Recensione
Ranma 1/2
10.0/10
Recensione di Sgt. Pepper
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Recensire un manga come Ranma 1/2 non è un'impresa facile. Mi ci sono voluti due anni per procurarmi tutti i 53 volumetti della prima edizione, e quando finalmente ho avuto tra le mani l'ultimo numero ho provato un'emozione indescrivibile. Chiamatemi patetica, ma è così. In genere, quando mi appresto a recensire un manga, esprimo il mio voto solo al termine della mia recensione, perché solo mettendo nero su bianco pregi e difetti di un'opera riesco realmente a venirne a capo e a darne una valutazione obiettiva. In questo caso però, non posso attribuire a questo manga nessun altro voto che non sia un meritatissimo 10. Cosa mi ha spinto a dare il mio primo 10 ad un manga? Beh, sicuramente il fatto che secondo me non c'è stato in passato e mai ci sarà un manga come Ranma 1/2.
Punto primo: la trama. Tanto di cappello a Rumiko Takahashi per aver creato una trama divertente, mai noiosa, mai scontata o ripetitiva, capace di tenerti attaccato alle pagine dall'inizio alla fine. Non per niente la considero la migliore mangaka di tutti i tempi. C'è chi dice che dalla seconda metà dei numeri in poi le storie diventano ripetitive, seguono sempre lo stesso schema, e non si vede mai nulla di nuovo. Niente di più falso, secondo me. È vero che a volerle esaminare una ad una le varie micro-storie che si susseguono all'interno della trama principale sono molto simili tra loro, ma anche volendo ammettere questo, bisogna tener conto del cambiamento nel rapporto tra i personaggi che queste comportano. Ranma non sarebbe di certo arrivato a dire ciò che dice (seppur in modo decisamente contorto) ad Akane senza aver vissuto tutte le avventure a cui noi lettori affezionati abbiamo assistito, un volume dopo l'altro, su questo non ci piove.
Punto secondo: i personaggi. Come si fa a non amarli? Ranma e Akane sono una delle coppie più belle mai viste in un manga. Entrambi dotati di un carattere piuttosto particolare e di certo non facile, da un giorno all'altro si ritrovano fidanzati per volere dei rispettivi padri, e, neanche a dirlo, non si possono vedere. A complicare tutto c'è il "piccolo" segreto di Ranma: dopo essere caduto accidentalmente nelle fonti maledette durante un allenamento con il padre Genma, ogni qualvolta si bagna con l'acqua fredda si trasforma in una bella fanciulla dai capelli rossi! Sfido qualunque sedicenne a far fronte ad un problema del genere. A loro si aggiungono una serie di personaggi, più o meno importanti per lo sviluppo della trama, davvero unici: i più particolari sono senza dubbio Shan-pu, un'affascinante cinesina innamorata di Ranma, caduta anch'essa vittima della maledizione delle fonti a causa della quale a contatto con l'acqua fredda il suo aspetto muta in quello di una graziosa gattina, e Ryoga, amico-nemico di Ranma con il quale è in perenne rivalità, accresciuta dal fatto che al primo incontro con Akane il poveretto se ne innamora perdutamente, sebbene questa non se ne accorga minimamente, considerandolo un semplice amico o, peggio ancora, il suo adorato porcellino P-chan (ebbene si, la maledizione delle fonti colpisce ancora!). Indimenticabili sono anche personaggi come Kodachi la rosa nera e il fratello Kuno: la prima è innamorata di Ranma, ma ha un modo di dimostrarlo decisamente, ehm, particolare, mentre il fratello non sa decidersi fra Akane e Ranma ragazza, vivendo nella convinzione che entrambe siano perdutamente innamorate di lui. Ciò che è decisamente ammirevole è il modo in cui Rumiko Takahashi caratterizza i proprio personaggi, delineando i loro caratteri in modo così accurato che nessuno di essi risulta uguale ad un altro, cosa che non tutti gli autori sono in grado di fare, anche trovandosi a dover far fronte ad un numero inferiore di personaggi.
Punto terzo: la grafica. Bisogna indubbiamente tener conto del fatto che si tratta di un manga abbastanza datato: sui primi volumi della prima edizione il prezzo è indicato in lire, quindi è il caso di fare due conti. Personalmente però trovo che lo stile semplice dell'autrice costituisca un punto a favore di questo manga, e non un difetto; laddove nei manga più moderni si fa talvolta fatica, a causa delle immagini troppo caotiche, a capire cosa stia succedendo nella storia, in Ranma 1/2 questo problema non si presenta: lo stile dell'autrice è chiaro e pulito, tutto è immediatamente comprensibile. Va inoltre considerato il notevole salto di qualità che avviene negli ultimi volumi rispetto ai primi per quanto riguarda la definizione dei personaggi a livello fisico e più in generale degli sfondi, che vengono nettamente perfezionati.
Ora viene, ahimè, il momento della nota dolente: il finale. C'è chi vede nel fatto che Ranma abbandoni il muretto per percorrere il tragitto da casa a scuola accanto ad Akane come una metafora dell'abbattimento (finalmente!) da parte sua delle distanze fra i due; io personalmente avrei preferito qualcosa di più concreto. C'è chi dice che Ranma e Akane sono troppo giovani e ancora non abbastanza maturi per sposarsi, e che un finale simile sarebbe stato poco in linea con la trama e con l'atmosfera del manga; io però, e credo di parlare a nome di tutti gli appassionati di questa serie, ritengo che un matrimonio fra i due sarebbe stata la conclusione perfetta, che avrebbe dato al manga un senso di completezza e di perfezione che con questo finale così approssimato, purtroppo, non ha.
In ogni caso, questa piccola pecca non intacca minimamente il mio voto, che rimane un 10 dato di cuore, a questo manga bellissimo e unico, che consiglio caldamente a tutti.
Punto primo: la trama. Tanto di cappello a Rumiko Takahashi per aver creato una trama divertente, mai noiosa, mai scontata o ripetitiva, capace di tenerti attaccato alle pagine dall'inizio alla fine. Non per niente la considero la migliore mangaka di tutti i tempi. C'è chi dice che dalla seconda metà dei numeri in poi le storie diventano ripetitive, seguono sempre lo stesso schema, e non si vede mai nulla di nuovo. Niente di più falso, secondo me. È vero che a volerle esaminare una ad una le varie micro-storie che si susseguono all'interno della trama principale sono molto simili tra loro, ma anche volendo ammettere questo, bisogna tener conto del cambiamento nel rapporto tra i personaggi che queste comportano. Ranma non sarebbe di certo arrivato a dire ciò che dice (seppur in modo decisamente contorto) ad Akane senza aver vissuto tutte le avventure a cui noi lettori affezionati abbiamo assistito, un volume dopo l'altro, su questo non ci piove.
Punto secondo: i personaggi. Come si fa a non amarli? Ranma e Akane sono una delle coppie più belle mai viste in un manga. Entrambi dotati di un carattere piuttosto particolare e di certo non facile, da un giorno all'altro si ritrovano fidanzati per volere dei rispettivi padri, e, neanche a dirlo, non si possono vedere. A complicare tutto c'è il "piccolo" segreto di Ranma: dopo essere caduto accidentalmente nelle fonti maledette durante un allenamento con il padre Genma, ogni qualvolta si bagna con l'acqua fredda si trasforma in una bella fanciulla dai capelli rossi! Sfido qualunque sedicenne a far fronte ad un problema del genere. A loro si aggiungono una serie di personaggi, più o meno importanti per lo sviluppo della trama, davvero unici: i più particolari sono senza dubbio Shan-pu, un'affascinante cinesina innamorata di Ranma, caduta anch'essa vittima della maledizione delle fonti a causa della quale a contatto con l'acqua fredda il suo aspetto muta in quello di una graziosa gattina, e Ryoga, amico-nemico di Ranma con il quale è in perenne rivalità, accresciuta dal fatto che al primo incontro con Akane il poveretto se ne innamora perdutamente, sebbene questa non se ne accorga minimamente, considerandolo un semplice amico o, peggio ancora, il suo adorato porcellino P-chan (ebbene si, la maledizione delle fonti colpisce ancora!). Indimenticabili sono anche personaggi come Kodachi la rosa nera e il fratello Kuno: la prima è innamorata di Ranma, ma ha un modo di dimostrarlo decisamente, ehm, particolare, mentre il fratello non sa decidersi fra Akane e Ranma ragazza, vivendo nella convinzione che entrambe siano perdutamente innamorate di lui. Ciò che è decisamente ammirevole è il modo in cui Rumiko Takahashi caratterizza i proprio personaggi, delineando i loro caratteri in modo così accurato che nessuno di essi risulta uguale ad un altro, cosa che non tutti gli autori sono in grado di fare, anche trovandosi a dover far fronte ad un numero inferiore di personaggi.
Punto terzo: la grafica. Bisogna indubbiamente tener conto del fatto che si tratta di un manga abbastanza datato: sui primi volumi della prima edizione il prezzo è indicato in lire, quindi è il caso di fare due conti. Personalmente però trovo che lo stile semplice dell'autrice costituisca un punto a favore di questo manga, e non un difetto; laddove nei manga più moderni si fa talvolta fatica, a causa delle immagini troppo caotiche, a capire cosa stia succedendo nella storia, in Ranma 1/2 questo problema non si presenta: lo stile dell'autrice è chiaro e pulito, tutto è immediatamente comprensibile. Va inoltre considerato il notevole salto di qualità che avviene negli ultimi volumi rispetto ai primi per quanto riguarda la definizione dei personaggi a livello fisico e più in generale degli sfondi, che vengono nettamente perfezionati.
Ora viene, ahimè, il momento della nota dolente: il finale. C'è chi vede nel fatto che Ranma abbandoni il muretto per percorrere il tragitto da casa a scuola accanto ad Akane come una metafora dell'abbattimento (finalmente!) da parte sua delle distanze fra i due; io personalmente avrei preferito qualcosa di più concreto. C'è chi dice che Ranma e Akane sono troppo giovani e ancora non abbastanza maturi per sposarsi, e che un finale simile sarebbe stato poco in linea con la trama e con l'atmosfera del manga; io però, e credo di parlare a nome di tutti gli appassionati di questa serie, ritengo che un matrimonio fra i due sarebbe stata la conclusione perfetta, che avrebbe dato al manga un senso di completezza e di perfezione che con questo finale così approssimato, purtroppo, non ha.
In ogni caso, questa piccola pecca non intacca minimamente il mio voto, che rimane un 10 dato di cuore, a questo manga bellissimo e unico, che consiglio caldamente a tutti.