e la semplicità d’uso degli strumenti di sviluppo permette di ridurre i tempi di lavoro, ma ciò che manca nell’equazione precedente sono esperienza e innovazione. Purple Tree Studio non è un nome famoso, ma questa piccola software house ha dato vita a molti giochi e Ponpu è la dimostrazione che sanno quello che fanno.
Il Paperageddon ha inizio!
Il Dio Papero è buono, ha molto a cuore la sua gente ed è proprio per migliorare la loro vita ed ingrandire le loro case che ha inviato una schiera di soldati-papero, chiamati Ponpu, in giro per la galassia a conquistare e distruggere mondi. Principalmente distruggere.
I Ponpu sono, prima ancora di pericolose armi di distruzione di massa, bizzarri esseri in grado di sputare bombe esplosive di vario genere. Il Ponpu protagonista ha però sbattuto la testa un po’ troppo forte e non ha troppo capito cosa doveva fare per questo si mette involontariamente contro i suoi padroni e comincia a difendere la terra che avrebbe dovuto distruggere.
Una storia semplice che funge da mero pretesto per lanciare il giocatore in una serie di variegati livelli di difficoltà crescente. I pochi dialoghi presenti enfatizzano la chiara vena comico-assurda che permea ogni secondo di Ponpu: dalle bizzarre animazioni di ‘sparo’ a tutto il cast di stravaganti papero-divinità. Tutto il quadretto saprà strappare più di una risata al giocatore durante la sua avventura nella sufficientemente longeva Modalità Storia.
Per quanto riguarda il gameplay, Ponpu si presenta come un più che riuscito mix fra Bomberman e i giochi in stile Binding of Isaac. Il Ponpu-protagonista si aggira stanza dopo stanza in livello medio-piccoli pieni zeppi di nemici e ostacoli sapientemente posizionati per rendere la vita del giocatore difficile e, di conseguenza, la sfida degna di essere superata.
Per sbaragliare gli avversari e distruggere gli ostacoli si utilizzano le uova esplosive, ovvero delle bombe a tempo, che il Ponpu può vomitare davanti a sé. Una volta posizionato l’ordigno lo si può far detonare sul posto premendo nuovamente il tasto di attacco oppure spingere in una direzione colpendolo con lo scudo. Questo semplice set di comandi da vita ad un sistema di gioco sorprendentemente profondo e funzionale fatto di calcoli, previsioni e tempismo.
La modalità Storia offre sfide sufficientemente divertenti e difficili, ma è nel multiplayer che il gameplay di Ponpu brilla davvero donando nuovo lustro al già riconosciuto ed apprezzato sistema di Bomberman. Le esplosioni delle bombe sono diverse a seconda del tipo e spronano i giocatori a usare testa e riflessi per vincere contro gli avversari nelle tante arene che fanno da teatro agli scontri, giocando per altro un ruolo fondamentale nella sfida poiché sfruttare la conformazione del terreno per difendersi o intrappolare l’avversario è uno degli aspetti chiave del gioco.
Un altro aspetto che rende Ponpu davvero degno di nota è lo stile grafico a dir poco particolare che unisce elegantemente bianco e nero con, quando serve, accesi colori dell’arcobaleno. L’impatto visivo è più che gradevole e lo stile unico rimane ben impresso nel giocatore, enfatizzando ancora di più la natura a dir poco surreale del gioco.
Nonostante le ottime basi su cui si pone, Ponpu viene tirato giù da limiti tecnici che minano pesantemente quella che altrimenti sarebbe stata un’esperienza davvero ottima. La velocità di gioco su Ponpu è tendenzialmente veloce, ma la fluidità con cui ci si muove e si combatte per i livelli è spesso limitata da fastidiosi blocchi che, per quanto corti, spezzano notevolmente il ritmo di gioco.
Quando si raccolgono le piume colorate il gioco si blocca momentaneamente, ma questo non è poi così grave perché spesso si raccolgono in momenti di tranquillità, quello che più da fastidio è quando si fa esplodere l’uovo-bomba, azione teoricamente eseguibile in movimento, ma che in realtà fa fermare il Ponpu. Il personaggio risponde male agli input di movimento anche quando sbatte contro i muri e non è chiaro se questo sia voluto per scoraggiare il giocatore e muoversi senza ragionare o se sia un qualche impedimento tecnico, di certo un’animazione di qualche tipo avrebbe aiutato a prendere meglio i tempi. Altro aspetto piuttosto fastidioso sono gli hurtbox delle mosse di alcuni boss, alcune loro mosse infatti fanno danno al personaggio quando passa nell’area anche dopo che l’animazione è finita.
GIUDIZIO FINALE
Ponpu è un valido action sia in singolo che in compagnia, forte di meccaniche semplici ed efficaci e di un buon livello di difficoltà, capace di mettere alla prova i giocatori senza mai frustrarli. Il suo lato Bomberman lo rende strategico il giusto da impegnar quel che serve la testa mentre la sua parte Binding of Isaac da il giusto peso ai riflessi e alla prontezza.
Se piace Bomberman, Ponpu è un acquisto obbligato, ma anche senza aver mai provato le magie dell’omino lascia bombe può valere la pena lanciarsi in questa esplosiva avventura (letteralmente) a tema papero perché quanto offerto è ottimo, anche se limitato da alcune pecche tecniche che ci auguriamo futuri aggiornamenti risolveranno.
Se piace Bomberman, Ponpu è un acquisto obbligato, ma anche senza aver mai provato le magie dell’omino lascia bombe può valere la pena lanciarsi in questa esplosiva avventura (letteralmente) a tema papero perché quanto offerto è ottimo, anche se limitato da alcune pecche tecniche che ci auguriamo futuri aggiornamenti risolveranno.
Gioco testato su Playstation 4.
Pro
- Sistema di gioco semplice ed efficace
- Stile grafica davvero di impatto
- Adatto alle partite in compagnia
Contro
- Qualche problema tecnico di troppo
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