Recensione
Rocky Joe
10.0/10
All'inizio volevo mettere 9 a questo manga. Ma pensando a quanto un'opera realizzata 40 anni prima possa ancora oggi coinvolgere il lettore non me la sono sentita e gli ho messo un bel 10.
Sì perché Ashita no Joe è quello che tutti chiamiamo un classico, sicuramente una pietra miliare degli shounen manga, qualcosa che trascende la nozione di bello, qualcosa che non viene intaccato dallo scorrere del tempo.
La storia è molto lineare e ci presenta Joe Yabuki, teppistello scappato da un orfanotrofio, che casualmente incontra un vecchio pugile in un quartiere malfamato. Da qui comincia la sua avventura nel mondo della boxe che lo porterà, pugno dopo pugno, sulla strada del professionismo.
Joe è spaccone, arrogante, aggressivo, irascibile, a tratti antipatico ed incomprensibile, ma è nato per la boxe. La sua natura selvaggia e istintiva gli infonde una determinazione incrollabile, una voglia di andare avanti e dare sempre il massimo che saprà sorprendere tutti, avversari e spettatori, oltre che lettori, naturalmente!
A dire il vero il suo personaggio in alcuni frangenti si comporta in modo molto poco logico e la cosa sarà evidente soprattutto nei primi numeri; col tempo però il personaggio Joe inizierà ad essere compreso e certi scatti, certe esagerazioni, non sembreranno più tali, anzi!
Tecnicamente il fumetto mostra tutti gli anni che ha. Il tratto è semplice ma tuttavia efficace e non mancano delle belle tavole, soprattutto dei corpi in tensione durante gli incontri. Stupende le tavole verso il finale dello sguardo di Joe, probabilmente realizzate a carboncino.
Gli altri personaggi sono tutti secondari, da Dampei Tange, l'allenatore-presidente di Joe a Nishi, a Yoko o Noriko.
Pur non avendo però lo stesso peso del protagonista sono abbastanza ben caratterizzati e svolgono più che bene il proprio compito. Su tutti i comprimari si staglia il personaggio di Rikishi, su cui è evidente che l'autore ha lavorato molto in quanto risulta quello più approfondito e meglio delineato nella psicologia.
Ciò che rende però eccellente il manga è il ritmo della narrazione, sempre pimpante, fresco, veloce. Le pagine volano via in un lampo e ci si ritrova a fine volume in un attimo come sbattuti fuori da un film. Il culmine viene raggiunto nell'ultimo volume con un finale che è un crescendo continuo, con le pagine che si assottigliano e la trama che sembra non venire a compimento incalzando il lettore tavola dopo tavola.
Leggendo il manga si creerà una sorta di Joe-dipendenza che vi costringerà a prendere i volumetti in mano appena possibile per sapere come andrà a finire la vicenda dell'incredibile pugile dei bassifondi.
Il manga è edito da Star Comics in una edizione discreta ma senza fronzoli e con qualche errore di battitura. Niente che pregiudichi la lettura, ma è sempre poco carino trovare queste banali disattenzioni (perché di questo si tratta) in un prodotto destinato alla vendita.
In definitiva non posso che consigliare il manga, una storia semplice, diretta, coinvolgente ed avvincente.
Sì perché Ashita no Joe è quello che tutti chiamiamo un classico, sicuramente una pietra miliare degli shounen manga, qualcosa che trascende la nozione di bello, qualcosa che non viene intaccato dallo scorrere del tempo.
La storia è molto lineare e ci presenta Joe Yabuki, teppistello scappato da un orfanotrofio, che casualmente incontra un vecchio pugile in un quartiere malfamato. Da qui comincia la sua avventura nel mondo della boxe che lo porterà, pugno dopo pugno, sulla strada del professionismo.
Joe è spaccone, arrogante, aggressivo, irascibile, a tratti antipatico ed incomprensibile, ma è nato per la boxe. La sua natura selvaggia e istintiva gli infonde una determinazione incrollabile, una voglia di andare avanti e dare sempre il massimo che saprà sorprendere tutti, avversari e spettatori, oltre che lettori, naturalmente!
A dire il vero il suo personaggio in alcuni frangenti si comporta in modo molto poco logico e la cosa sarà evidente soprattutto nei primi numeri; col tempo però il personaggio Joe inizierà ad essere compreso e certi scatti, certe esagerazioni, non sembreranno più tali, anzi!
Tecnicamente il fumetto mostra tutti gli anni che ha. Il tratto è semplice ma tuttavia efficace e non mancano delle belle tavole, soprattutto dei corpi in tensione durante gli incontri. Stupende le tavole verso il finale dello sguardo di Joe, probabilmente realizzate a carboncino.
Gli altri personaggi sono tutti secondari, da Dampei Tange, l'allenatore-presidente di Joe a Nishi, a Yoko o Noriko.
Pur non avendo però lo stesso peso del protagonista sono abbastanza ben caratterizzati e svolgono più che bene il proprio compito. Su tutti i comprimari si staglia il personaggio di Rikishi, su cui è evidente che l'autore ha lavorato molto in quanto risulta quello più approfondito e meglio delineato nella psicologia.
Ciò che rende però eccellente il manga è il ritmo della narrazione, sempre pimpante, fresco, veloce. Le pagine volano via in un lampo e ci si ritrova a fine volume in un attimo come sbattuti fuori da un film. Il culmine viene raggiunto nell'ultimo volume con un finale che è un crescendo continuo, con le pagine che si assottigliano e la trama che sembra non venire a compimento incalzando il lettore tavola dopo tavola.
Leggendo il manga si creerà una sorta di Joe-dipendenza che vi costringerà a prendere i volumetti in mano appena possibile per sapere come andrà a finire la vicenda dell'incredibile pugile dei bassifondi.
Il manga è edito da Star Comics in una edizione discreta ma senza fronzoli e con qualche errore di battitura. Niente che pregiudichi la lettura, ma è sempre poco carino trovare queste banali disattenzioni (perché di questo si tratta) in un prodotto destinato alla vendita.
In definitiva non posso che consigliare il manga, una storia semplice, diretta, coinvolgente ed avvincente.