Decidere di far ripartire da zero un franchise come quello di Saints Row era una mossa alquanto rischiosa, considerato che il terzo ed il quarto capitolo avevano fatto arrivare la serie a delle vette incredibili per quanto riguarda il fattore divertimento e soprattutto il fattore trash e, bisogna dirlo, dai primi trailer di questo reboot non avevamo grandissime speranze, ma dopo aver passato un buon numero di ore in compagnia della nuova sgangherata banda di protagonisti ed aver partecipato a missioni una più folle dell'altra ammettiamo che probabilmente i nostri giudizi erano stati fin troppo affrettati, ma pad alla mano questo nuovo titolo riesce a rimanere al pari dei suoi fratelli old-gen? Ve lo raccontiamo nella nostra recensione
La trama di Saints Row si apre con un breve sguardo al futuro, dove vediamo il nostro personaggio (creato con un editor davvero niente male che non solo permette di inserire alcune caratteristiche piuttosto inclusive come la vitiligine o cicatrici da operazione chirurgica, ma anche altre fuori di testa come la possibilità di censurare le parti intime ed i capezzoli con vari tipi di sticker "volanti") ormai al vertice dell'impero da lui creato venire lanciato in una fossa cimiteriale da dei loschi figuri non ben definiti, per poi tornare immediatamente al passato per capire come tutto è iniziato; il nostro avatar sarà infatti una recluta della compagnia militare privata Marshall al suo primo giorno di lavoro e se la dovrà vedere con situazioni davvero paradossali come cavalcare un jet in volo per acchiappare un criminale pluriricercato (il tutto per mascherare il tutorial iniziale); una volta staccato dal turno e tornato a casa faremo la conoscenza dei suoi tre coinquilini: il palestrato Kev, la meccanica Neenah ed il nerd Eli, pare infatti che i tre non se la stiano passando proprio bene a livello monetario e riescano arrivare alla fine del mese solo grazie allo stipendio del nostro protagonista ed alla rapina costante del banco dei pegni locale, tuttavia la città di Santo Ileso nel quale si sono appena trasferiti offre molte possibilità lavorative (dalla dubbia legalità) ed i nostri sfortunati amici decidono quindi di sfruttarle per creare una rete di criminalità e riportare al vertice il nome dei Saints.
Dal punto di vista del gameplay Saints Row riprende molte delle caratteristiche a cui i capitoli precedenti ci hanno abituato, oltre infatti a proseguire con la trama principale potremo accettare lavori di vario genere in giro per la città (che vanno da inseguimenti in auto a prove di volo con la tuta alare) o approfittare dei collezionabili (sempre ben marcati sulla mappa) per espandere il nostro arsenale, racimolare qualche soldo extra o sbloccare accessori per le auto, in tutto ciò è stato ben integrato un basico sistema di leveling che sbloccherà delle abilità attive ad ogni passaggio di livello, queste vanno da cose piuttosto semplici come aumentare la propria resistenza o piazzare mine a cose più assurde come usare pugni infuocati o infilare una granata nei pantaloni di un avversario e lanciarlo a mo' di bomba umana, oltre a questo inoltre compiere determinate azioni sbloccherà dei tratti passivi che potremo equipaggiare (tuttavia per equipaggiarne un numero maggiore dovremo spendere un po' di soldi di quelli che guadagneremo); per quanto all'inizio possa sembrare piuttosto dura racimolare soldi, questa sensazione sparirà dopo qualche ora di gioco, in quanto sbloccheremo la possibilità di sviluppare il nostro impero: spendendo delle somme di denaro (ovviamente sempre più ingenti) potremo acquistare dei locali chiave in giro per la città e, una volta completate le missioni ad essi collegate, questi entreranno a far parte della nostra rete e ci forniranno un guadagno passivo orario, cosa che permette di sbizzarrirsi senza problemi con gli acquisti.
Per quanto riguarda il combat system vero e proprio in realtà c'é poco da dire, la maggior parte degli scontri a fuoco si svolgeranno alternando sparatorie all'uso delle abilità sopracitate e le brutali finisher, mosse speciali che ci consentiranno, una volta riempita l'apposità barra, di uccidere un nemico in un solo colpo per recuperare la vita, creando un flow di combattimento semplice ma coinvolgente; quando poi si tratterà di mettere mano al volante, oltre a poter sparare durante la corsa, potremo anche speronare i nostri avversari per lanciarli fuori strada o farli sbattere facilmente contro ostacoli ambientali o altre macchine.
Dal punto di vista tecnico Saints Row si difende molto bene, la versione Playstation 5 che abbiamo provato si è rivelata davvero ricca di opzioni grafiche, consentendo non solo l'attivazione dell'HDR, ma anche di scegliere la risoluzione da 1080p, 1440p e 4K, tutte e tre sia in modalità prestazioni per massimizzare il framerate sia in modalità standard per aggiungere dettagli grafici, noi abbiamo optato per la prima in modalità prestazioni ed il titolo ha sempre girato a 60fps garantendo comunque dei panorami niente male; oltre a questo il titolo ha tante opzioni per l'accessibilità tra le quali anche alcune per persone che vogliono un'esperienza "un po' più pudica"; va però detto che se il giudizio generale è generalmente buono il titolo non è esente da difetti, nello specifico abbiamo reputato il sistema di combattimento con le armi da mischia estremamente lento e legnoso (molto più di quello dei capitoli precedenti), la scelta di optare per la possibilità di abbassarsi ovunque anziché di avere un sistema di copertura vero e proprio non particolarmente azzeccata e le missioni per sbloccare i nodi per il guadagno passivo veramente troppo ripetitive ed uguali tra di loro (perfino per gli standard di un'open world), oltre al fatto che, se in teoria questa funzione dovrebbe essere totalmente opzionale, in pratica è richiesto di conquistare almeno la metà dei nodi per sbloccare la missione finale; buona la durata che si attesta sulle 20 ore alternando missioni principali (che stavolta sono poche ma davvero ben scritte, con un umorismo sempre over the top) e missioni secondarie ed ovviamente questa viene sensibilmente estesa se si decide di fare tutto il possibile, va inoltre segnalato il valore aggiunto di poter affrontare l'intero gioco in coop con un'amico (e fidatevi se vi diciamo che ne vale davvero la pena).
Lo ammettiamo: siamo stati davvero troppo frettolosi a giudicare questo reboot di Saints Row solamente dai trailer, al fronte di qualche difetto che va a piagare un pochino la godibilità di alcune missioni nell'ottica dell'open world, il nuovo titolo di Volition fa esattamente quello che ci si aspetterebbe da un gioco dei Saints: regala tantissime ore di divertimento fra umorismo dissacrante, riferimenti alla cultura pop moderna (che siamo sicuri che anche i giocatori più giovani coglieranno ed apprezzeranno), armi, scenari e missioni fuori di testa ed un cast di personaggi principali che regge egregiamente l'intera opera; non sarà di sicuro il gioco più rifinito nella sua categoria, ma non dubitiamo che se vorrete passare qualche ora a farvi delle sonore risate spegnendo un pochino il cervello, questo sia un titolo più che valido (e che onestamente guadagna anche mezzo punto in più se giocato in coop).
Pro
- Missioni principali ben studiate
- Umorismo straripante da ogni pixel
- La coop è un ottimo valore aggiunto
- La rete criminale per i guadagni passivi è una bella idea...
- É un Saints Row a tutti gli effetti...
- Santo Ileso è un piacere da esplorare...
Contro
- Sistema di "copertura" poco efficace
- Combattimento da mischia piuttosto deludente
- ...ma a tratti mal implementata
- ...con forse qualche difetto in più dei suoi predecessori
- ...ma risulta poco interattiva
Punti di vista, personalmente nel suo insieme l’ho reputato un buon reboot (forse un pelo meno esagerato, ma comunque sempre over the top)
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