Recensione
Wanted
5.0/10
<b>Attenzione agli spoiler possibili, grazie.</b>
Terrificante, davvero. Chi si aspettava una cosa del genere dalla tanto prestigiosa autrice di Vampire Knight? Lo ammetto e non me ne pento, la sufficienza non la raggiunge a parer mio.
Partiamo dai disegni, unici che si salvano dalla mia critica: abbastanza carini, coi soliti occhi particolari e coi soliti tratti morbidi dei volti, però ancora acerbi, non maturi come quelli di Vampire Knight. Quanto ai personaggi... quanto sono piatti! Dove sono finiti i vivaci Alam e Jeile di Meru Puri? Dove è finita la frizzante protagonista Airi Hoshina, sempre della stessa serie? Qui ci troviamo di fronte a un pirata abbastanza odioso e a una protagonista scialba e piatta. Di solito i protagonisti di un manga mi restano impressi nella mente, li apprezzo, riesco a identificarmi con loro. Stavolta no, non ci sono nemmeno riuscita.
Una persona qualsiasi penserebbe di certo a questo punto, dato che è una storia basata sul tema dei pirati, che questo manga sia pieno di scene di azione, ricco di colpi di scena e di combattimenti. Invece no. L'azione è praticamente inesistente, di combattimenti tosti o epici non ce n'è manco l'ombra e la storia di per sé è piuttosto scialba, smorta. Non c'è vita, non c'è nulla di davvero eclatante o di sconvolgente. La storia poteva a mio parere essere sviluppata meglio. La trama sembra vagolare per conto suo, senza una meta precisa, e non ho trovato un gran senso ai capitoli. Il racconto extra non mi è piaciuto poi così tanto, lo ammetto. Quanto alla struttura delle tavole... gli sfondi dove sono finiti? È pieno di sfondi bianchi a destra e a manca, retini dappertutto e poco dinamismo e azione. A fine volume si legge una nota dell'autrice, che afferma di voler far comparire magari in futuro una donna pirata; e allora perché non lo ha fatto prima? Magari, chi lo sa, guadagnava un po' di voti in più da parte mia.
Unica cosa positiva l'edizione della JPop, che come al solito come casa editrice non mi delude mai.
Io sono solita cercare manga adrenalinici, energici e freschi anche se sono shojo, ma a quanto pare mi sono sbagliata. A me dispiace dare un voto così basso, però dalla Matsuri mi aspettavo certamente di più.
Terrificante, davvero. Chi si aspettava una cosa del genere dalla tanto prestigiosa autrice di Vampire Knight? Lo ammetto e non me ne pento, la sufficienza non la raggiunge a parer mio.
Partiamo dai disegni, unici che si salvano dalla mia critica: abbastanza carini, coi soliti occhi particolari e coi soliti tratti morbidi dei volti, però ancora acerbi, non maturi come quelli di Vampire Knight. Quanto ai personaggi... quanto sono piatti! Dove sono finiti i vivaci Alam e Jeile di Meru Puri? Dove è finita la frizzante protagonista Airi Hoshina, sempre della stessa serie? Qui ci troviamo di fronte a un pirata abbastanza odioso e a una protagonista scialba e piatta. Di solito i protagonisti di un manga mi restano impressi nella mente, li apprezzo, riesco a identificarmi con loro. Stavolta no, non ci sono nemmeno riuscita.
Una persona qualsiasi penserebbe di certo a questo punto, dato che è una storia basata sul tema dei pirati, che questo manga sia pieno di scene di azione, ricco di colpi di scena e di combattimenti. Invece no. L'azione è praticamente inesistente, di combattimenti tosti o epici non ce n'è manco l'ombra e la storia di per sé è piuttosto scialba, smorta. Non c'è vita, non c'è nulla di davvero eclatante o di sconvolgente. La storia poteva a mio parere essere sviluppata meglio. La trama sembra vagolare per conto suo, senza una meta precisa, e non ho trovato un gran senso ai capitoli. Il racconto extra non mi è piaciuto poi così tanto, lo ammetto. Quanto alla struttura delle tavole... gli sfondi dove sono finiti? È pieno di sfondi bianchi a destra e a manca, retini dappertutto e poco dinamismo e azione. A fine volume si legge una nota dell'autrice, che afferma di voler far comparire magari in futuro una donna pirata; e allora perché non lo ha fatto prima? Magari, chi lo sa, guadagnava un po' di voti in più da parte mia.
Unica cosa positiva l'edizione della JPop, che come al solito come casa editrice non mi delude mai.
Io sono solita cercare manga adrenalinici, energici e freschi anche se sono shojo, ma a quanto pare mi sono sbagliata. A me dispiace dare un voto così basso, però dalla Matsuri mi aspettavo certamente di più.