Recensione
Free!
6.0/10
Free! è una serie animata molto furba, a cura di uno studio di produzione che ha fatto della furbizia commerciale e del manierismo tecnico le sue virtù. Fin dall' annuncio la strategia della Kyoto Animation è stata perfetta, sollevando perplessità, scandalose reazioni da parte dei fan e quindi tonnellate di pubblicità gratuita presso forum e siti del settore: per una stagione niente "ragazze carine che fanno cose carine", ma "favolosi liceali che praticano il nuoto"…a suon di addominali scolpiti e testosterone. L'intento neanche troppo celato è di catturare l'attenzione di una clientela emergente composta per di più da fanatiche del "boy's love" e dalle otaku femmine in generale: le fujoshi, appunto. Non è un caso che la maggioranza degli addetti alle animazioni sia rappresentata da donne incaricate di rendere gli aitanti nuotatori quanto più seduttivi e peculiari possibili; che nel corso della serie sia presente un numero indecente di inquadrature maliziose, ammiccamenti alla telecamera, pose da modelli, rivalità appassionate e gesti di amicizia virile; che il profilo di ogni personaggio sia studiato a tavolino per catturare il cuore di una ragazza.
Al vaglio delle intenzioni discutibili la cura nella realizzazione sfiora il maniacale. Non parlo solo del lato tecnico, per cui KyoAni è giustamente famosa; in Free! si superano i già alti standard di "Hyouka", con delle sequenze di nuoto estremamente realistiche e spettacolari, un'inusitata fluidità e naturalezza delle espressioni facciali e una resa perfetta dell'acqua. Le musiche sono sempre appropriate e coinvolgenti e il doppiaggio è rappresentativo dei migliori seiyu in circolazione: Nobunaga Shimazaki, Tatsuhisa Suzuki, Tsubasa Yonaga, Daisuke Hirakawa e il fuoriclasse Mamoru Miyano.
È soprattutto la narrazione a convincere: sebbene la storia sia ampiamente prevedibile e i protagonisti più che stereotipati non ci si annoia mai nello spazio di un episodio, vuoi per le gag che strappano più di un sorriso, vuoi per i momenti di "approfondimento psicologico" (le virgolette sono obbligatorie per la leggerezza con cui vengono trattati gli stessi) o solo per l'ansia e l'esaltazione con cui si attende la "nuotata" che precede la chiusura. Chi ha una approfondita conoscenza di shounen-ai avrà modo di commuoversi senza ritegno in determinati frangenti e non potrà fare a meno di simpatizzare con il gruppo di Haruka e in particolare con Gou, ovvero l'incarnazione di tutto ciò che una fujoshi può essere e desiderare. Free! è insomma una serie frizzante e fresca, perfetta per la stagione estiva e i suoi diktat di allegria e spensieratezza, per niente impegnat(iv)a, ambiziosa o volgare. Difficilmente i maschi eterosessuali e i non-appassionati di nuoto troveranno un pretesto per approcciarvisi, è invece caldamente consigliata alle ragazze in cerca di svago; per queste ragioni e per il fatto che non è nella mia natura premiare prodotti così spudoratamente ruffiani il mio giudizio finale è una sufficienza approssimata per difetto.
Al vaglio delle intenzioni discutibili la cura nella realizzazione sfiora il maniacale. Non parlo solo del lato tecnico, per cui KyoAni è giustamente famosa; in Free! si superano i già alti standard di "Hyouka", con delle sequenze di nuoto estremamente realistiche e spettacolari, un'inusitata fluidità e naturalezza delle espressioni facciali e una resa perfetta dell'acqua. Le musiche sono sempre appropriate e coinvolgenti e il doppiaggio è rappresentativo dei migliori seiyu in circolazione: Nobunaga Shimazaki, Tatsuhisa Suzuki, Tsubasa Yonaga, Daisuke Hirakawa e il fuoriclasse Mamoru Miyano.
È soprattutto la narrazione a convincere: sebbene la storia sia ampiamente prevedibile e i protagonisti più che stereotipati non ci si annoia mai nello spazio di un episodio, vuoi per le gag che strappano più di un sorriso, vuoi per i momenti di "approfondimento psicologico" (le virgolette sono obbligatorie per la leggerezza con cui vengono trattati gli stessi) o solo per l'ansia e l'esaltazione con cui si attende la "nuotata" che precede la chiusura. Chi ha una approfondita conoscenza di shounen-ai avrà modo di commuoversi senza ritegno in determinati frangenti e non potrà fare a meno di simpatizzare con il gruppo di Haruka e in particolare con Gou, ovvero l'incarnazione di tutto ciò che una fujoshi può essere e desiderare. Free! è insomma una serie frizzante e fresca, perfetta per la stagione estiva e i suoi diktat di allegria e spensieratezza, per niente impegnat(iv)a, ambiziosa o volgare. Difficilmente i maschi eterosessuali e i non-appassionati di nuoto troveranno un pretesto per approcciarvisi, è invece caldamente consigliata alle ragazze in cerca di svago; per queste ragioni e per il fatto che non è nella mia natura premiare prodotti così spudoratamente ruffiani il mio giudizio finale è una sufficienza approssimata per difetto.