Recensione
La Spada di Paros
4.0/10
La Spada di Paros è stato, purtroppo, una delusione. Mi sono avvicinata a quest'opera, una delle prime pubblicate dalla GP, perché l'atmosfera fantasy descritta sembrava molto interessante.
La storia parte in modo accattivante: Erminia è una donna forte, una principessa che vuole decidere da sola del suo destino. Dall'altro lato abbiamo Fiona, una umile lavandaia che ha un sogno impossibile. Due ragazze così diverse si incontrano. Non sono un'amante dello shojo-ai, tuttavia nel primo numero la tematica scorre abbastanza liscia e in tono con l'opera, senza essere la sola componente dominante. Sullo sfondo infatti abbiamo le complesse dinamiche di un mondo fantasy, con vari regni sull'orlo di un conflitto. Il primo numero procede spedito e lineare, ma tutto quanto si inceppa al secondo e ultimo volume, dove la storia vira verso eventi tragici e si conclude in modo sbrigativo e insulso.
La Spada di Paros è un manga ingannevole: il primo numero promette grandi cose, il secondo manda all'aria tutte le premesse facendo assistere il lettore a scelte assurde da parte di tutti i personaggi. Erminia e Fiona finiscono per risultare solo due ragazzine egoiste, il resto dei personaggi diventa una mera macchietta senza personalità e l'unico personaggio che mantiene un certo spessore e una sua positività è Yulius, fedele amico di infanzia di Erminia e suo spasimante, che guarda caso subisce forse il trattamento peggiore di tutti. I "cattivi" della storia sono altrettanto piatti, senza alcuna originalità che possa farli quantomeno spiccare. E che dire della spada che dà il nome al manga? Ne devo ancora capire il senso.
Dal punto di vista grafico non ho nulla di cui lamentarmi, il tratto è decisamente da anni '80 e suscita in me i ricordi di altre opere della mia infanzia. Non è certo il più elaborato e spettacolare, ma è comunque gradevole. L'edizione italiana è mediocre: la sovraccoperta non è male, ma la carta usata non è all'altezza.
In definitiva, La Spada Di Paros non può andare oltre il 4. È una storia insulsa che non lascia nulla al lettore. Sconsigliato a tutti tranne ai fan sfegatati dell'autrice che vogliano comprarlo per puro collezionismo. Se si cerca fantasy o shojo-ai c'è di meglio sul mercato.
La storia parte in modo accattivante: Erminia è una donna forte, una principessa che vuole decidere da sola del suo destino. Dall'altro lato abbiamo Fiona, una umile lavandaia che ha un sogno impossibile. Due ragazze così diverse si incontrano. Non sono un'amante dello shojo-ai, tuttavia nel primo numero la tematica scorre abbastanza liscia e in tono con l'opera, senza essere la sola componente dominante. Sullo sfondo infatti abbiamo le complesse dinamiche di un mondo fantasy, con vari regni sull'orlo di un conflitto. Il primo numero procede spedito e lineare, ma tutto quanto si inceppa al secondo e ultimo volume, dove la storia vira verso eventi tragici e si conclude in modo sbrigativo e insulso.
La Spada di Paros è un manga ingannevole: il primo numero promette grandi cose, il secondo manda all'aria tutte le premesse facendo assistere il lettore a scelte assurde da parte di tutti i personaggi. Erminia e Fiona finiscono per risultare solo due ragazzine egoiste, il resto dei personaggi diventa una mera macchietta senza personalità e l'unico personaggio che mantiene un certo spessore e una sua positività è Yulius, fedele amico di infanzia di Erminia e suo spasimante, che guarda caso subisce forse il trattamento peggiore di tutti. I "cattivi" della storia sono altrettanto piatti, senza alcuna originalità che possa farli quantomeno spiccare. E che dire della spada che dà il nome al manga? Ne devo ancora capire il senso.
Dal punto di vista grafico non ho nulla di cui lamentarmi, il tratto è decisamente da anni '80 e suscita in me i ricordi di altre opere della mia infanzia. Non è certo il più elaborato e spettacolare, ma è comunque gradevole. L'edizione italiana è mediocre: la sovraccoperta non è male, ma la carta usata non è all'altezza.
In definitiva, La Spada Di Paros non può andare oltre il 4. È una storia insulsa che non lascia nulla al lettore. Sconsigliato a tutti tranne ai fan sfegatati dell'autrice che vogliano comprarlo per puro collezionismo. Se si cerca fantasy o shojo-ai c'è di meglio sul mercato.