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7.0/10
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È molto difficile parlare di questo manwha senza spoilerare e mai come per quest'opera una parola di troppo potrebbe privarvi del gusto della lettura.
Deja vu è una raccolta di sei diversi racconti ideati e sceneggiati da Youn In Wan, autore del più famoso Blade of The Phantom Master, ed ognuno disegnato da un autore diverso. Il volume presenta innanzitutto quattro storie tra loro collegate, quattro storie d'amore che vengono intitolate alle quattro stagioni dell'anno. Accanto a queste sono presenti altri due racconti autoconclusivi.

Il primo dei quattro racconti "principali" è ambientato nel 673 e narra la storia di un cavaliere che, tornato sconfitto dalla guerra, viene ripudiato dal padre. Vagando in una foresta dopo essersi allontanato dal suo paese conosce una splendida ragazza. La storia è piacevole e delicata ed il tratto preciso ed un pelo spigoloso.

Il secondo racconto è ambientato nel 1945 e vede protagonisti un poeta catturato dall'esercito durante la guerra ed una tenente in servizio presso il carcere in cui il prigioniero è custodito. Questa è secondo me la storia più toccante del volume per la poesia che ne traspare e per il colpo di scena finale. Il tratto è molto pulito e semplice ma sempre efficace.

Il terzo racconto è ambientato nel 1995 e vede un ballerino da strada salvare una ragazza dall'aggressione di due bulli. Il tutto è accompagnato dalla presenza, in veste di guida/narratore, di un Indiano d'America che sembra tanto uno dei tizi che si trovano a quelle bancarelle che vendono oggettistica tribale. Il tratto è molto più occidentale e movimentato, nulla di eccezionale nel complesso. La storia è carina.

L'ultimo racconto è invece ambientato nel futuro dopo la scomparsa della razza umana e vede i protagonisti essere tra i predestinati a "ripopolare" il pianeta. I disegni sono ben fatti ed il tratto è interessante.

Seguono le due storie indipendenti, entrambe molto carine e ben disegnate. Una delle due però, Utility, si rivela essere la voce fuori dal coro del volumePer trama, sceneggiatura e tratto, molto "cupo" e più occidentale, è in realtà un thriller e non una storia d'amore.

Complessivamente il giudizio dell'opera è sicuramente molto positivo, si tratta di un volume ben realizzato, di piacevole lettura e con più di uno spunto di riflessione.
Il voto "basso" è dato un solo problema, per fortuna risolvibile: gli spoiler! La copertina, il retro, le pagine introduttive interne, contribuiscono tutte a spoilerare su come si evolverà la trama dei racconti. Non è possibile rovinare così la sorpresa al lettore! Mi dispiace molto anche perché non so se in patria l'edizione sia stata presentata in questo modo, ma a me ha lasciato l'amaro in bocca capire come finisse la vicenda ancora prima di iniziare a leggerne la prima tavola. Va bene una descrizione sommaria, ma cavolo, qui si è andati un poco troppo oltre! È vero anche che per come è strutturato il volume a voler essere precisi si deve spoilerare per forza, però... Senza questo problema sicuramente avrei attribuito un voto in più all'opera.

Una menzione infine all'edizione che risulta sicuramente curata. Sebbene non vi siano pagine a colori è presente una sovracopertina, il formato è leggermente più grande del normale e la rilegatura è di buona qualità. La carta presenta purtroppo qualche trasparenza, visibile soprattutto in un paio di racconti dove il disegno è più semplicistico e, ad esempio, i fondali sono solo abbozzati o assenti del tutto. Per fortuna la lettura non ne viene pregiudicata in maniera drastica. Il prezzo è di 6.90 euro, forse un pochino elevato rispetto a quanto appena detto; un euro in meno avrebbe rappresentato secondo me il perfetto rapporto qualità prezzo dell'edizione.

Nel complesso un volume sicuramente da consigliare, ma occhio a non leggere quello che c'è scritto sulle copertine o nelle pagine introduttive interne, mi raccomando!