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10.0/10
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Recensendo questo manga sto infrangendo due regole che ho sempre seguito. La prima è quella di non recensire opere ancora in corso, la seconda (diretta conseguenza della prima) è quella di non assegnare a queste il voto massimo. Ma con Vinland Saga posso, e devo, fare un'eccezione, perché Vinland Saga è un manga che merita, cavoli se merita!

È il primo 10 che assegno qui su AnimeClick.it, perciò è giusto che faccia qualche premessa. Per me 10/10 non significa perfezione; personalmente credo che quest'ultima non esista perché, per la definizione che do a questo termine, un'opera perfetta deve mettere d'accordo tutto e tutti. E questo è veramente difficile che possa accadere, se non impossibile. Di conseguenza, per me esistono solo opere che si avvicinano alla perfezione, alcune più, alcune meno; ebbene, Vinland Saga, in campo manga, è una di queste, perché più ci penso e più non riesco a trovargli un singolo difetto.

Ambientazione affascinante, disegni fantastici, storia non banale, ben gestita e ricca di colpi di scena; basterebbero già solo questi aspetti a renderlo un capolavoro. Ma il vero punto di forza sono i personaggi: la cura che Makoto Yukimura riserva a ciascuno di essi è semplicemente impressionante! Memorabili è dire poco, a partire dai protagonisti (Thorfinn, Canuto, Askeladd) fino a quelli diciamo secondari (Thorkell, Thors, Einar e via dicendo); tuttora se mi chiedete qual'è il mio preferito mi mettete in enorme difficoltà, perché non saprei rispondervi. Diciamo che Askeladd è quello che spicca di più per carisma e presenza scenica, ma tutti quanti sono caratterizzati talmente bene che è impossibile scordarsi il loro nome e i loro volti, come se fossero delle persone vere.

Un altro aspetto che più mi ha stupito di Vinland Saga è che andando avanti migliora, e di brutto. All'inizio la storia è abbastanza semplice e lineare, molto shonen mi verrebbe da dire, e infatti l'opera veniva inizialmente pubblicata su una rivista per ragazzi prima di spostarsi su una più adulta; man mano che procede però questa diventa molto più matura e coinvolgente, riuscendo ad alternare perfettamente combattimenti e momenti più riflessivi. A tal proposito, trovo la seconda parte (quella che inizia nel volume 9, per intenderci) nettamente superiore alla prima proprio per questo motivo; i temi affrontati (le responsabilità di un re, l'utopia di un mondo senza guerre, ecc...) possono sembrare banali, ma il modo con cui sono gestiti è sublime, per nulla scontato. Il volume 14, inoltre, si conclude con uno dei dialoghi più belli e originali che abbia mai letto. Appena finito quel pezzo sono rimasto in estasi per un minuto buono e c'è voluto che mio fratello entrasse in camera mia per farmi tornare alla realtà.

Proprio il volume 14 poteva essere benissimo la fine per questo manga. Cioè, se si fosse concluso in quel modo, sarei stato contentissimo. E invece l'autore sta continuando, la saga appena iniziata promette bene e potrebbe essere la più avventurosa di tutte; di sicuro ho la più completa fiducia in lui.

Ecco, se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo, un possibile difetto ci sarebbe, e riguarda i disegni dei personaggi, molto vicino allo shonen classico. Per me non è assolutamente un problema, per due motivi; innanzitutto perché è uno stile che non stona col resto dei (meravigliosi) disegni; secondo, e ben più importante, perché in questo modo aumenta la loro riconoscibilità. Mi viene in mente a tal proposito il recente Ad Astra, dove l'autore ha dovuto rendere Scipione L'Africano biondo per fare in modo che risaltasse rispetto agli altri personaggi, disegnati con uno stile molto realistico e piuttosto anonimi.

Detto questo, leggetelo, divoratelo, compratelo. Farete uno dei migliori investimenti di soldi e tempo libero in tutta la vostra vita.