logo GamerClick.it


    -

    Io due cose sole non capisco dei film su Pinocchio: 1) perché registi anche importanti e prestigiosi si affannino a farne un adattamento, dimostrando di non aver letto il materiale originale e 2) il senso nello stravolgere trama, fatti, morale e personaggi pur di avere in locandina un burattino di legno con il naso allungabile. Solo nel 2022 abbiamo avuto non uno, ma ben due film di Pinocchio: l'abbacinante e buonista live action Disney, che per1 [ continua a leggere]
    -

    Premessa: conto che tutti quelli che leggeranno questo post abbiano un'infarinatura di cosa sia "Jojo", tanto meglio se non hanno saltato la visione delle serie precedenti, da "Phantom Blood" a "Diamond is Unbrekable".

    Immaginate di essere un impiegato - ok, un camorrista, ma nell'economia della serie conta poco - che è riuscito ad ottenere un lavoro stabile, degli amici e una vita tranquilla, se non onesta. State lentamente facendo carriera e1 [ continua a leggere]
    -

    Non sono una fan accanita di "Saint Seiya" né tantomeno storica. Ho visto la serie per bene, in giapponese finché sono durati i sottotitoli decenti, appena due anni fa. Questo vuol dire che ricordo bene la trama fino ai dodici templi, purtroppo, trama a cui indubbiamente questa versione "bignami" e "Disney" si rifà. Con tutte le semplificazioni e le modifiche per "aggiornare" l'ambientazione del caso, pur tagliando archi filler come Docrates e s1 [ continua a leggere]

    8.5/10
    -

    "Voglio connettermi, ma..."

    E' inevitabile, nella vita, intrecciare relazioni. L'uomo è un animale sociale, che ha bisogno di aggregarsi in gruppi per sopravvivere; l'esistenza di ciascun individuo viene comprovata dalle iterazioni con il prossimo. La società non sa che farsene di chi non ha più "inizio, fine e connessioni".

    Ma questo "obbligo a relazionarsi" sull'individuo ha una valenza positiva o negativa? L'uomo è il peggior nemico dell' "1 [ continua a leggere]
    -

    "E' stata un magnifico vento"

    Non è facile giudicare l'ultima e forse definitiva fatica del regista Hayao Miyazaki, uno dei pochi autori giapponesi a non aver bisogno di presentazioni. Perpetuamente in bilico tra realismo nella ricostruzione (di eventi, situazioni, personaggi) e idealizzazione degli intenti, è un film che rinuncia a molti tratti distintivi del suo autore per raccontare una storia di conflitti che si sono svolti internamente e e1 [ continua a leggere]
    -

    Per una volta non mi perdo in preamboli e tortuosi periodi: questo film è una commercialata, un'inutilata, l'occasione mancata di sistemare le mancanze della serie. Prima che commettiate l'errore di sprecare cento minuti della vostra vita riporto tutto quello che NON si vede: la spiegazione dei poteri di Menma, la prospettiva di Menma, la reincarnazione di Menma, la soluzione delle dinamiche sentimentali, il futuro remoto dei Super Busters del1 [ continua a leggere]

    6.0/10
    -

    Free! è una serie animata molto furba, a cura di uno studio di produzione che ha fatto della furbizia commerciale e del manierismo tecnico le sue virtù. Fin dall' annuncio la strategia della Kyoto Animation è stata perfetta, sollevando perplessità, scandalose reazioni da parte dei fan e quindi tonnellate di pubblicità gratuita presso forum e siti del settore: per una stagione niente "ragazze carine che fanno cose carine", ma "favolosi liceali1 [ continua a leggere]
    -

    Parlare di questo lungometraggio per la sottoscritta è molto difficile perché è stato il mio secondo colpo di fulmine nei confronti di un film Ghibli dopo "Ponyo sulla scogliera" e, sempre per la seconda volta, a colpirmi è stata una delle opere di Hayao Miyazaki che i critici nostrani insistono a definire minori. A tali illuminati conoscitori dei disegni animati vorrei ricordare che "Majo no takkyubin" (questo il titolo originale) è stato per1 [ continua a leggere]
    -

    "Io sono un cattivo, e questo è bello! Non sarò mai un buono e questo non è brutto. Non vorrei essere nessun altro, a parte me!"

    Questo è il motto che i cattivi videoludici pronunciano al termine di ogni esilarante sessione terapeutica di gruppo. Ma cosa succede quando uno di questi, Ralph, decide, dopo aver distrutto palazzi pixellosi per trent'anni, di andare a conquistarsi una medaglia e assieme ad essa un po' di sana considerazione? La cat1 [ continua a leggere]
    -

    A ben dodici anni dal suo ultimo lavoro Kunihiro Ikuhara torna alla regia con un'opera originale, e già questo è un evento dalla portata epocale per gli animofili. "Ikuni" è infatti uno dei pochi autori giapponesi noti in Occidente dai tempi di "Sailor moon" e ancora in attività, nonché uno dei più riservati.

    Di cosa parla, Mawaru Penguin Drum? Questa è una delle molte domande cui l'anime non offre una chiara risposta. In origine è la storia di1 [ continua a leggere]
    -

    Può succedere di venir assaliti dalla nostalgia dell'epoca d'oro di Mtv, quando bastava sintonizzare il canale per imbattersi in un anime al posto delle porcate americane di adesso. È una malattia perniciosa, specie quando infierisce in prossimità di un rivenditore di dvd/bd: nel giro di un secondo ti trovi tra le mani la serie completa di lo stregone Orphen, grazie anche al prezzo stracciato, e scopri che certi ricordi avresti fatto meglio a la1 [ continua a leggere]