Recensione
Heroman
8.0/10
Anime dall'ottima grafica e dal character design abbastanza buono, Heroman è una vera e propria "americanata": mentre lo guardi ti sembra di vedere un film di supereroi "made in America" come quelli che stanno spopolando negli ultimi anni. E anche se la "nascita" di Heroman (robot dal character design un po' infantile) è piuttosto inverosimile l'anime regge e ha una serie di pregi, anche se la prima parte resta comunque la migliore.
Il protagonista è Joey, un ragazzino che non mi ha detto nulla come personaggio, il solito bambino che vuole crescere seguendo l'esempio di suo padre diventando coraggiosissimo in breve tempo, mentre i comprimari sono decisamente più interessanti, come ad esempio l'amico disabile Psy o il professor Denton, che lo aiutano a proteggere la città dagli alieni e presentano spunti spesso divertenti - così come l'insegnante che si affianca al gruppetto più tardi nella serie assieme alla spumeggiante quanto tosta sorella del protagonista. Non mi ha detto nulla di che neanche la cheerleader Lina, che ricorda molto la ragazza di Spiderman che da "donna irraggiungibile" diventa cotta del protagonista andando contro il volere di un fratello in cerca di potere nel posto sbagliato, e non dico altro per non rovinare la sorpresa. Ma del resto il creatore è lo stesso, quindi qualche somiglianza è prevedibile.
In sostanza, Heroman è un anime piacevole e leggero da seguire, dalla colonna sonora non memorabile e abbastanza equilibrato in quanto è diviso in tre saghe consistenti in un numero sempre uguale di puntate, con un finale che lascia aperte le porte a una seconda stagione, che seguirei volentieri. Molti i momenti divertenti e di azione: sebbene non sia proprio originale nelle tematiche e nei modi di affrontarle, Heroman si lascia guardare e merita una visione da parte di chi è appassionato del genere, ma anche di chi vuole vedere un anime facile da seguire in vecchio stile, con gli alieni che attaccano una città qualsiasi e il ragazzino di turno che si dà da fare per difenderla. Do 8 soprattutto per la prima parte della serie, alla Bones avrebbero potuto farne un film di un'ora o due senza andare oltre.
Il protagonista è Joey, un ragazzino che non mi ha detto nulla come personaggio, il solito bambino che vuole crescere seguendo l'esempio di suo padre diventando coraggiosissimo in breve tempo, mentre i comprimari sono decisamente più interessanti, come ad esempio l'amico disabile Psy o il professor Denton, che lo aiutano a proteggere la città dagli alieni e presentano spunti spesso divertenti - così come l'insegnante che si affianca al gruppetto più tardi nella serie assieme alla spumeggiante quanto tosta sorella del protagonista. Non mi ha detto nulla di che neanche la cheerleader Lina, che ricorda molto la ragazza di Spiderman che da "donna irraggiungibile" diventa cotta del protagonista andando contro il volere di un fratello in cerca di potere nel posto sbagliato, e non dico altro per non rovinare la sorpresa. Ma del resto il creatore è lo stesso, quindi qualche somiglianza è prevedibile.
In sostanza, Heroman è un anime piacevole e leggero da seguire, dalla colonna sonora non memorabile e abbastanza equilibrato in quanto è diviso in tre saghe consistenti in un numero sempre uguale di puntate, con un finale che lascia aperte le porte a una seconda stagione, che seguirei volentieri. Molti i momenti divertenti e di azione: sebbene non sia proprio originale nelle tematiche e nei modi di affrontarle, Heroman si lascia guardare e merita una visione da parte di chi è appassionato del genere, ma anche di chi vuole vedere un anime facile da seguire in vecchio stile, con gli alieni che attaccano una città qualsiasi e il ragazzino di turno che si dà da fare per difenderla. Do 8 soprattutto per la prima parte della serie, alla Bones avrebbero potuto farne un film di un'ora o due senza andare oltre.