Recensione
Cowboy Bebop
9.0/10
Ringrazierò per tutta la mia vita l'Mtv anime night che mi ha fatto scoprire questo meraviglioso anime, che in seguito mi sarò rivista almeno un paio di volte!!!
Cowboy Bebop è magistralmente diretto dal maestro Shin'ichirō Watanabe, (celebre grazie ai suoi numerosi successi tra cui: Samurai Champloo, Sakmamichi no Apollon, Space Dandy e Zankyō no terror.) dove mescola meravigliosamente il genere Wester (che io a dirla tutta odio profondamente), a quello poliziesco e Noir.
26 episodi dove la ciurma del bebop, (Spike Spiegel ex mafioso e Jet Black ex poliziotto, successivamente arriveranno anche la bella ladra incallita Faye Valentine, il piccolo e geniale hacker Edward Wong Hau Pepelu Tivrusky IV e il simpatico e intelligente Ein naturalemte), vagheranno da un pianeta all'altro, in un futuro dove ormai la Terra rimarrà disabitata e gli umani avranno colonizzato altre galassie, guadagnandosi da vivere come cacciatori di taglie dello spazio!
Cowboy Bebop è per me uno di quegli anime dove non è tanto la trama di fondo a fare la differenza ma sono i personaggi che monopolizzano lo spettatore. Infatti la maggior parte degli episodi sono autoconclusivi durante i quali i nostri protagonisti affronteranno spesso i fantasmi del loro passato e le loro vite si mescoleranno ad altrettanti individui vittime dei loro peccati e dei loro sentimenti.
Watanabe per i personaggi si è ispirato al mondo di Lupin, infatti sono evidentissime le somiglianze del chara, ma a differenza del ladro gentiluomo i nostri cacciatori di taglie sono psicologicamente molto più complessi e carismatici, in constante conflitto con propri turbamenti interiori, dove si alternano scene ironiche a momenti di pura azione fino a toccare i toni del noir.
Ognuno dei personaggi principali ha il suo fardello da portare, la rinuncia del proprio amore, la perdita di fiducia nei propri ideali, la paura dell'abbandono e la solitudine, maschere che nascondono una realtà lacerante che li porta a vagare sul ciglio dell'azione del pericolo.
Le ambientazioni variano, come variano le note musicali che fanno da sfondo ai viaggi del bebop, si passa dal jazz, al country al blues fino ad arrivare all' heavy metal. La meravigliosa e indimenticabile colonna sonora è stata realizzata dalla celebre Yoko Kanno, che per l'occasione ha formato il gruppo musicale jazz/blues The Seatbelts, di cui lei stessa è tastierista! La compositrice ha creato personalmente i pezzi, senza tenere conto della commissioni fatte da Watanabe, che ha dovuto riconoscere le sue meravigliose ispirazioni!
Uno dei migliori anime degli anni 90 che io abbia mai visto, capace di farti provare qualsiasi emozione.
Una storia che ti svuota dentro, un mix di musica azione e animazione davvero incredibile, un sogno dal quale non volersi mai svegliare.
Cowboy Bebop è magistralmente diretto dal maestro Shin'ichirō Watanabe, (celebre grazie ai suoi numerosi successi tra cui: Samurai Champloo, Sakmamichi no Apollon, Space Dandy e Zankyō no terror.) dove mescola meravigliosamente il genere Wester (che io a dirla tutta odio profondamente), a quello poliziesco e Noir.
26 episodi dove la ciurma del bebop, (Spike Spiegel ex mafioso e Jet Black ex poliziotto, successivamente arriveranno anche la bella ladra incallita Faye Valentine, il piccolo e geniale hacker Edward Wong Hau Pepelu Tivrusky IV e il simpatico e intelligente Ein naturalemte), vagheranno da un pianeta all'altro, in un futuro dove ormai la Terra rimarrà disabitata e gli umani avranno colonizzato altre galassie, guadagnandosi da vivere come cacciatori di taglie dello spazio!
Cowboy Bebop è per me uno di quegli anime dove non è tanto la trama di fondo a fare la differenza ma sono i personaggi che monopolizzano lo spettatore. Infatti la maggior parte degli episodi sono autoconclusivi durante i quali i nostri protagonisti affronteranno spesso i fantasmi del loro passato e le loro vite si mescoleranno ad altrettanti individui vittime dei loro peccati e dei loro sentimenti.
Watanabe per i personaggi si è ispirato al mondo di Lupin, infatti sono evidentissime le somiglianze del chara, ma a differenza del ladro gentiluomo i nostri cacciatori di taglie sono psicologicamente molto più complessi e carismatici, in constante conflitto con propri turbamenti interiori, dove si alternano scene ironiche a momenti di pura azione fino a toccare i toni del noir.
Ognuno dei personaggi principali ha il suo fardello da portare, la rinuncia del proprio amore, la perdita di fiducia nei propri ideali, la paura dell'abbandono e la solitudine, maschere che nascondono una realtà lacerante che li porta a vagare sul ciglio dell'azione del pericolo.
Le ambientazioni variano, come variano le note musicali che fanno da sfondo ai viaggi del bebop, si passa dal jazz, al country al blues fino ad arrivare all' heavy metal. La meravigliosa e indimenticabile colonna sonora è stata realizzata dalla celebre Yoko Kanno, che per l'occasione ha formato il gruppo musicale jazz/blues The Seatbelts, di cui lei stessa è tastierista! La compositrice ha creato personalmente i pezzi, senza tenere conto della commissioni fatte da Watanabe, che ha dovuto riconoscere le sue meravigliose ispirazioni!
Uno dei migliori anime degli anni 90 che io abbia mai visto, capace di farti provare qualsiasi emozione.
Una storia che ti svuota dentro, un mix di musica azione e animazione davvero incredibile, un sogno dal quale non volersi mai svegliare.