Recensione
Basilisk - Kouga Ninpou Chou
9.0/10
Recensione di Onamuji-sama
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Basilisk è un anime del 2005, tratto dall'omonimo manga (a sua volta tratto dal romanzo Kouga Ninpou Chou).
Ambientato nel giappone feudale dello shogunato Tokugawa, l'anime ci mostra la storia di due clan rivali "costretti" alla pace da un patto di non aggressione, e degli eredi dei loro rispettivi leader che, innamorati l'uno dell'altro, sognano di portare la pace tra le casate. Ma l'odio a lungo represso tra gli shinobi dei due clan esplode quando il patto di non aggressione viene sciolto, dando l'avvio ad un'inarrestabile serie di spargimenti di sangue.
Attenzione, la recensione contiene informazioni che possono far intuire il finale dell'opera. Leggete a vostro rischio e pericolo
Sin dalla primissima puntata si capisce dove la serie andrà a parare. La morte degli anziani leader che si uccido a vicenda (e anche in maniera piuttosto brutale) nonostante si amassero l'un l'altro, ci mostra la crudezza e il cinico realismo che caratterizzerà tutta la serie, architettata come una tragedia dai sapori classici. Non importa quanto nobili siano i sentimenti di chi prende parte alla battaglia o di chi vuole evitarla: l'odio e la sete di sangue a lungo alimentati, ormai, non possono più essere colmati.
L'amore, il desiderio di proteggere i propri cari, non servono ad evitare l'inevitabile e in battaglia vince chi è più furbo, chi ha più fortuna, chi si trova al punto giusto al momento giusto, chi riesce a cogliere di sorpresa l'avversario. Gli altri sono destinati a perire, non importa quanto nobili siano le motivazioni che li muovono.
Da questo punto di vista l'anime è intriso di un forte realismo, rafforzato dalla brillante caratterizzazione dei personaggi. Questi appaiono molto verosimili e, nonostante i fantasiosi ninjutsu che usano, sono estremamente "umani", lontani dagli stilemi e dai cliché a cui l'animazione ci ha abituati. In pochi altri anime il realismo dei personaggi raggiunge tali livelli.
Al realismo dell'opera contribuisce anche l'atmosfera medievale perfettamente resa da una fotografia magistrale, nonché dai riferimenti a eventi e personaggi realmente esisti in quel periodo storico.
Il comparto tecnico è assolutamente encomiabile. Lodevole il disegno ricco di dettagli che ci offre fondali e personaggi mozzafiato, e che trova il suo apice negli occhi dei due protagonisti (e in particolare di Oboro) profondi e molto espressivi. Eccellente anche il sonoro in tutti i suoi aspetti. Particolare menzione va fatta delle OST e dell'opening caratterizzata dalla splendida voce femminile della band Folk Metal Onmyouza.
Lo sviluppo della trama è molto lineare e scandito dal giusto ritmo per tutta la durata dell'anime. Tra le accattivanti fasi d'azione e l'alto livello di patos che permea tutta la serie, si assiste ad un opera molto intensa e appassionante. Il finale, fedele all'impostazione da tragedia shakespeariana dell'opera, chiude tutte le questioni in sospeso, lasciando allo spettatore un opera completa e solida sotto tutti gli aspetti.
Basilisk è una serie realizzata in maniera perfetta: è veramente difficile trovarvi dei difetti, anche volendo essere pignoli. È inoltre un'opera veramente "bella" da vedere (nel senso pratico del termine) e che sa appassionare sia i palati più raffinati che gli amanti dell'azione e delle battaglie. Consigliatissimo.
Ambientato nel giappone feudale dello shogunato Tokugawa, l'anime ci mostra la storia di due clan rivali "costretti" alla pace da un patto di non aggressione, e degli eredi dei loro rispettivi leader che, innamorati l'uno dell'altro, sognano di portare la pace tra le casate. Ma l'odio a lungo represso tra gli shinobi dei due clan esplode quando il patto di non aggressione viene sciolto, dando l'avvio ad un'inarrestabile serie di spargimenti di sangue.
Attenzione, la recensione contiene informazioni che possono far intuire il finale dell'opera. Leggete a vostro rischio e pericolo
Sin dalla primissima puntata si capisce dove la serie andrà a parare. La morte degli anziani leader che si uccido a vicenda (e anche in maniera piuttosto brutale) nonostante si amassero l'un l'altro, ci mostra la crudezza e il cinico realismo che caratterizzerà tutta la serie, architettata come una tragedia dai sapori classici. Non importa quanto nobili siano i sentimenti di chi prende parte alla battaglia o di chi vuole evitarla: l'odio e la sete di sangue a lungo alimentati, ormai, non possono più essere colmati.
L'amore, il desiderio di proteggere i propri cari, non servono ad evitare l'inevitabile e in battaglia vince chi è più furbo, chi ha più fortuna, chi si trova al punto giusto al momento giusto, chi riesce a cogliere di sorpresa l'avversario. Gli altri sono destinati a perire, non importa quanto nobili siano le motivazioni che li muovono.
Da questo punto di vista l'anime è intriso di un forte realismo, rafforzato dalla brillante caratterizzazione dei personaggi. Questi appaiono molto verosimili e, nonostante i fantasiosi ninjutsu che usano, sono estremamente "umani", lontani dagli stilemi e dai cliché a cui l'animazione ci ha abituati. In pochi altri anime il realismo dei personaggi raggiunge tali livelli.
Al realismo dell'opera contribuisce anche l'atmosfera medievale perfettamente resa da una fotografia magistrale, nonché dai riferimenti a eventi e personaggi realmente esisti in quel periodo storico.
Il comparto tecnico è assolutamente encomiabile. Lodevole il disegno ricco di dettagli che ci offre fondali e personaggi mozzafiato, e che trova il suo apice negli occhi dei due protagonisti (e in particolare di Oboro) profondi e molto espressivi. Eccellente anche il sonoro in tutti i suoi aspetti. Particolare menzione va fatta delle OST e dell'opening caratterizzata dalla splendida voce femminile della band Folk Metal Onmyouza.
Lo sviluppo della trama è molto lineare e scandito dal giusto ritmo per tutta la durata dell'anime. Tra le accattivanti fasi d'azione e l'alto livello di patos che permea tutta la serie, si assiste ad un opera molto intensa e appassionante. Il finale, fedele all'impostazione da tragedia shakespeariana dell'opera, chiude tutte le questioni in sospeso, lasciando allo spettatore un opera completa e solida sotto tutti gli aspetti.
Basilisk è una serie realizzata in maniera perfetta: è veramente difficile trovarvi dei difetti, anche volendo essere pignoli. È inoltre un'opera veramente "bella" da vedere (nel senso pratico del termine) e che sa appassionare sia i palati più raffinati che gli amanti dell'azione e delle battaglie. Consigliatissimo.