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Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

"Quando si consiglia a una persona, si è quasi sempre saggi... è per sé stessi che si è spesso degli idioti": è la frase che delinea a grandi linee quest'anime che assomiglia molto a uno del genere "slice of life".

Sorata, il protagonista principale, decide (malvolentieri e quasi costretto) di trasferirsi in un dormitorio dalla fama d'essere "il dormitorio dei soggetti problematici": inutile dire che gli equivoci come i fraintendimenti saranno così tanti da creare un vero guazzabuglio divertente e davvero ben riuscito. Insieme alla stravagante e matta Misaki, la determinata Nanami, la stralunata Mashiro, il maturo Jin e l'asociale Ryuunosuke ne combineranno delle belle ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette, in senso letterale.

Ottima grafica e personaggi ben definiti costruiti attorno a un edificio che scopriranno essere il loro punto di partenza, ma anche il grande ritorno per ripartire da tutto ciò che non è andato a buon fine. Per chi come me dovesse riconoscersi nelle difficoltà della vita incontrate dai personaggi, consiglio di non cedere allo scoramento e di resistere per vedere il seguito: lo menziono poiché le immedesimazioni dei personaggi sono così forti e ben esperite da riportare alla mente delle situazioni che possibilmente lo spettatore ha vissuto in qualche maniera. Solitamente preferirei anime più leggeri che sviino dalla realtà, e quindi ne trarrei una valutazione negativa; ma per essere sinceramente oggettivi l'opera è stata ben realizzata per calare lo spettatore nella visione parallela di uno specchio della propria vita ricondotta alla filosofia del "non importa quante volte si cade, l'importante è rialzarsi: solo allora comprenderai di avere molto e di essere molto più fortunato e migliore di quanto pensi".

Lo svolgimento è proficuo e gradevole in ventiquattro episodi che non sembrano molti; piacevole lo sviluppo sentimentale tra Misaki e Jin, tra Rita e Ryuunosuke, mentre un vero peccato per il mancato sviluppo della coppia principale che avrebbe dovuto esser tale sin dalla metà del complessivo degli episodi; in concomitanza, una professoressa-responsabile stoica, volitiva e assai poco presente, da cui ci si sarebbe atteso di più come incisività.

La nota più che positiva e sempre in auge sono i rimproveri isterici di Sorata a chiunque, e personalmente è qualcosa di cui ho riso tantissimo. Voto: 9