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Mi sono avvicinato a Otaku Club con moltissime speranze di leggere un manga diverso dal solito e di elevata qualità.
Devo dire però che le mie aspettative sono state soddisfatte solo in parte. Vediamo il perché.
La storia narra delle "avventure" dei componenti del Geshinken, il club scolastico "per lo studio delle arti visive moderne". I personaggi che lo compongono sono i più strambi. Abbiamo l'appassionato (anzi 2!) di cosplay, il fanatico dei giochi erotici, il fan sfegatato di una serie manga, il genio dei videogames... eppoi c'è Kuchiki, che è la summa di tutte le bizzarrie e che, nonostante sia il personaggio meno presente del gruppo, è forse quello che riesce a strappare più sorrisi.

La cosa sicuramente meglio riuscita è la caratterizzazione dei personaggi che, sebbene richieda qualche numero per iniziare a"sentirsi" davvero, alla fine risulta di buonissimo livello, grazie a personaggi simpatici, abbastanza carismatici, "riconoscibili" e coerenti sul piano dei comportamenti.
Il tratto è nella media, carino il character design ma complessivamente niente che faccia gridare al miracolo o che sia particolarmente originale. Molto belle invece le copertine degli albi.
Il problema grosso è la trama, soprattutto nella prima parte, dove quasi tutto si sviluppa in due momenti: gruppetto nel club oppure gruppetto all'ennesima fiera.
La storia si risolleva per fortuna nella seconda parte della storia, quando il club decide di voler pubblicare una fanzine, nonché grazie all'ingresso in scena di Ogiue, che scuote un po' gli altri protagonisti e inserisce tematiche un pochino diverse dall'ennesima puntata del manga preferito.
Le gag ci sono in tutto l'albo ma non sono poi particolarmente brillanti. Si sorride, ma non ci si sbellica di certo.

Verso la fine l'opera sembra prendere una piega interessante e più profonda (e che mi sarebbe piaciuta, non lo nascondo), purtroppo però alla fine l'autore riporta tutto o quasi sullo stesso piano di quanto visto in precedenza dimostrando di voler lasciare certe tematiche fuori dalla storia, facendo di Otaku Club nient'altro che una sorta di "commedia-documentario" sugli otaku. A proposito del numero 9 voglio fare un plauso all'autore per la sequenza di pagine "mute" (ovvero senza dialoghi) che mi hanno impressionato per profondità e forza comunicativa e che da sole valgono un punto in più sul voto finale.
In un certo senso mi ero illuso leggendole su un certo tipo di svolta nella parte finale della trama, e invece no.

Una parola infine sull'edizione Star Comics, assolutamente normale ma proposta ad un prezzo piuttosto alto. Non conosco la tirature del manga, ma probabilmente il fatto di non essere un titolo "di massa" ha portato a questa scelta. Fatto sta che 5 euro sono davvero tanti in rapporto all'edizione; un costo di circa 4 euro sarebbe stato più che giusto.