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<b>ATTENZIONE: CONTIENE LIEVI SPOILER, LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO.</b>

Delusione. Questo subdolo, nefasto sentimento si è manifestato senza alcun sospetto nei primi minuti di trasmissione e si è rafforzato, nutrendosi delle mie aspettative e fagocitando i ricordi nostalgici, durante il resto della visione, appropriandosi con fastidio del mio animo.

Parto dagli elementi positivi, ovvero la realizzazione tecnica, la quale mi ha sorpreso nel precedente 1.11 e ha confermato la sua grandezza in questo capitolo. La cromia è stata perfezionata, i vecchi personaggi ridisegnati ex novo e i nuovi (cioè Mari) resi intriganti in look ed espressioni facciali, le animazioni sono convincenti, gli effetti in cg raggiungono il loro obiettivo senza fare risultare ridondanti o stridenti le scene disegnate. Avrei da discutere sul restyling di alcuni Angeli e sulla sparizione della musica classica dal comparto musicale ma, dato che queste opinioni sono imputabili al gusto personale, mi fermo qua.

Mi chiedo che senso abbia questo progetto rebuild, se doveva proseguire così. La soluzione trovata non accontenta i fan di vecchia data che si sarebbero accontentati di un restauro grafico e non sazia neanche i neofiti di NGE o coloro che non hanno mai trovato niente di particolare nella serie del '95 e ha guardato questi film per dare a Anno una seconda opportunità. Fra questi, i primi non capiranno un benemerito della trama tanto è confusa, e i secondi troveranno intatti i difetti dell’originale con l’aggiunta di personaggi stereotipati e quadretti familiari da harem fra un combattimento spettacolare e l’altro.

Eh, i personaggi. Non che quelli di NGE si debbano amare o comprendere per forza, però bisogna ammettere che hanno una personalità e degli atteggiamenti da spiazzare lo spettatore occasionale. Per cominciare, sono depressi e inattivi; per continuare, ognuno ha dei motivi per allontanare il prossimo; per concludere, si presentano in maniera da rendersi odiosi a chi li conosce per la prima volta.
Ora, era più originale lo Shinji che “non vuole più salire sull’EVA”, che si disprezza e si “vede vivere” o quello del rebuild che va in berserk e si ribella ai suoi superiori pur di salvare la persona amata (da quando e perché non viene spiegato) in uno sfavillio di onde energetiche multicolori? Una Rei “vuota” o la timida adolescente innamorata che cucina pasti per il fidanzatino? La prostituzione di Misato con ogni uomo di sesso maschile per colmare il padre scomparso o lo scialbo triangolo amoroso fra lei, Ritsuko e Kaji? Per non parlare di Asuka, che nel film compare giusto giusto per farsi vedere seminuda e nel confessionale prima di finire massacrata per lasciare spazio alla rivale Rei, assai più popolare sul fronte del merchandising.
La nuova entrata, Mari, risulta non pervenuta, ovvero compare sì e no in un paio di scene, sperando che si faccia conoscere nel successivo capitolo; Kaworu fa capolino dal nulla per garantire una permanenza duratura e non deludere così le fan girl.

Da notare che non ho ancora fatto accenno alla trama per numerosi motivi: intanto perché che possa piacere o meno fa ancora parte della sfera personale, poi perché gli eventi principali si sono mantenuti pur con delle variazioni rispetto all’originale, infine perché la storia di base non mi è mai parsa l’elemento caratterizzante del mondo Evangelion. Però una questione è inconfutabile, ovvero è spiegata male, risulta impossibile capirci qualcosa senza aver visto NGE, ed è questo che porta a uno scellerato confronto le due opere, scontro dal quale rebuild, per quello che finora ha mostrato, esce sconfitto per ragioni indipendenti (i tempi cinematografici) o meno (le scelte registiche) dalla sua natura. Eppure la rimozione compiuta in due film su 4 di tutte le sfumature cabalistiche-psicologiche-filosofiche-religiose-satiriche avrebbe dovuto aiutare a “snellire” la sceneggiatura e renderla fruibile a una maggiore utenza, e invece lo spazio liberato viene occupato da spossanti sessioni di combattimento e quadretti bucolici inutili e conditi da superflue dosi di fan service. Questo, proprio, non riesco a spiegarmelo.

La media tra la tecnica e l’anima porta a un 7 scarso, il che fa di Rebuild of Evangelion un pessimo rappresentante del genere mecha e un film mediocre in generale. Non me la sento di dare un voto superiore solo perché è Evangelion o è firmato da Hideaki Anno. Guardatelo senza farvi troppe aspettative e riuscirete a godervelo.