Recensione
Death Note
7.0/10
Recensione di Ransie Carter
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Definisci con una parola "Death Note": sopravvalutato.
E lo dico da persona che ha apprezzato tale lavoro. Non ho mai avuto il piacere di leggere il manga, ma per quanto riguarda l'anime, ho visto la serie completa 3 volte.
Quando ancora Mtv, era un canale musicale, e l'Anime Night era un appuntamento fisso, Death Note è entrato nelle nostre case. Catturando senza dubbio per una trama originale, consideriamo anche quali erano i titoli che giravano in quegli anni.
Non sono tipo da polizieschi, anche se amo la signora in giallo, ma questo nuovo anime mi aveva colpita incredibilmente.
Light Yagami è uno studente brillante, disgustato dalla società.
Per puro caso (diremo che è stato il caso), entra in possesso di un diario, il Death Note. Diario che non appartiene al nostro mondo.
Qualsiasi essere umano che venga in possesso di tale oggetto, ne diventerà proprietario, e lo shinigami che lo possedeva in precedenza, sarà legato all'umano in questione.
Comincerà quindi la missione di questo ragazzo, che porrà fine a tutti i delinquenti che gli passeranno sotto il naso. Comincerà con qualche esperimento, del resto, anche se ci sono le istruzioni, bisogna pur fare delle prove.
La sua missione si spingerà talmente in là che scenderanno in campo federali e non, fra cui il misterioso L, un famosissimo detective.
Oltre al tratto molto particolare di quest'opera, e non ditemi che non è originale, la storia e i personaggi riescono ad essere credibili e ben delineati.
A cominciare dal protagonista, Light. Lui non è un eroe, è l'antieroe forse più amato degli ultimi anni. Pur non agendo con metodi ortodossi, gli intenti del ragazzo sono molto nobili: voler rendere il mondo più sicuro.
Ma si sa, il potere può dare alla testa, e Light si è lasciato corrompere.
Misa, uno dei pochi personaggi femminili della serie, non è proprio inutile, per il fanservice è utilissima... scherzi a parte, è una delle tante pedine di Light, e svolgerà il suo ruolo.
L, beh, è un gran personaggio, strano quanto volete, ma molto ben caratterizzato.
Riguardo la seconda parte dell'anime, non mi pronuncio, per me è stato un buco nell'acqua, e il finale... non mi ha mai convinta fino in fondo.
Fondali e reparto musicale davvero ottimi, non ho proprio nulla da ridire a riguardo.
Nota di merito anche per i bravi doppiatori dell'edizione nostrana. Hanno fatto un ottimo lavoro.
Il mondo in cui i protagonisti vivono non è poi così distante dal nostro, nel quale la violenza e le ingiustizie sono all'ordine del giorno.
Questa produzione ha 9 anni, e il manga qualcosina di più, ma mai come oggi questo tema è attuale e ci colpisce nel profondo. Dico purtroppo, perché c'è una piccola parte credo, in ognuno di noi, che vorrebbe che da qualche parte ci fosse un Light Yagami che sistema le cose... la finisco qui, dato che è un tema sarebbe lungo da trattare. E non mi pare questa la sede.
Se l'opera mi è piaciuta, perché lo ritengo sopravvalutato?
Ai tempi c'era stato molto scalpore per questa serie. Si era gridato al miracolo, al capolavoro ecc.
Per il manga, posso basarmi unicamente sui disegni, che sì, trovo estremamente belli.
Per l'anime, è un buon prodotto, ma non è questo tanto declamato ultra capolavoro.
È godibile, è intrigante, ogni tanto di strappa un sorrisino. Questo fino alla seconda parte. Mello e Near li vorrei proprio dimenticare.
Pur apprezzandolo, non posso che dargli un 7 come giudizio finale. Gli sviluppi finali, fanno perdere molto alla storia, questo secondo il mio modestissimo parere.
Merita comunque di essere guardato!
E lo dico da persona che ha apprezzato tale lavoro. Non ho mai avuto il piacere di leggere il manga, ma per quanto riguarda l'anime, ho visto la serie completa 3 volte.
Quando ancora Mtv, era un canale musicale, e l'Anime Night era un appuntamento fisso, Death Note è entrato nelle nostre case. Catturando senza dubbio per una trama originale, consideriamo anche quali erano i titoli che giravano in quegli anni.
Non sono tipo da polizieschi, anche se amo la signora in giallo, ma questo nuovo anime mi aveva colpita incredibilmente.
Light Yagami è uno studente brillante, disgustato dalla società.
Per puro caso (diremo che è stato il caso), entra in possesso di un diario, il Death Note. Diario che non appartiene al nostro mondo.
Qualsiasi essere umano che venga in possesso di tale oggetto, ne diventerà proprietario, e lo shinigami che lo possedeva in precedenza, sarà legato all'umano in questione.
Comincerà quindi la missione di questo ragazzo, che porrà fine a tutti i delinquenti che gli passeranno sotto il naso. Comincerà con qualche esperimento, del resto, anche se ci sono le istruzioni, bisogna pur fare delle prove.
La sua missione si spingerà talmente in là che scenderanno in campo federali e non, fra cui il misterioso L, un famosissimo detective.
Oltre al tratto molto particolare di quest'opera, e non ditemi che non è originale, la storia e i personaggi riescono ad essere credibili e ben delineati.
A cominciare dal protagonista, Light. Lui non è un eroe, è l'antieroe forse più amato degli ultimi anni. Pur non agendo con metodi ortodossi, gli intenti del ragazzo sono molto nobili: voler rendere il mondo più sicuro.
Ma si sa, il potere può dare alla testa, e Light si è lasciato corrompere.
Misa, uno dei pochi personaggi femminili della serie, non è proprio inutile, per il fanservice è utilissima... scherzi a parte, è una delle tante pedine di Light, e svolgerà il suo ruolo.
L, beh, è un gran personaggio, strano quanto volete, ma molto ben caratterizzato.
Riguardo la seconda parte dell'anime, non mi pronuncio, per me è stato un buco nell'acqua, e il finale... non mi ha mai convinta fino in fondo.
Fondali e reparto musicale davvero ottimi, non ho proprio nulla da ridire a riguardo.
Nota di merito anche per i bravi doppiatori dell'edizione nostrana. Hanno fatto un ottimo lavoro.
Il mondo in cui i protagonisti vivono non è poi così distante dal nostro, nel quale la violenza e le ingiustizie sono all'ordine del giorno.
Questa produzione ha 9 anni, e il manga qualcosina di più, ma mai come oggi questo tema è attuale e ci colpisce nel profondo. Dico purtroppo, perché c'è una piccola parte credo, in ognuno di noi, che vorrebbe che da qualche parte ci fosse un Light Yagami che sistema le cose... la finisco qui, dato che è un tema sarebbe lungo da trattare. E non mi pare questa la sede.
Se l'opera mi è piaciuta, perché lo ritengo sopravvalutato?
Ai tempi c'era stato molto scalpore per questa serie. Si era gridato al miracolo, al capolavoro ecc.
Per il manga, posso basarmi unicamente sui disegni, che sì, trovo estremamente belli.
Per l'anime, è un buon prodotto, ma non è questo tanto declamato ultra capolavoro.
È godibile, è intrigante, ogni tanto di strappa un sorrisino. Questo fino alla seconda parte. Mello e Near li vorrei proprio dimenticare.
Pur apprezzandolo, non posso che dargli un 7 come giudizio finale. Gli sviluppi finali, fanno perdere molto alla storia, questo secondo il mio modestissimo parere.
Merita comunque di essere guardato!