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Monster School - St. Lunatic High School è un manga di soli due volumi pubblicato in Giappone dalla casa editrice Kadokawa Shoten ed edito in Italia dalla Play Press, una casa editrice che non esiste più, ragion per cui sarà quasi impossibile recuperare i volumetti se non dai fondi di magazzino di qualche fumetteria.

Majiko! Ci propone una commedia che sfocia senza problemi in un fantasy piuttosto contenuto, dove i momenti umoristici sono maggiori rispetto a quelli di romanticismo sfrenato e fanno pensare più a un manga comico che a un vero e proprio shoujo. Forse unico punto a favore dell'autrice è appunto questa ilarità un po' infantile, che rende il lavoro un prodotto adatto a bambini e ragazzi, sia maschi che femmine. Per il resto la storia è grosso modo sempre la solita e l'intrecciarsi degli eventi non ha nulla di speciale, sfociando in un finale ancora più insignificante. Mi spiego:

Niko e il fratello Accha-chan vivono in condizioni precarie, senza un soldo e in una catapecchia. La prima si guadagna da vivere vendendo piccoli fiori di carta, mentre il fratello non riesce a tenersi stretto il suo lavoro e viene licenziato di continuo. I due inaspettatamente trovano la salvezza in un volantino trovato per caso da Niko: "Cerchiamo urgentemente insegnanti per corsi serali! Non necessitano attitudini particolari, basta la buona volontà." Così i due fratelli corrono subito all'istituto "St. Lunatic" sperando in un futuro migliore. Anche se avrebbero dovuto diffidare del "basta la buona volontà" scritto sul volantino. I due infatti si ritrovano a frequentare questo corso speciale, chi come insegnante, chi come allieva e si accorgeranno fin troppo presto di essersi ritrovati in una classe di mostri di cui solo uno conserva delle fattezze umane. La storia come ho già detto è piuttosto semplice e riprende i soliti avvenimenti, utilizzati in più di un manga, dove il protagonista si ritrova in una nuova scuola e deve fare i conti con il nuovo ambiente e con le nuove personalità che lo circondano. Majiko! cerca di modificare questo stereotipo inserendo il corso segreto dei giovani mostri, ma riesce ben poco a risollevare una trama che è già segnata in partenza dalla mancanza di originalità e dai personaggi fin troppo banali.

Niko è la solita protagonista femminile ottimista e gaia, sempre pronta ad appoggiare gli altri; mentre Ren fa la parte del personaggio maschile serio e impenetrabile con un passato non troppo felice alle spalle. La stessa piattezza investe anche gli altri personaggi, tra cui il preside della scuola, che ovviamente è il padre di Ren ed è il solito bontempone che dovrebbe essere divertente ma tende solo a irritare nella ripetitività delle sue azioni.

Il disegno non è assolutamente funzionale, tutti i personaggi, sia adulti che bambini, sono resi allo stesso modo e in maniera fin troppo schematica; lo salvano forse l'espressività o il tratto? No, per niente, anche se di solito tendo a evitare critiche dirette allo stile, questa volta non vi trovo nulla, nemmeno qualcosa di personale che possa in qualche modo farlo percepire come meno piatto.