Recensione
Kurokami the Animation
7.0/10
Recensione di Io, Lui, L' Altr
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"Kurokami the Animation" è l'adattamento dell'omonimo manga scritto da Dall-Young Lim e illustrato da Sung-Woo Park.
Storia
L'anime parla di Keita Ibuki, un ragazzo che vive a Tokyo e che, dalla morte accidentale della madre, evita di affezionarsi alle altre persone. La sua vita cambierà quando incontrerà casualmente Kuro, una ragazza apparentemente normale, in un chiosco di ramen. Keita scoprirà grazie a lei che nel mondo esiste il cosiddetto "sistema dei doppeliner", per cui vi sono tre persone con lo stesso aspetto ma dotate di diversa fortuna. Quando le due dotate di minore fortuna (chiamate "sub") si incontrano o incontrano quella dotata di più fortuna (chiamata "root"), i sub muoiono a causa di malattie o incidenti, e la loro fortuna passa al root. La madre di Keita, infatti, venne investita da una macchina il giorno dopo aver visto una donna identica a lei.
Inoltre, nel mondo vivono degli esseri identici, nell'aspetto, agli umani, ma dotati di capacità nettamente superiori, i mototsumitama, il cui compito è preservare l'equilibrio del mondo, anche tramite la stipulazione di un contratto con un umano.
Keita, dopo una serie di eventi, diverrà il contraente di Kuro, la quale ha intenzione di uccidere il fratello per motivi inizialmente poco chiari.
Parlando sinceramente, per circa metà della serie, forse anche di più, la storia è abbastanza noiosa, lo sviluppo non è brutto, ma non coinvolge più di tanto.
L'anime si risolleva nelle ultime puntate, grazie a un certo numero di rivelazioni a sorpresa e di avvenimenti inaspettati.
Essendo il manga ancora in corso (diciassette volumi, al momento), credo che il finale sia stato inventato per dare una conclusione definitiva alla serie.
Personaggi
Anche qui la caratterizzazione rimane altalenante fino alle ultime puntate, e anche l'evoluzione di molti dei personaggi (salvo forse Keita) non mi è parsa realizzata così bene. E' anche vero che, cercando, si trova molto, ma molto di peggio.
Audio e colonna sonora
Le opening e le ending sono buone, non certo eccezionali, ma comunque buone. Le musiche si adattano molto bene allo stile della serie, e fanno bene il loro lavoro.
Disegni e animazioni
I disegni sono curati nei dettagli, con animazioni fluide. Probabilmente l'unica nota stonata è la ripetizione delle stesse scene quando viene attivato il synchro o utilizzato l'exceed.
Longevità
La serie è composta da ventitré episodi di ventiquattro minuti ciascuno, forse sono un tantino troppi. Penso che avendone tolti giusto due o tre e avendo reso più rapido lo svolgersi degli avvenimenti la serie ne sarebbe uscita meglio.
Apprezzamento personale
Il mio apprezzamento è normale. "Kurokami the Animation" è una serie che, se avesse mantenuto fino alla fine la stessa qualità, probabilmente non sarebbe stata niente di che. Si risolleva grazie agli ultimi episodi.
Voto complessivo: 7.
"Kurokami the Animation" è una serie consigliata in generale a chi cerca un qualcosa di poco impegnativo e non ha problemi a vedere un po' di sangue durante i combattimenti.
Storia
L'anime parla di Keita Ibuki, un ragazzo che vive a Tokyo e che, dalla morte accidentale della madre, evita di affezionarsi alle altre persone. La sua vita cambierà quando incontrerà casualmente Kuro, una ragazza apparentemente normale, in un chiosco di ramen. Keita scoprirà grazie a lei che nel mondo esiste il cosiddetto "sistema dei doppeliner", per cui vi sono tre persone con lo stesso aspetto ma dotate di diversa fortuna. Quando le due dotate di minore fortuna (chiamate "sub") si incontrano o incontrano quella dotata di più fortuna (chiamata "root"), i sub muoiono a causa di malattie o incidenti, e la loro fortuna passa al root. La madre di Keita, infatti, venne investita da una macchina il giorno dopo aver visto una donna identica a lei.
Inoltre, nel mondo vivono degli esseri identici, nell'aspetto, agli umani, ma dotati di capacità nettamente superiori, i mototsumitama, il cui compito è preservare l'equilibrio del mondo, anche tramite la stipulazione di un contratto con un umano.
Keita, dopo una serie di eventi, diverrà il contraente di Kuro, la quale ha intenzione di uccidere il fratello per motivi inizialmente poco chiari.
Parlando sinceramente, per circa metà della serie, forse anche di più, la storia è abbastanza noiosa, lo sviluppo non è brutto, ma non coinvolge più di tanto.
L'anime si risolleva nelle ultime puntate, grazie a un certo numero di rivelazioni a sorpresa e di avvenimenti inaspettati.
Essendo il manga ancora in corso (diciassette volumi, al momento), credo che il finale sia stato inventato per dare una conclusione definitiva alla serie.
Personaggi
Anche qui la caratterizzazione rimane altalenante fino alle ultime puntate, e anche l'evoluzione di molti dei personaggi (salvo forse Keita) non mi è parsa realizzata così bene. E' anche vero che, cercando, si trova molto, ma molto di peggio.
Audio e colonna sonora
Le opening e le ending sono buone, non certo eccezionali, ma comunque buone. Le musiche si adattano molto bene allo stile della serie, e fanno bene il loro lavoro.
Disegni e animazioni
I disegni sono curati nei dettagli, con animazioni fluide. Probabilmente l'unica nota stonata è la ripetizione delle stesse scene quando viene attivato il synchro o utilizzato l'exceed.
Longevità
La serie è composta da ventitré episodi di ventiquattro minuti ciascuno, forse sono un tantino troppi. Penso che avendone tolti giusto due o tre e avendo reso più rapido lo svolgersi degli avvenimenti la serie ne sarebbe uscita meglio.
Apprezzamento personale
Il mio apprezzamento è normale. "Kurokami the Animation" è una serie che, se avesse mantenuto fino alla fine la stessa qualità, probabilmente non sarebbe stata niente di che. Si risolleva grazie agli ultimi episodi.
Voto complessivo: 7.
"Kurokami the Animation" è una serie consigliata in generale a chi cerca un qualcosa di poco impegnativo e non ha problemi a vedere un po' di sangue durante i combattimenti.