Recensione
Bokura wa Minna Kawaisou
9.0/10
Recensione di Giuseppes93
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Bokura wa Minna Kawaisou è una serie anime della primavera 2014, realizzato dallo studio Brain's Base, di 12 episodi.
Il giovane Kazunari Usa decide di dare una svolta alla propria vita a partire dal liceo: per questo motivo si trasferisce in una pensione, la Pensione Kawai, convinto di potervi trascorrere giornate divertenti ma comunque tranquille.
Suo obiettivo è poi quello di passare gli anni liceali con una ragazza, magari carina, e infatti subito ne rimane colpito da una in biblioteca scolastica, sempre perennemente assorta nella lettura.
Caso vuole che la ragazza, Kawai Ritsu, abiti nella sua stessa pensione e che anzi sia proprio la nipote della anziana proprietaria, la signora Sumiko. Ben presto però, la felicità di Usa davanti a questa notizia scemerà con la scoperta di tutti gli altri residenti della pensione, nessuno dei quali apparentemente sano di mente: Shiro, un pervertito masochista; Mayumi Nishikino, un'ubriacona di facili costumi e con una pessima fortuna in campo amoroso; Sayaka Watanabe, una ragazza apparentemente gentile e carina, ma in realtà sadica e vendicativa.
Usa si troverà quindi suo malgrado a far fronte a tutti i problemi che questi tizi causeranno e, contemporaneamente, cercherà di avvicinarsi sempre di più alla senpai Kawai (e kawaii) però sempre molto fredda e distante da tutti e chiusa in sé stessa.
Devo dire che la visione di quest'anime mi ha veramente divertito grazie alle numerose gag alle quali i personaggi danno luogo ampiamente durante tutta la serie; ma anche emozionato: questa infatti non è una semplice commedia demenziale e leggera (che pure apprezzo, sia chiaro) ma una serie che sa essere anche profonda e "impegnata" al momento giusto; scopriremo infatti, che i vari personaggi della pensione, non sono solo quello che all'apparenza dimostrano, ma ognuno di loro nasconde un lato buono, apprezzabile magari non da tutti, non dal mondo esterno e dalla società che forse troppo in fretta gli ha etichettati in modo sbagliato, ma dai membri di quella piccola comunità di persone che la pensione costituisce, sicuramente sì.
Non sono un grande esperto di commedie amorose, ma ritengo che in quest'opera il tema dell'amore adolescenziale si trattato in maniera tutt'altro che banale o stereotipata; il percorso che Usa dovrà seguire per raggiungere la senpai è infatti tutt'altro che rose e fiori, ma lui senza darsi per vinto, pian piano, giorno dopo giorno, ci proverà, sfruttando come prezioso mezzo di comunicazione proprio la lettura.
Nonostante in 12 episodi la serie sviluppi bene molti temi, si ha l'impressione che finisca un po' troppo presto: questo infatti è l'adattamento di un manga ancora in corso (in arrivo in Italia per Flashbook, evviva), quindi c'è speranza che ne facciano nuove stagioni.
Dal lato tecnico, c'è da segnalare infine l'ottimo lavoro fatto dallo studio d'animazione, con animazioni e disegni di altissimo livello. Molto belle anche sia la sigla di apertura, che quella di chiusura.
Il giovane Kazunari Usa decide di dare una svolta alla propria vita a partire dal liceo: per questo motivo si trasferisce in una pensione, la Pensione Kawai, convinto di potervi trascorrere giornate divertenti ma comunque tranquille.
Suo obiettivo è poi quello di passare gli anni liceali con una ragazza, magari carina, e infatti subito ne rimane colpito da una in biblioteca scolastica, sempre perennemente assorta nella lettura.
Caso vuole che la ragazza, Kawai Ritsu, abiti nella sua stessa pensione e che anzi sia proprio la nipote della anziana proprietaria, la signora Sumiko. Ben presto però, la felicità di Usa davanti a questa notizia scemerà con la scoperta di tutti gli altri residenti della pensione, nessuno dei quali apparentemente sano di mente: Shiro, un pervertito masochista; Mayumi Nishikino, un'ubriacona di facili costumi e con una pessima fortuna in campo amoroso; Sayaka Watanabe, una ragazza apparentemente gentile e carina, ma in realtà sadica e vendicativa.
Usa si troverà quindi suo malgrado a far fronte a tutti i problemi che questi tizi causeranno e, contemporaneamente, cercherà di avvicinarsi sempre di più alla senpai Kawai (e kawaii) però sempre molto fredda e distante da tutti e chiusa in sé stessa.
Devo dire che la visione di quest'anime mi ha veramente divertito grazie alle numerose gag alle quali i personaggi danno luogo ampiamente durante tutta la serie; ma anche emozionato: questa infatti non è una semplice commedia demenziale e leggera (che pure apprezzo, sia chiaro) ma una serie che sa essere anche profonda e "impegnata" al momento giusto; scopriremo infatti, che i vari personaggi della pensione, non sono solo quello che all'apparenza dimostrano, ma ognuno di loro nasconde un lato buono, apprezzabile magari non da tutti, non dal mondo esterno e dalla società che forse troppo in fretta gli ha etichettati in modo sbagliato, ma dai membri di quella piccola comunità di persone che la pensione costituisce, sicuramente sì.
Non sono un grande esperto di commedie amorose, ma ritengo che in quest'opera il tema dell'amore adolescenziale si trattato in maniera tutt'altro che banale o stereotipata; il percorso che Usa dovrà seguire per raggiungere la senpai è infatti tutt'altro che rose e fiori, ma lui senza darsi per vinto, pian piano, giorno dopo giorno, ci proverà, sfruttando come prezioso mezzo di comunicazione proprio la lettura.
Nonostante in 12 episodi la serie sviluppi bene molti temi, si ha l'impressione che finisca un po' troppo presto: questo infatti è l'adattamento di un manga ancora in corso (in arrivo in Italia per Flashbook, evviva), quindi c'è speranza che ne facciano nuove stagioni.
Dal lato tecnico, c'è da segnalare infine l'ottimo lavoro fatto dallo studio d'animazione, con animazioni e disegni di altissimo livello. Molto belle anche sia la sigla di apertura, che quella di chiusura.