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8.0/10
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Ranma ½ è una delle più famose opere di Rumiko Takahashi, instancabile mangaka che ho apprezzato molto anche per altre serie, in particolare Lamù e Maison Ikkoku. Rispetto agli altri lavori dell'autrice, ritengo sia la serie più movimentata e varia, intrisa di situazioni equivoche, paradossali e combattimenti al limite della parodia.

La storia ruota attorno a Ranma Saotome, giovane esperto di arti marziali che, durante un allenamento in Cina, cade nelle sorgenti maledette: da questo momento in poi sarà destinato a trasformarsi in donna ogni qual volta verrà a contatto con l'acqua fredda. Questo è l'incipit di una storia che vedrà apparire moltissimi personaggi, tutti bizzarri, egocentrici, con una personalità ben definita e delineata; ognuno con un carattere diverso, con le proprie fobie, paranoie, fissazioni e maledizioni.

Tra i vari personaggi vi sono rapporti di odio/amore, rivalità/amicizia e intrecci reciproci che rendono l'intera storia dinamica, frizzante e soprattutto molto divertente. Il tutto poi è condito da un disegno curato, semplice, pulito, fonte di ispirazione per moltissime opere successive.

Manga che mescola abilmente commedia e comicità, si sviluppa per lo più attraverso episodi autoconclusivi o comunque brevi saghe dalla durata massima di un volume, particolarmente adatto quindi a chi non è in cerca di una lettura impegnativa ma di un po' di relax e qualche risata.

In Ranma ½ molti sono i combattimenti al limite dell'assurdo in cui vengono utilizzate le tecniche più disparate. Anche gli sport come il pattinaggio su ghiaccio e la ginnastica ritmica possono diventare arti marziali; senza contare che alcune scuole di combattimento utilizzano tecniche ispirate alla cucina, o ad altri aspetti della cultura giapponese (un esempio su tutti l'arte marziale della cerimonia del the).

Manga degli anni '90 edito per la prima volta dall'ormai fallita Granata Press, è stato poi ripreso successivamente dalla Star Comics in due diverse edizioni. È sicuramente una perla rara nel panorama fumettistico giapponese; nato per far ridere, riesce perfettamente nel suo intento.