Marvelous, sviluppatore giapponese particolarmente conosciuto per la serie di Senran Kagura, cosa fa nel tempo libero quando non deve pensare alla sua principale saga videoludica?
Produce una nuova IP in salsa yuri all'insegna del fan service, ovviamente:
Valkyrie Drive Bhukkhuni è un esempio lampante della genialità (o forse perversione) dello studio nipponico, data la notevole capacità di quest'ultimo nel saper rinnovare un genere già solido di suo, e allo stesso tempo mantenere fede alle atmosfere 'rocambolesque' di cui Senran Kagura ci ha dato pieno sfoggio.
''Dare ai fans ciò che vogliono'' rientra nella concezione del termine ''fan service'', ma sarà ancora il connubio 'yuri' e 'seni prosperosi' ciò che renderà coinvolgente la nuova produzione di Marvelous, pubblicata in Europa da PQube?

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Bhikkhuni si presenta come parte integrante di una trilogia mediatica comprendente, oltre al gioco sopraccitato, un anime chiamato Valkyrie Drive: Mermaid e un titolo per dispositivi smartphone (Valkyrie Drive: Siren).
L'oggetto della nostra recensione, tuttavia, nonostante le apparenti somiglianze, presenta una trama ben diversa dai suoi 'compagni di avventura'. Innanzitutto, l'isola su cui finiremo è stata definita Bhikkhuni e, a differenza delle altre zone, presenta una percentuale di successo molto alta nella cura di un virus misterioso, definito A-Virus (Armed Virus).
Premesse del genere dovrebbero far intuire che i tre titoli della raccolta sono ambientati in isole diverse, con personaggi nuovi e background totalmente differenti, benché la tematica del ''A-Virus'' sia onnipresente.
Nel caso del nostro gioco su PlayStation Vita, le due protagoniste sono le sorelle Rinka e Ranka, giunte sull'isola Bhikkhuni nella speranza di riuscire a trovare il rimedio giusto al ''V-Virus'' di cui sono afflitte... e non saranno neppure le uniche: ad accompagnarle in una bizzarra e lunga terapia, composta tecnicamente da 56 missioni solo per la story mode e tre livelli di difficoltà (Easy, Normal, Hard), troveremo ulteriori ragazze, anch'esse alle prese con la medesima problematica.
L'unica soluzione che porterebbe alla completa guarigione - almeno da quanto ci racconta la direttrice dell'istituto che presiede l'isola - è imparare a sfruttare il virus a proprio favore, allenandosi tutti i giorni nel combattimento: le sorelle Kagurazaka, la silenziosa ninja Momo, la complessatissima Mana e altre portatrici del V-Virus dovranno affinare la propria relazione con una specifica partner, fattore possibile solo attraverso continui scontri che le vedranno sfoggiare il misterioso potere - derivante dal virus - delle Exter e delle Liberator
Nel caso della prima tipologia, la ragazza scelta come propria partner dovrà trasformarsi (dopo una palpata di tetta) in un'arma, mentre la seconda avrà il 'semplice' compito di controllare l'arma e di conseguenza il potere che ne deriva; ricompensa, la possibilità di diventare una micidiale Valkyrie.
Ma basterà davvero una carrellata di scontri a far sì che le giovani dell'isola Bhikkhuni riescano a tornare alla normalità?
Non resta che al giocatore il compito di scoprirlo.

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Se la trama del titolo non brillerà in quanto a originalità e divertimento, il gameplay vi concederà una ventata d'aria fresca:
a differenza della serie Senran Kagura, il cui sistema di gioco ricordava un musou alla Dynasty Warriors, Valkyrie Drive Bhikkhuni si dimostra ancora più tecnico; per effettuare le mosse più spettacolari e 'lamer' sarà richiesto un certo tempismo, nonché saper padroneggiare le varie combo disponibili, sempre variegate in base al personaggio che si controllerà.
A proposito del cast, avremo a disposizione 7 ragazze da controllare, tutte caratterizzate da un proprio stile di combattimento. I giocatori che si trovano bene nell'attaccare a distanza, sfrutteranno le mosse di Mana, mentre per chi predilige gli attacchi ravvicinati, la scelta ideale ricade su Ranka e i suoi pugni infuocati.

Benché il sistema di gioco si dimostri più elaborato rispetto alla nota serie ecchi firmata Marvelous, Bhikkhuni mostra un gameplay decisamente intuitivo: i tasti di attacco sono stati assegnati a quadrato e triangolo, tenendo premuto il tasto X si può effettuare una carica per raggiungere velocemente l'avversario, cerchio è designato per sollevare in aria il nemico per poi eventualmente attaccarlo senza soluzione di continuità, mentre la schivata - essenziale per evitare le mosse più potenti degli uber-boss - è assegnata al tasto dorsale R.
Qualora voleste vedere i vostri nemici umiliati e in lacrime, potrete tenere premuto cerchio, per poi rilasciarlo dopo qualche secondo, al fine di ammirare una totale distruzione di vestiti da parte dell'avversario (una gran bella strizzata d'occhio a Senran Kagura); ciò, a patto che riusciate ovviamente a colpire la malcapitata. 
Marvelous vi ricompenserà in quest'impresa mostrandovi non solo, come di consuetudine, l'eccentrica fisica dei seni ballonzolanti in una breve cutscene ma anche attraverso le scene di dialogo presenti nella modalità storia, improntate sullo stile visual novel, in cui ammirare in reggiseno e mutandine (o direttamente nude, con le opportune censure creative) le ragazze o la ragazza vittima. 
Non aspettatevi tuttavia di affrontare frequentemente le ragazze del cast: sono presenti infatti altri avversari, studiati per attutire la monotonia che ne potrebbe derivare. In questo caso, potremo combattere contro nemici robotici, come cani cibernetici, ragazzine vestite da marinarette, streghe in grado di aumentare la difesa ai rispettivi accompagnatori... e poi, come accennato in precedenza, boss mastodontici in cui sarà necessario concentrarsi su più punti del corpo meccanico.
La varietà sicuramente non manca, ma in fin dei conti vi ritroverete nel compiere le stesse cose: far fuori un tot di nemici in uno stage in cui avanzare gradualmente, finché non si arriverà al boss di turno.
Procedendo nel livello troveremo dei simpatici robottini - spesso accuratamente nascosti, in quanto si potrebbero considerare i collezionabili del gioco - che, in cambio di una strizzata di tette, ci porteranno all'interno di una lobby in cui riscuotere delle ricompense in materia di lingerie
Come facilmente intuibile da ciò, i feticisti dell'intimo si sentiranno a casa: si potranno collezionare nuovi reggiseni e mutandine, tutti assolutamente variegati; oppure, qualora non puntaste nel ricevere questo genere di capi, potrete sempre acquistare abiti inediti.
E quale momento migliore per sfoggiarli se non effettuare lo spettacolare, e incredibilmente yuri, Drive?
Si tratta di una mossa speciale caratterizzata da più fasi, eseguibile tramite la combinata pressione dei tasti dorsali, dopo aver riempito una barra posta sotto gli HP del personaggio, in cui la Liberator (il vostro personaggio controllato) si unirà in un ''rituale spirituale'' alla propria Exter predesignata. Una volta terminata la sequenza (che trasuda di fan service da tutti i pori), noteremo un cambiamento estetico nell'arma utilizzata dal personaggio, segno che in quel momento l'Exter si è unito a noi. In base al tipo di Drive effettuato, tale trasformazione di equipaggiamento sarà sempre più rimarcata.

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La Dining Room, una sottosezione della modalità storia, ci permetterà di affinare la nostra relazione con le 7 ragazze disponibili in-game semplicemente sfruttando il touchscreen della console e toccando dei cuoricini posizionati sul loro capo. Una volta riempito il cuore di ciascuna, partirà una sequenza in formato visual novel, simile ai Social Link della serie Persona; ne risulterà poi, nelle effettive sessioni di combattimento, un boost di attacco per le mosse Drive della ragazza potenziata.
In aggiunta a tutto ciò, avremo modo di acquistare in un specifico negozio, attraverso i punti racimolati nel corso delle nostre partite, numerosi oggetti sia utili in combattimento (come delle pozioni per recuperare HP) sia dei nuovi abiti e lingerie da equipaggiare sulle ragazze.
All'interno di appositi camerini, ovviamente sarà possibile 'molestare' le ragazze sfruttando i tasti direzionali della console oppure toccando il touchscreen nelle zone che più ci aggradano, per poi ascoltare gli insulti delle povere sventurate.

Visivamente parlando, Valkyrie Drive Bhikkhuni è il titolo giusto per dimostrare che PlayStation Vita ha delle potenzialità grafiche superiori alla sua precedente incarnazione; mentre alcuni sviluppatori si accontentano di 'riciclare' la grafica standard di PlayStation Portable, altri, come Marvelous, si danno da fare nel compiere il salto di qualità.
La fluidità nelle battaglie non manca, e i vari stage, sebbene non proprio numerosissimi, non presentano alcun deficit grafico dato da texture mal plasmate. 
Gli stessi modelli dei personaggi dimostrano una particolare attenzione ai dettagli (non solo rappresentata dalla fisica delle tette).
Il comparto sonoro, benché non mostri OST memorabili, è adatto ad ogni situazione, che sia all'insegna dell'humor più perverso o ai momenti leggermente più seri.
 
 
Valkyrie Drive Bhikkhuni è un ottimo titolo da giocare se siete in attesa di un nuovo capitolo di Senran Kagura.
Preparatevi a ore e ore di puro fan service e tante modalità di gioco da scoprire oltre alla classica story mode: la sopravvivenza vi metterà a dura prova contro ondate di nemici, le sfide vi consentiranno di padroneggiare alla perfezione le mosse dei personaggi, e l'online vi garantirà una buona dose di ore di divertimento grazie a match in cui cercare di svestire l'avversario o gettarlo fuori dal ring. 
Unico limite, nell'ultimo caso, risiede nella ricerca dei giocatori.