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Hotori Arashiyama è una studentessa delle superiori come tante altre, anzi, a dirla tutta, neanche troppo brillante, con una passione per i misteri, che nel doposcuola lavora presso il maid-kissa seaside, cioè un locale dove le cameriere servono con la tipica livrea da cameriera e in genere fanno spettacolini per intrattenere gli avventori - cosa in cui Hotori sembra completamente negata.
Toshiko Tatsuno, compagna di classe di Hotori, ha una passione per i maid-café, ed è innamorata di Sanada, tanto che quando scopre che questi è cliente abituale del locale dove lavora l'amica, decide di rinunciare alle attività dei club scolastici per andarvi a lavorare anche lei part-time.
Hiroyuki Sanada è lo sfaticato figlio del pescivendolo del quartier commerciale dove lavora Hotori; è innamorato della ragazza e per questo frequenta abitualmente il seaside. Non sembra provare particolare interesse per Tatsuno.
Uki Isohata è l'anziana proprietaria del seaside, e nonostante l'aspetto inquietante è in fondo una brava persona.
Attorno a questi e molti altri personaggi si muove la storia di questa commedia.

A decretare il successo di questo manga non è sicuramente l'avventura o il mistero, ma piuttosto la capacità dell'autore, già dimostrata in opere precedenti, come Nemurubaka o le raccolte di storie brevi Present for me e Tantei Kitan, di creare situazioni comiche e paradossali partendo da situazioni al limite del surreale, ma senza mai scadere nel demenziale. A differenza di questi, però, il maggiore respiro dell'opera storia permette alla storia di non essere troppo banale o concitata, come si rileva spesso nelle suddette storie brevi.

Il tratto è abbastanza semplice e lineare e spesso gli sfondi scarseggiano di dettagli. Per quanto ho potuto vedere, l'opera presenta poco o niente fan-service.
I volumi sono in formato classico, B5 da 196 pagine, con sovraccoperta lucida e undercover con qualche disegno omake riferito ai personaggi secondari della storia. Non sono presenti pagine a colori escluso il miniposter a inizio volume.
Ultima nota: sul suddetto mini poster campeggia la scritta "eppur, città muove", chiaro tentativo di citazione galileiana, che richiama il titolo dell'opera ("soredemo machi wa mawatteiru" significa "nonostante tutto, la città si muove").