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    Adesso che si è concluso, posso finalmente mettermi a scrivere una bella recensione di questo anime, uno dei più discussi e popolari del 2016. Partito in sordina e quasi sconosciuto nell’ambiente, se non per una ristrettissima cerchia di appassionati conoscitori del materiale di partenza che lo attendevano con ansia, “Re:ZERO” si è trasformato in breve tempo prima in una sleeper hit, e successivamente (dopo la trasmissione del memorabile episodi1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Quella che mi accingo a recensire è stata una piacevole sorpresa nel recente panorama delle serie anime giapponesi, e dell'estate 2016 in particolare (stagione che in realtà si deve ancora concludere al momento in cui scrivo). La prima cosa che mi ha stupito è che i tredici episodi di "ReLIFE" sono stati rilasciati tutti contemporaneamente su Crunchyroll, cosa che prima d'ora avevo visto fare solo per le serie TV di Netflix (ma magari mi sbaglio1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    "Flying Witch" è stata sicuramente una delle sorprese della stagione primaverile 2016, almeno per me, un piccolo gioiellino che mi appresto a recensire molto volentieri.

    Lo slice of life non è mai stato tra i miei preferiti, tuttavia non mi dispiace e quando un'opera di questo genere è fatta bene la guardo senza problemi. Questo è proprio il caso di "Flying Witch", anime tratto dallo shonen manga di Chihiro Ishizuka iniziato nel 2012 ed ancora1 [ continua a leggere]
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    Ci sono quattro tipologie di anime. Quelli da cui sai già che non potrai aspettarti molto, e che scorrono fino alla fine senza particolari picchi, sempre che lo spettatore non li abbandoni prima per evidente scarsa qualità; quelli che si preannunciano di ottimo livello, vuoi per il cast, lo studio, il materiale di partenza, e che non deludono le aspettative (a volte arrivando anche al capolavoro); quelli che partono dagli stessi presupposti di q1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Finalmente, dopo anni che me lo ripetevo, sono riuscito a completare la visione di questa serie: devo dire che ne è valsa davvero la pena! Inoltre a conti fatti sono contento di averla vista solo adesso perché probabilmente, se lo avessi fatto qualche anno fa, non avrei saputo cogliere le numerose citazioni musicali/cinematografiche e non avrei apprezzato la colonna sonora come si deve.

    E proprio quest'ultima è una delle ragioni che valgono da1 [ continua a leggere]
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    Questo anime è l'adattamento, in venticinque episodi, della parte introduttiva e delle prime due saghe (la riconquista di Trost e il titano femmina) del noto manga "L'attacco dei giganti" di Hajime Isayama, che prima non conosceva nessuno (o quasi), mentre adesso è un tormentone sulla bocca di tutti.

    Parto parlando del lato tecnico, così me lo tolgo subito. Beh, non dico niente di nuovo, da questo punto di vista all'anime non si può criticar nu1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Che questa seconda stagione non sarebbe stata all'altezza della prima lo si poteva prevedere da due semplici fattori:
    1) Abbandono di Urobuchi alla sceneggiatura (qui solo supervisore);
    2) Ridotto numero di episodi, la metà di quelli della prima stagione.
    Tuttavia un calo così evidente non me l'aspettavo proprio! E pensare che era anche partito bene.

    Il ritmo delle prime puntate è l'esatto opposto di quello dei medesimi episodi della prima stag1 [ continua a leggere]
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    Mi duole scrivere questa recensione (e soprattutto assegnare quel voto) ma mi ritrovo costretto a farlo. Questo anime è una grossa, grossissima delusione per quanto mi riguarda. Per poterne parlare adeguatamente devo fare una premessa sull'opera originale, da cui è stato tratto.

    "Akame Ga Kill!" (il manga, tutt'ora in corso) è stato un vero colpo di fulmine: iniziato per caso e partito un po' a rilento, si è rivelato uno degli shonen più appass1 [ continua a leggere]
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    La prima parola che mi viene in mente pensando a questa serie appena conclusasi è: peccato! Sì, peccato davvero, perché senza l'odioso limite di dodici episodi questo anime avrebbe potuto fare il botto. E invece rimane la delusione per avere rovinato quanto di buono è stato fatto nei primi episodi con un finale molto frettoloso e forzato.

    Andiamo con ordine. Quando ho iniziato a vedere questo anime non avevo nessuna aspettativa, anzi quello che1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Quando ho saputo dell'esistenza di questa serie mi sono detto: "Devo vederla subito, a tutti i costi!", e così ho fatto. Tra l'altro Philip K. Dick (il cui celebre racconto "Rapporto di Minoranza" è servito da ispirazione per il setting dell'anime) è il mio autore di fantascienza preferito, e sentirlo citato da uno dei personaggi (l'antagonista Shogo Makishima) mi ha fatto godere, e non poco!

    "Psycho Pass" è una serie che (almeno, dall'impressi1 [ continua a leggere]